venerdì, Gennaio 24, 2025
HomeSocialeAssociazioniVolontariato: una “professione” che ha cambiato il mondo

Volontariato: una “professione” che ha cambiato il mondo

A dicembre si festeggia la giornata mondiale del volontariato. Una "professione" che ha cambiato il mondo. Italia nazione di volontari: secondo una ricerca promossa da Caritas Italia in occasione del Forum del Terzo Settore, 3 volontari su 4 pensano di migliorare la società

Silvia Nani, infermiera San Raffaele Milano
Silvia Nani, infermiera San Raffaele Milano

Nel 1985 l’Assemblea delle Nazioni Unite ha istituito la giornata del volontariato e da allora il mondo va avanti anche per tutti coloro che decidono di donare qualcosa di sé agli altri. Chi fa volontariato agisce per cambiare qualcosa e nella maggior parte dei casi cambia sé stesso.

Il valore del volontariato

Dai risultati di una ricerca promossa da “NOI+”, Forum Terzo Settore e Caritas Italiana, in collaborazione con il Dipartimento di Scienza della Formazione di Roma, emerge che 3 volontari su 4 (76 % )sono convinti che fare volontariato cambi la società in cui vive, dove la prospettiva del bene comune è una forza credibile ed efficace e che questo abbia cambiato il loro modo di pensare.

I numeri del volontariato

Il rapporto di sintesi della Caritas ha evidenziato come in Italia in media i volontari dedicano 25 ore mensili ad attività a favore di altri, ma ci sono anche volontari che dedicano 5 ore mensili e sono comunque fondamentali per garantire assistenza, dare sussistenza e aiuto a chi ha bisogno. Tutte le regioni ricevono un grosso contributo dai volontari, ma quella più “ricca” di amore  per gli altri è l’Emilia-Romagna.

Sostegno per i malati

Il volontario ha un ruolo determinante in ospedale. Una presenza costante nei reparti per aiutare i malati, sostenere i caregiver e anche per supportare il personale infermieristico.  Organizzati in associazioni, i volontari fondano il lavoro sui principi di solidarietà. Sono un mondo incredibile che lavora silenziosamente, ma sa anche fare rumore quando è necessario.

Volontari in città

Sul territorio si organizzano per dare sostegno ai senza tetto. Quante volte, soprattutto d’inverno, li ho visti muoversi di notte negli angoli più bui della città per offrire bevande calde, cibo, coperte e assistenza sanitaria a chi dorme per strada. Li ho visti raccogliere beni alimentari fuori dai supermercati, partecipare ad eventi culturali, appoggiare associazioni  impegnate nelle zone di guerra e nelle calamità. È difficile dimenticare i loro volti. Volti di uomini e donne che agiscono mossi da un imperativo etico, oppure da un ideale politico, o ancora per una scelta di fede. Lo sanno bene tutti coloro che sono stati raggiunti nei loro molteplici bisogni, sociali, sanitari ed economici.

Italia, Nazione di volontari

La nostra società non può prescindere dal terzo settore, non possiamo pensare ad una Italia senza volontari. Lo stesso Presidente della Repubblica, lo scorso 3 dicembre, in occasione della cerimonia di investitura della città di Trento come Capitale Europea del Volontariato 2024, ha sottolineato come «Il volontariato è una risorsa tra le più preziose di una società. L’Italia è ricca di volontari ed associazioni che raccolgono e organizzano queste energie civili. Volontari che portano sollievo negli ospedali, che danno forza alla protezione civile, che si occupano di sicurezza ambientale e che custodiscono  e valorizzano il patrimonio culturale». Se questo non è amore…

A cura di Silvia Nani,                                                                                                    infermiera San Raffaele Milano

 

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -

Più popolare

Commenti recenti