mercoledì, Luglio 9, 2025
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Tumore al colon: contro le metastasi speranza da cellule CAR-T

Un’innovativa terapia sperimentale sviluppata al San Raffaele mostra risultati promettenti contro le metastasi epatiche con l'impiego delle cellule Car-T

Una nuova terapia cellulare potrebbe rivoluzionare il trattamento di uno dei tumori più diffusi e letali: il cancro del colon-retto con metastasi al fegato. Un gruppo di ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano ha infatti sviluppato e testato, con risultati molto promettenti, una terapia basata su cellule CAR-T – cellule immunitarie “addestrate” per riconoscere e distruggere le cellule tumorali.

Terapia mirata a bersaglio molecolare

I risultati dello studio, appena pubblicato sulla prestigiosa rivista Science Translational Medicine, rappresentano un passo in avanti decisivo verso nuove cure per pazienti che oggi dispongono di opzioni terapeutiche limitate. Il team, guidato dalla dottoressa Monica Casucci, ha creato una terapia mirata a un bersaglio molecolare preciso: la proteina Caderina-17 (CDH17), espressa in grandi quantità nelle cellule tumorali, ma non nei tessuti sani. «Ci siamo chiesti se fosse possibile identificare un bersaglio tumorale sicuro ed efficace -, spiega la dottoressa Beatrice Greco, prima autrice dello studio. – . Abbiamo trovato nella Caderina-17 la chiave per rendere le cellule CAR-T efficaci contro le metastasi epatiche, evitando danni ai tessuti sani».

Dalle cellule del sangue… al fegato

La tecnologia CAR-T ha già mostrato notevoli successi nel trattamento di alcuni tumori del sangue. Tuttavia, la sua applicazione ai tumori solidi – come quelli del colon – è stata finora ostacolata dalla difficoltà nel trovare bersagli selettivi. In questo studio, le cellule CAR-T ingegnerizzate per riconoscere CDH17 hanno bloccato efficacemente la crescita del tumore in modelli preclinici, senza causare effetti collaterali rilevanti. Il successo si è ripetuto anche in test su tessuti derivati da pazienti, evidenziando la capacità delle CAR-T di distinguere tra tessuto tumorale e sano.

Verso la sperimentazione clinica

Il prossimo passo sarà la sperimentazione sull’uomo. Lo studio apre infatti la strada a un trial clinico di fase 1/2 per valutare sicurezza ed efficacia nei pazienti. Questo progetto è parte di un programma di ricerca sostenuto dal 5xmille AIRC e realizzato in collaborazione con 17 gruppi dell’Università Vita-Salute San Raffaele e del San Raffaele stesso. «Il nostro obiettivo è portare cure innovative ai pazienti con metastasi epatiche, una condizione ancora oggi troppo spesso fatale», afferma la professoressa Chiara Bonini, co-coordinatrice del progetto. La ricerca è stata possibile anche grazie alla Biobanca del San Raffaele, un’eccellenza che raccoglie e conserva campioni biologici con elevati standard etici e scientifici.

Una sfida che unisce Europa e ricerca traslazionale

Il progetto ha visto la collaborazione dell’Institut Cochin dell’Université Paris-Cité e il supporto di numerosi enti, tra cui il Ministero della Salute, il Ministero dell’Istruzione e la Comunità Europea. «Questo lavoro rappresenta l’essenza della medicina traslazionale: trasformare la conoscenza scientifica in soluzioni terapeutiche reali», conclude il professor Fabio Ciceri, direttore del Comprehensive Cancer Center del San Raffaele. Con questa nuova terapia CAR-T, il futuro della cura del tumore al colon-retto con metastasi epatiche potrebbe cambiare.

 

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