venerdì, Aprile 18, 2025
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Valvole cardiache: nuove tecniche mininvasive e materiali più resistenti

A Palermo un tecnica mininvasiva con tessuto più resistente permette di riparare valvole cardiache destinate a durare più a lungo

Secondo i dati Istat il 12,5% della popolazione over 65 soffre di patologie a valvole cardiache. Si stima che nel 2040 potrebbero raggiungere il 33% a causa dell’invecchiamento progressivo della popolazione. Numeri che al congresso biennale della Mitral Academy di Bari i 450 massimi esperti internazionali presenti hanno trattato con l’obiettivo di fare il punto sullo stato dell’arte della chirurgia vascolare, condividere esperienze e presentare le più innovative tecniche interventistiche mininvasive.

I dati degli interventi su valvole cardiache

Nel 2023 sono stati  oltre 35 mila gli interventi di valvuloplastica o sostituzione della valvola con un significativo aumento delle procedure sulle valvole cardiache rispetto agli anni precedenti. «La valvulopatia cardiaca è una patologia che interessa un’ampia fetta di popolazione over 65, ma la diagnosi è troppo spesso tardiva – spiega Giuseppe Speziale, presidente del MIcs e della Mitral Academy -. Oggi però siamo in grado di intervenire efficacemente con impatto mininvasivo su pazienti sino a qualche tempo fa considerati inoperabili».

Le nuove tecniche mininvasive

A Bari sono stati dedicati approfondimenti su imaging, su chirurgia mininvasiva transcatetere delle valvole,  trattamento chirurgico e non chirurgico della fibrillazione atriale. I vantaggi sono evidenti: il paziente può avere una migliore qualità della vita, un recupero post-operatorio più breve e un rischio correlato in sala operatoria più basso. La sfida per i professionisti è definire nuove linee guida nell’ambito della chirurgia valvolare nel trattamento delle valvulopatie, una maggiore interdisciplinarità nell’approccio del paziente.

A Palermo la nuova valvola aortica transcatetere Sapien 3

Tra le novità la Sapien 3 Ultra Resilia di Edwards Lifesciences, unica valvola aortica transcatetere che incorpora l’innovativo tessuto Resilia. A renderla così unica e innovativa è il tessuto. Un tessuto pericardico bovino trattato con un’avanzata tecnologia anti-calcificazione che  consente alla valvola di durare più a lungo. Certificata con il marchio CE, questa valvola utilizzata oggi all’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione di Palermo, è indicata per l’impianto in pazienti con stenosi calcifica della valvola aortica nativa a tutti i livelli di rischio chirurgico e in pazienti con insufficienza di una valvola bioprotesica transcatetere o chirurgica giudicati ad alto rischio per l’intervento chirurgico.

Grazie alla tecnologia valvole cardiache più resistenti

«Oggi i pazienti vivono più a lungo e hanno una vita più attiva, con aspettative più alte rispetto alla loro salute e alla qualità della vita; ha quindi un ruolo sempre più importante la gestione ottimale delle malattie delle valvole cardiache, a partire dalla prima valvola – ha commentato Caterina Gandolfo, Primario dell’Unità di Cardiologia Interventistica dell’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione di Palermo – . SAPIEN 3 Ultra RESILIA rappresenta un’opzione molto promettente, infatti, grazie alla tecnologia anti-calcificazione del tessuto RESILIA, minimizza il deterioramento strutturale della valvola, una delle principali cause di re intervento dopo la sostituzione della valvola cardiaca».

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