giovedì, Aprile 24, 2025
HomeMedicinaRicercaTecniche rigenerative in ortopedia, Italia tra i migliori al mondo

Tecniche rigenerative in ortopedia, Italia tra i migliori al mondo

Pietro Randelli, Presidente SIOT, tra i protagonisti del congresso mondiale AAOS ha presentato le terapie rigenerative in ortopedia di ultima generazione: cellule staminali da tessuto adiposo utile nella riparazione dei tendini della spalla, infiltrazioni di plasma ricco di piastrine nelle ginocchia e terapia biologica per la cura dell’artrosi a base di estratti di placenta liofilizzata

da sinistra a destra, Prof. P. Tornetta, Past-President American Academy Orthopaedic Surgeon, Prof. Pietro S. Randelli, Presidente SIOT e Prof. A. Amendola ,Presidente American Academy Orthopaedic Surgeon.
da sinistra a destra, Prof. P. Tornetta, Past-President American Academy Orthopaedic Surgeon, Prof. Pietro S. Randelli, Presidente SIOT e Prof. A. Amendola ,Presidente American Academy Orthopaedic Surgeon.

In occasione dell’Annual Meeting of the American Academy of Orthopaedic Surgeons (AAOS), uno degli appuntamenti più importanti nel panorama dell’ortopedia a livello mondiale per le  innovazioni tecnologiche, l’ortobiologia, ovvero tecniche rigenerative in ortopedia, ha avuto grande interesse.

Il ruolo dell’ortobiologia in ortopedia

Meno bisturi, dunque, nel futuro dell’ortopedia? Sembrerebbe proprio di sì anche grazie all’ortobiologia, ovvero metodiche che sfruttano le capacità rigenerative delle cellule del corpo umano, con l’obiettivo di stimolare la ricrescita di alcuni tessuti e di attenuare l’infiammazione.

Dall’acido ialuronico al plasma ricco di piastrine fino alle cellule staminali

Dopo le infiltrazioni con i farmaci a base di acido ialuronico, oggi la ricerca si concentra su infiltrazioni a base di derivati del sangue i cosiddetti PRP (Plasma ricco di piastrine), ma non solo. Ci sono infatti anche trattamenti con le cellule mesenchimali estratte dal midollo osseo o dal grasso sottocutaneo. In questo modo è possibile stimolare la ricrescita di alcuni tessuti e ridurre l’infiammazione senza dover ricorrere al bisturi o per migliorare l’esito di un intervento e favorire la guarigione dei tessuti.

Come funzionano le infiltrazioni di PRP

Per l’artrosi al ginocchio e all’anca tra i trattamenti infiltrativi più comuni c’è quello a base di acido ialuronico iniettato nelle articolazioni allo scopo di lubrificare e nutrire la cartilagine rimasta.  Quando la risposta non è soddisfacente per l’artrosi al ginocchio si ricorre all’infiltrazione PRP con i derivati del sangue. In questo caso  si preleva il sangue del paziente, si centrifuga e si estrae il plasma ricco di piastrine. Il plasma iniettato favorisce il rilascio di molecole che consentono ai tessuti di ripararsi e rigenerarsi. In particolare, questo tipo di infiltrazione è utilizzato con successo per l’artrosi della spalla.

Vantaggi e controindicazioni dell’ortobiologia in ortopedia

A fronte di vantaggi significativi: si evita l’intervento chirurgico e la ripresa post infiltrazione è rapida,  i trattamenti infiltrativi presentano controindicazioni ridotte che riguardano pazienti fragili che assumono farmaci anticoagulanti o hanno diverse comorbidità.  Los specialista valuterà caso per caso e farà la scelta più opportuna tenendo conto del rapporto costi – benefici. Il trattamento con PRP e cellule staminali viene utilizzato di solito come prima soluzione, quando il danno è ancora lieve e la rigenerazione cellulare possibile.

Le novità dal Congresso mondiale dell’ortopedia

Nel Simposio sulle reali applicazioni cliniche dell’Ortobiologia in ortopedia, insieme ai più importanti professionisti del settore, era presente il  Presidente  di SIOT, Pietro Randelli che ha illustrato come le cellule staminali da tessuto adiposo siano utili nella riparazione dei tendini della spalla. Il professore ha portato l’esperienza dell’Istituto Gaetano Pini sui vantaggiosi risultati ottenuti nei soggetti trattati con questa tecnologia innovativa. «Oggi – ha commentato a margine del Congresso Pietro Randelli, direttore Prima Clinica ortopedica dell’Università degli Studi di Milano, Istituto Ortopedico Gaetano Pini – le cellule staminali possono contribuire a migliorare i risultati clinici delle tecniche di riparazione della cuffia dei rotatori, migliorando i risultati funzionali dei pazienti già nelle fasi precoci della riabilitazione».

Estratti di placenta liofilizzata

La novità più rilevante proveniente dagli USA nell’ambito dell’ortobiologia applicata alle patologie del ginocchio, è stata la notizia di un nuovo studio in fase 3 per una terapia biologica per la cura dell’artrosi a base di estratti di placenta liofilizzata. Si tratta di una terapia denominata ASA, Amniotic Suspension Allograft. Il Presidente Randelli ha confermato ai ricercatori statunitensi l’interesse dell’Italia quale partner ideale nell’utilizzo di questa nuova terapia che, come emerso dai dati dei primi due studi effettuati, riduce i sintomi nel 75% dei pazienti trattati per almeno 1 anno, mostrandosi nettamente superiore agli altri trattamenti.

Le protesi di ultima generazione

Per quel che riguarda l’artrosi dell’anca, tra le novità, è stata presentata ufficialmente la nuova protesi a doppia mobilità in lega metallica anallergica, in grado non solo di ridurre notevolmente il rischio di lussazione della protesi ma anche di assicurarne una longevità pluridecennale. Prossimi appuntamenti per i massimi esperti di ortopedia mondiale sarà il congresso di New Orleans in Louisiana che si terrà a marzo 2026, mentre il congresso Nazionale della Società italiana di Ortopedia e traumatologia è in programma dal 6 all’8 novembre 2025 a Roma.

 

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -

Più popolare

Commenti recenti