Nei prossimi 20 anni un anziano su 5 rischia la solitudine. Tra gli over 65 al primo posto restare soli è la paura più grande. I momenti di festa peggiorano questa condizione.
I numeri della terza età
L’80% degli over 65 vive nelle 20 economie maggiormente sviluppate che producono l’85% del PIL mondiale. Entro il 2030 ci saranno circa 8,5 miliardi di persone e l’età mediana raggiungerà i 33 anni. Il numero degli over 65 raggiungerà nel 2030 il miliardo, vale a dire oltre 1 over 65 ogni 10 abitanti. L’Italia si caratterizza per avere una popolazione mediamente molto longeva (81 anni gli uomini e 85 le donne) e con una quota di over 65 tra le più alte al mondo: nel 2018 erano 13,6 milioni (22,8% del totale), in aumento dell’11% dal 2012.
Anziano protagonista dell’economia
Il 2024 è stato un anno in cui i media hanno riservato grande attenzione al mondo degli over 65. Gli anziani, nella società contemporanea, sono diventati protagonisti dell’economia del Paese. Secondo un articolo riportato da Il Sole24Ore, nei prossimi vent’anni dieci milioni di italiani vivranno da soli, quasi una persona su cinque.
La Silver Economy
Tradizionalmente il perimetro della cosiddetta Silver Economy è identificato dalla quota di spesa pubblica per il capitolo “vecchiaia” (che vale circa il 27% del totale). Ma non si tiene conto della spesa privata per domanda di servizi domestici di assistenza e cura che è a carico delle famiglie e che da occupazione a circa 1,6 milioni di persone (nella veste di badanti e personale domestico). In realtà gli ambiti che compongono l’economia della terza età sono più numerosie e rappresentano una fonte importante di domanda potenziale e quindi un’opportunità per il sistema economico.
Invecchiare in salute
Gli anziani in salute rappresentano un segmento di consumatori appetibile per le imprese. Diverse aziende stanno ritarando i propri prodotti, beni o servizi, a misura di anziano. Il punto cruciale, dunque, non è tanto invecchiare, ma invecchiare “bene”. In Italia, da questo punto di vista la situazione è favorevole: l’indicatore “speranza di vita a 65 anni” è di 21 anni, mentre secondo quello “senza limitazioni nelle attività”, un sessantacinquenne avrebbe in media davanti a sé 9,9 anni di vita in salute.
Un Paese anziano che, però, ha paura della solitudine
Secondo un report stilato dall’U.S. Surgeon General, la solitudine influisce in modo negativo e incisivo sul benessere psicologico e fisico su oltre il 26% degli anziani soli. Secondo ConsidraCare.com, una piattaforma globale creata in Canada per rendere l’invecchiamento migliore per gli anziani, le paure più diffuse tra gli anziani sono la mancanza di indipendenza, i problemi di salute, ma soprattutto la solitudine.
Forti paure e ritmi lenti
«La solitudine nell’anziano -ha spiegato Lino di Lernia Co-Founder di Over Senior Living,- è un fenomeno sempre più ricorrente causato anche da una quasi totale mancanza di strategie utili a conservare e creare legami sociali tra gli over 65. L’anziano tende a rinunciare alle relazioni quotidiane a causa di paure sempre più forti e a un ritmo più lento nelle attività di tutti i giorni»
Quali sono le paure più diffuse tra gli anziani?
Dopo la solitudine troviamo la mancanza di indipendenza, i problemi di salute (compreso il timore di cadere e di non essere assistito), il timore di uscire di casa, perdere i propri cari, non essere in grado di gestire le attività quotidiane che riguardano le spese, le incombenze di casa e gli spostamenti.
Spazi per scongiurare la solitudine
La terza età è sicuramente una fascia a rischio per la solitudine che porta inevitabilmente alla depressione. Il supporto che l’anziano autosufficiente trova negli spazi abitativi permette di annullare le maggiori preoccupazioni che influiscono negativamente sulla qualità della sua vita. Il sostegno ricevuto spazia dalla risoluzione di problemi pratici, legati ad esempio alla gestione della casa, a una molteplicità di attività a cui poter partecipare per trascorrere del tempo di qualità e dedicato alla socialità. Le nostre soluzioni abitative, infatti, sono realizzate per favorire la costruzione di nuove amicizie e di nuovi rapporti scongiurando il peso della solitudine.