martedì, Maggio 13, 2025
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Sarà trivalente il prossimo vaccino antinfluenzale

La settimana mondiale della immunizzazione si è conclusa con una anticipazione di Viatris sul prossimo vaccino antinfluenzale: sarà trivalente, ma sarà efficace e ben tollerato  ed avrà gli stessi elevati standard qualitativi della precedente versione quadrivalente

Conclusa la settimana mondiale della immunizzazione, che si tiene ogni anno dal 24 al 30 aprile, Viatris, azienda globale che opera nell’ambito della salute, ha fatto sapere di aver avviato la preparazione del prossimo vaccino antinfluenzale. Sarà trivalente e questa è la grossa novità. Seguendo la composizione virale raccomandata a fine febbraio dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per la stagione 2025-2026 il vaccino antinfluenzale avrà come sempre il compito di mettere una barriera tra il nostro fisico e i virus stagionali che rischiano di mettere a letto ogni anno milioni di persone.

I dati dell’influenza

L’influenza, infatti, ogni anno rappresenta un problema di salute pubblica in tutto il mondo. In Europa si registrano in media 50 milioni di casi sintomatici all’anno e solo in Italia  negli ultimi dodici mesi sono stati contati oltre 15 milioni, fino a inizio aprile 2025. Non solo, se la maggior parte della popolazione riesce a curarsi a domicilio, per molti anziani e fragili l’influenza significa ospedalizzazione. I dati si aggirano intorno al 5,91 per 100 mila abitanti e cosa assai più preoccupante, il virus causa annualmente circa 8.000 decessi. Senza contare i costi economici dell’influenza sull’economia del paese per cure, ricoveri, ma anche perdita di produttività e assenteismo dal luogo di lavoro.

Perché sarà trivalente il nuovo vaccino antinfluenzale

Il nuovo vaccino avrà al suo interno tre ceppi: A/Victoria/4897/2022 (H1N1) pdm09-like virus, A/Croatia/10136RV/2023 (H3N2) -like virus e B/Austria/1359417/2021-like virus (lignaggio B/Victoria). Sarà invece escluso il ceppo B/Yamagata, poiché non è più stato rilevato tra i virus influenzali circolanti dal marzo 2020. Nonostante questa modifica, il vaccino continuerà ad essere efficace e ben tollerato  ed avrà gli stessi elevati standard qualitativi della precedente versione quadrivalente.

A chi è (e sarà) consigliata la vaccinazione

Nonostante i rischi dell’influenza per alcune categorie di persone siano elevati e i costi sull’economia dei Paesi significativi, i tassi di vaccinazione rimangono ancora insufficienti. Secondo le raccomandazione di medici e ricercatori invece la vaccinazione antinfluenzale dovrebbe essere un passaggio obbligato non solo per anziani e fragili, ma per la maggior parte della popolazione.

Le complicazioni da evitare

«Molte persone pensano di poter gestire i sintomi dell’influenza e di non aver bisogno della vaccinazione ha spiegato il Dr. Michele Conversano, Direttore del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Taranto. La realtà, però, è che l’influenza può portare a complicanze gravi, ricoveri ospedalieri e, nei casi più estremi, anche al decesso, specialmente tra le persone a più alto rischio. La vaccinazione è il mezzo più efficace per ridurre questi rischi, ridurre la possibilità di complicanze e limitare la diffusione del virus. Inoltre, gli studi dimostrano che, anche quando i soggetti vaccinati contraggono l’influenza, hanno meno probabilità di sviluppare sintomi gravi. Ecco perché, oltre ai gruppi a maggior rischio, tutti i soggetti di età pari o superiore a sei mesi dovrebbero vaccinarsi — più persone si proteggono, meno il virus riesce a diffondersi nella comunità».

 

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