La radiografia della sanità italiana fatta da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) analizzando 1363 ospedali tra pubblici e privati permette agli italiani di conoscere come e dove curarsi al meglio. Valutati in base a una serie di parametri: dal numero di operazioni chirurgiche, al tempo di intervento, fino alla qualità di cura, sul podio sono finiti l’Ospedale Careggi di Firenze, l’Humanitas di Rozzano (Milano) e l’azienda ospedaliero universitaria delle Marche di Ancona. Un posto d’onore spetta alla regione Veneto che ha dimostrato di avere eccellenze nei grandi istituti di ricerca, ma anche negli ospedali di provincia.
Il Veneto tra i primi nella grande e piccola sanità
Andando ad analizzare il report di Agenas, ad esempio, alla voce infarto per tempestività di accesso e di intervento di angioplastica coronarica calcolato nella media dei novanta minuti, ai primi posti delle strutture ad alto volume (ovvero con più di cento ricoveri per infarti l’anno) troviamo l’ospedale di Treviso. Se parliamo poi di bypass aortico tra i primi c’è l’ospedale di Mestre. Le eccellenze venete sono addirittura tre se si parla di frattura del femore: Ospedale di Portogruaro (Venezia), Ospedale di San Donà di Piave (Venezia) e Ospedale di Feltre (Belluno). Nel capitolo Tumori il Veneto vanta due eccellenze che sono Padova e Verona. In particolare, poi per il tumore maligno del pancreas, ai primi posti ci sono l’AOU Verona Borgo Roma, Casa di Cura Pederzoli di Peschiera sul Garda, e l’azienda ospedale università di Padova.
L’assessore alla Sanità Lanzarin «Risultato positivo nonostante carenza di medici e infermieri»
Grande soddisfazione in Veneto per i dati presentati da Agenas. «Gestire ed erogare buona sanità in una fase storica di difficoltà nazionale per carenza di medici e infermieri, è una impresa che richiede energie mentali e fisiche a tutti gli attori del sistema – ha commentato l’assessore alla sanità Manuela Lanzarin –. Ma quando arriva una promozione come quella del Rapporto Agenas sulla situazione valutata in 1363 ospedali, che indica il Veneto capace di erogare qualità diffusa, con varie punte di eccellenza, è come mettere nuova, ottima benzina nel motore».
Eccellenze diffuse: da Conegliano a Feltre
L’assessore Lanzarin ha voluto sottolineare i risultati raggiunti da piccole realtà del territorio che garantiscono una qualità di cura diffusa ovunque i cittadini risiedano. «Le performances delle due grandi Aziende Ospedaliere di Padova e Verona e degli ospedali Hub sono note, mentre è bene ricordare i risultati di altre strutture sul territorio: Conegliano è tra i 21 ospedali italiani che hanno aumentato la velocità di accesso all’angioplastica coronarica; gli ospedali veneti sono tra i migliori anche per il tumore maligno del pancreas e tra questi c’è la Clinica Pederzoli di Peschiera. Inoltre, Portogruaro, San Donà e Feltre sono tra le 14 strutture che hanno raggiunto o superato il 75% di interventi per la frattura del collo del femore operata entro 48 ore».