martedì, Maggio 13, 2025
HomeRubricheSanità nel mondoSanità in Germania: tutto (o quasi) dipende dall'assicurazione

Sanità in Germania: tutto (o quasi) dipende dall’assicurazione

Nicola Leone, medico italiano in Baviera ci fa conoscere la sanità tedesca. Il sistema è competitivo e stimolante per i medici italiani. Obbligatorio però conoscere la lingua livello C1 per accedere. Per i pazienti poca attesa per visite ed esami, se si sceglie bene l'assicurazione. Sul territorio infatti mancano i medici e lo Stato dà incentivi e finanziamenti a fondo perduto a chi apre un ambulatorio nelle regioni più periferiche

Il viaggio alla scoperta della sanità oltre frontiera prosegue con la Germania, paese da sempre considerato come modello di efficienza per la sanità. Noi cercheremo di capirlo con l’aiuto di un medico italiano Nicola Leone, specialista in medicina interna in Baviera.

Medici con lode

Il problema della lingua rappresenta il principale ostacolo per un medico italiano che sceglie la Germania come meta di specializzazione.  Eppure Nicola, dalla Puglia, riesce a trovare il suo posto nel mondo del lavoro proprio nel paese apparentemente più difficile. Una volta conseguita la laurea con tesi in anatomia patologica in gastroenterologia, Nicola si trova di fronte l’ostacolo del numero chiuso nella scuola di specializzazione.  Per aggirarlo sceglie di giocarsi la carta dell’estero e della Germania. Prima tappa il centro di gastroenterologie di Magdeburg nei pressi di Berlino diretto dal professor Malfertheiner  per poi arrivare in Baviera e seguire l’iter per accedere alla scuola di specializzazione tedesca.  In Germania si entra con un colloquio. Essere specializzandi in Germania significa dunque svolgere la professione a tutti gli effetti anche durante la formazione, ma occorre avere un’ottima preparazione di base.

Ascolta la  puntata della serie di Mondo Sanità dedicata alla  formazione dei medici in Germania

 

La vita di specializzandi e specialisti in Germania

Lavorare come medico in Germania può essere una grande opportunità per chi ha studiato e si è formato in Italia. Non solo perché la Germania ha un sistema sanitario che funziona piuttosto bene,  ma anche perché per un giovane medico o specializzando italiano questo paese offre grande possibilità di crescita professionale grazie ad un sistema che garantisce molta esperienza sul campo. Ogni anno poi al medico vengono riconosciuti degli scatti di anzianità a partire dal primo anno di contratto da specializzando. Una volta completata la specializzazione, o quando un medico arriva già con una specializzazione in tasca, avrà un ruolo senior e la responsabilità del reparto.

Incentivi e vitalizi per chi apre uno studio sul territorio

Nonostante una buona organizzazione e stipendi allettanti per specializzandi e medici specialisti, la Germania non è immune alla carenza dei medici. Addirittura, nella Germania dell’Est danno finanziamenti a fondo perduto e un vitalizio a chi decide di aprire un proprio ambulatorio di medicina generale.  La carriera medica in Germania offre dunque molte possibilità sia in ospedale che sul territorio. È importante sapere che per firmare un contratto occorre avere la residenza e che per un cittadino italiano è necessario iscriversi all’Aire (anagrafe degli italiani residenti all’estero) entro tre mesi dall’arrivo e per un periodo di permanenza superiore ai 12 mesi. L’iscrizione si può fare anche online ed è gratuita.

Ascolta il podcast dedicato al mondo del lavoro dei medici italiani che svolgono la professione in Germania su Mondo Sanità

 

 

Vuoi un medico? In Germania serve l’assicurazione

Arrivare in Germania ed avere necessità di un medico significa per un cittadino europeo innanzitutto presentare la tessera europea di assicurazione malattia in corso di validità. Ma non basta perché occorre anche sottoscrivere un’assicurazione di malattia tedesca. L’iscrizione è obbligatoria e gratuita. Anche gli studenti che scelgono di frequentare l’università in Germania devono avere un’assicurazione di malattia tedesca che viene sottoscritta all’atto dell’iscrizione universitaria. L’assicurazione permette quindi a tutti: turisti, lavoratori o studenti italiani di avere una copertura sanitaria senza andare incontro alle consuete criticità come liste d’attesa molto lunghe.

I benefits dell’assicurazione privata

La chiave, dunque, per affrontare serenamente un problema di salute in Germania è la scelta dell’assicurazione. Questa fa la differenza per le liste d’attesa e per la qualità del servizio e rende sostenibile il sistema per il Paese. Come funziona?  Si parte da un’assicurazione statale con premi uguali per tutta la Germania, e poi si arriva fino all’assicurazione privata che ha un costo maggiore, ma al tempo stesso garantisce assistenza più rapida, camere singole in ospedale e l’intervento dello specialista. Per chi non lavora sarà lo Stato a sostenere il costo dell’assicurazione per garantire a tutti i cittadini le cure sanitarie. Chi è senza fissa dimora o chi rifiuta il lavoro perde anche l’assicurazione sanitaria…

Ascolta il podcast su pregi e difetti della Sanità tedesca attraverso gli occhi di un cittadino italiano che necessita di un medico durante il suo soggiorno in Germania

Federica Bosco
Federica Bosco
Direttore Responsabile di QuotidianodellaSalute.it. Giornalista professionista, con una lunga esperienza nella comunicazione scientifica, sanitaria e nel sociale. “Parlare è un bisogno, ascoltare un’arte” diceva Goethe e forte di questo pensiero a poco più di 20 anni durante gli studi universitari ho iniziato a maturare esperienza in alcune trasmissioni televisive per raccontare lo sport, andando a cercare storie di promesse e futuri campioni. Completati gli studi al master di giornalismo e pubbliche relazioni di Torino, ho iniziato a collaborare con il quotidiano “Stampa Sera”, per diventare qualche anno più tardi inviata per la testata giornalistica Video News, del gruppo Fininvest. Dal 1998 mi occupo di giornalismo di inchiesta. Tra il 2013 ed il 2015 ho condotto una trasmissione televisiva per Media system dedicata al terzo settore per poi virare nella comunicazione sanitaria e scientifica. Amo le sfide e per questo in trent’anni di carriera non mi sono mai fermata. Ho cercato sempre nuove avventure: televisive, radiofoniche, su carta stampata e, negli ultimi dieci anni sul digitale. Nel frattempo, ho pubblicato tre libri inchiesta: La Bambina di Bogotà (2015) tradotto anche in inglese, Sbirri Maledetti eroi (2019) tradotto in francese, tedesco e inglese e RaccontaMI (2021). Apprezzo la gentilezza e la sensibilità, valori che provo a trasmettere anche nel mio lavoro. Professionalità, precisione e rigore sono caratteristiche che mi contraddistinguono. Ho scritto un romanzo su una storia di adozione internazionale perché credo che l’amore non abbia confini... e i bambini siano il bene più prezioso della vita. Amo i miei figli. Adoro viaggiare e scoprire volti e storie da raccontare. Ho fatto atletica per dieci anni a livello agonistico, amo lo sprint, la competizione e il gioco di squadra tre valori che mi ha trasmesso lo sport e che ho fatto miei. Vorrei riuscire a guidare una squadra vincente in grado di scalare una montagna e una volta arrivata in cima capace di pensare di essere solo a metà del percorso.
ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -

Più popolare

Commenti recenti