Nel nostro viaggio alla scoperta della sanità oltre confine, facciamo tappa in Finlandia, una terra meno convenzionale rispetto alle rotte abituali dei medici italiani che decidono di andare all’estero. Tuttavia, proprio per questo motivo, è interessante scoprire come funziona la sanità in Finlandia attraverso la voce di un medico italiano.
Salvatore Giordano, chirurgo plastico a Turku
Lui è Salvatore Giordano, chirurgo plastico italiano che lavora e insegna in Finlandia presso l’ospedale universitario di Turku. Il professor Giordano ha avuto la sua prima esperienza in Finlandia da studente e ne è rimasto positivamente colpito. Laureato alla Sapienza nel 2005, ha deciso di tornare in Finlandia per la specializzazione, rimanendovi poi stabilmente, nonostante una parentesi negli Stati Uniti, in Texas.
La scelta tra Finlandia e Stati Uniti
Autore di oltre cento studi scientifici, Giordano oggi è membro di prestigiose società scientifiche nazionali e internazionali, tra cui la SICPRE, Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica. «Durante gli anni di studio ero molto incuriosito dagli Stati Uniti – racconta – ma dopo una esperienza maturata in Texas, ho capito che il mio posto è in Europa, ed ho scelto di tornare in Finlandia perché ha un modello di formazione medico-scientifica simile all’Italia, anche se con meno criticità. E poi sono vicino all’Italia e posso tornare spesso a Roma dove vive la mia famiglia».
Formazione medica in Finlandia: prima di tutto la meritocrazia
La formazione medica in Finlandia è uno degli aspetti che ha colpito positivamente il professor Giordano. «La laurea in medicina dura sei anni e unisce teoria e pratica fin dall’inizio – prosegue -. Gli studenti finlandesi hanno un approccio pratico già dal secondo o terzo anno, con molte esercitazioni. L’accesso alla facoltà di medicina è più selettivo e meritocratico rispetto all’Italia, infatti, oltre ad un concorso nazionale, a cui possono accedere tutti, coloro che hanno ottenuto la massima votazione al liceo hanno una corsia preferenziale ed entrano di diritto, senza dover prendere parte al concorso».
Specializzazione: un percorso tracciato che aiuta il sistema sanitario
La specializzazione ha una durata dai cinque ai sei anni. L’ingresso avviene tramite curriculum che decreta un punteggio, valutando dunque voto di laurea e preparazione, incluse esperienze lavorative e di ricerca. Durante la specializzazione, lo studente affronta un percorso obbligato: nove mesi come medico di base, poi due anni e mezzo di tronco comune e gli ultimi tre anni di specializzazione in un ospedale universitario.
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Lavoro e retribuzione
Per esercitare la professione in Finlandia, è necessario il riconoscimento del titolo da parte dell’autorità sanitaria locale e l’iscrizione all’albo dei medici finlandesi. I contratti possono essere pubblici o privati, con la possibilità di combinare le due cose. La retribuzione di base per un medico specialista ospedaliero è di circa 4.500-5.000 euro netti al mese, a cui si possono aggiungere le guardie pagate a parte. Gli orari di lavoro sono regolari: 38 ore settimanali.
Incentivi per i medici di medicina generale
In Finlandia, esiste una forte necessità di medici di medicina generale, così come di medici di pronto soccorso e psichiatri. Per incentivare i medici a lavorare nelle zone più remote del paese, lo Stato offre stipendi più alti.
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Sanità pubblica e privata
In Finlandia, la sanità pubblica copre la maggior parte dei trattamenti, mentre la sanità privata non è molto sviluppata, ma chi vi accinge ha il vantaggio di avere una corsia preferenziale nelle visite specialistiche e negli interventi non urgenti. Tutti i cittadini poi pagano un ticket per gli esami e le visite specialistiche, anche i meno abbienti perché hanno un sussidio statale. «Ma raggiunto il tetto dei 600 euro annui, il cittadino non paga più» dice Giordano. .
Digitalizzazione fiore all’occhiello della sanità in Finlandia
Il fiore all’occhiello della sanità in Finlandia è la forte digitalizzazione dei servizi sanitari. Tutte le cartelle cliniche sono digitalizzate, permettendo così ai medici di accedere ai dati dei pazienti in qualsiasi città. «Il sistema integrato facilita la continuità delle cure e riduce i tempi di attesa per i pazienti, poiché le informazioni sono immediatamente disponibili a tutti i professionisti sanitari coinvolti nel trattamento. Questo è un esempio di innovazione che potrebbe essere adottato anche in Italia per migliorare il sistema sanitario», conclude il chirurgo plastico italiano.
Innovazione e futuro
La Finlandia continua a investire nella digitalizzazione dei servizi sanitari, esplorando nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale e l’analisi dei big data per migliorare ulteriormente l’assistenza medica. Queste innovazioni promettono di portare a diagnosi più rapide e accurate, trattamenti personalizzati e una gestione più efficiente delle risorse sanitarie.
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