Si chiama “Hyppocrates Verona” ed è una piattaforma digitale che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui viene erogata la cura all’interno del Sistema Sanitario Nazionale. Si tratta, infatti, di una rivoluzione silenziosa, ma dal potenziale dirompente che sta prendendo forma nella città scaligera.
Digitalizzazione per una relazione continua tra medico e paziente
Presentato ufficialmente ieri, 2 luglio, presso il Policlinico di Borgo Roma, il progetto, nato dalla collaborazione tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, l’Università di Verona e la Regione del Veneto, rappresenta un modello all’avanguardia di sanità integrata, centrata su digitalizzazione, formazione condivisa e relazione continua tra medico e paziente. «E’ un nuovo modo di fare medicina e formazione, fondato sulla tecnologia e sull’empatia -, ha dichiarato Manuela Lanzarin, Assessore alla Sanità e al Sociale di Regione Veneto -. Un approccio che vogliamo estendere a tutto il territorio regionale».
Cosa offre la piattaforma digitale Hyppocrates Verona
www.hyppocrates.net è una piattaforma digitale multicanale pensata per tre grandi categorie di utenti: pazienti, medici di medicina generale e personale ospedaliero. I suoi strumenti principali prevedono una web TV con tematiche per pazienti e operatori sanitari, Video podcast divulgativi per migliorare la comprensione dei termini e una alfabetizzazione sanitaria del pubblico; chatbot sperimentale con risposte rapide a domande frequenti. E ancora telemedicina e teleriabilitazione con algoritmi di allerta e monitoraggio post-operatorio. Infine un archivio digitale dei dati clinici, accessibile anche ai medici di base.
I vantaggi di Hyppocrates
La piattaforma digitale integrata con strumenti innovativi e tecnologici permette una comunicazione chiara e bidirezionale tra ospedale e territorio, migliorando non solo la gestione delle patologie croniche, ma anche il supporto post-operatorio e l’aderenza alle terapie. Allargando gli orizzonti questa piattaforma è in grado nel tempo di:
- Ridurre i tempi di attesa grazie al teleconsulto e al monitoraggio da remoto
- Potenziare la medicina territoriale, riducendo l’affollamento dei pronto soccorso
- Formare il personale sanitario in tempo reale, attraverso canali condivisi e accessibili
- Restituire centralità al paziente, rendendolo protagonista del proprio percorso di cura
I costi della piattaforma digitale
Regione Veneto ha investito fino ad ora 120mila euro per avviare il progetto, sostenendolo fin dalla fase sperimentale nel 2021, in piena pandemia. Ora si guarda al PNRR, con fondi dedicati alla telemedicina, per completare la trasformazione digitale della sanità regionale. «La vera sfida sarà culturale: dobbiamo potenziare la digitalizzazione e fare in modo che nessuno resti escluso», ha ribadito Lanzarin.
Un modello replicabile per il SSN
Attualmente attivo in cinque aree cliniche (tra cui Chirurgia Maxillo-Facciale, Esofagea e Generale), Hyppocrates è pronto per l’estensione a oltre 25 specialità. L’obiettivo? Diventare una best practice nazionale per l’integrazione ospedale-territorio e l’ottimizzazione delle risorse del SSN. In un’epoca in cui la sanità pubblica è messa alla prova da invecchiamento della popolazione, cronicità e carenza di risorse, Hyppocrates rappresenta una risposta concreta ed efficiente, che unisce innovazione e umanizzazione della cura. Una piattaforma che ha tutte le carte in regola per cambiare il destino della Sanità italiana.