domenica, Febbraio 9, 2025
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Sanità: il 61% degli italiani punta su pubblico e privato insieme

Sei italiani su dieci intervistati nell'ambito dell'indagine condotta da Osservatorio Sanità di Uni Salute in collaborazione con l'istituto di ricerca Nomisma ritengono che l’integrazione tra pubblico e privato possa alleviare la pressione sul Sistema Sanitario Nazionale e abbattere le liste d'attesa

Gli italiani ritengono che per “guarire” il sistema sanitario italiano sia necessaria una maggiore collaborazione tra pubblico e privato. È questo il risultato dell’ultima indagine dell’Osservatorio Sanità di Uni Salute realizzato in collaborazione con l’istituto di ricerca Nomisma.

Gli italiani coinvolti nella ricerca

Oltre 1650 italiani di età compresa tra i 18 e i 70 anni hanno preso parte alla ricerca. Si tratta degli abitanti di Milano, Torino, Padova, Bologna, Napoli, Palermo, Genova e Cagliari. Gli interpellati hanno espresso il loro pensiero su liste d’attesa, difficoltà d’accesso ai servizi sanitari pubblici e opzioni alternative per rispondere ai bisogni della salute degli italiani.

Cosa è emerso dall’indagine su sanità pubblica e privata

Di fronte all’allungarsi delle liste di attesa e alle difficoltà di accesso ai servizi sanitari pubblici, il 61% degli intervistati ritiene che l’integrazione della sanità privata con il SSN possa alleviare la pressione sulla sanità pubblica, in un contesto in cui il 27% degli italiani pensa che in futuro il sistema pubblico non risponderà in alcun modo ai suoi bisogni in fatto di salute, e il 65% ritiene potrà farlo solo in parte.

 Quando e perché gli italiani scelgono la sanità privata

La tendenza è quella di rivolgersi direttamente al privato o comunque in convenzione quando si tratta di visite odontoiatriche (92%), l’esame della vista (76%), i test dell’udito (69%) e le visite dermatologiche (62%). Anche la maggioranza delle visite ginecologiche (71%) viene effettuata privatamente o in convenzione. Nonostante ciò, solo il 32% del campione pensa sia necessario differenziare le prestazioni offerte da SSN e sanità privata, segno che gli italiani credono sia comunque importante garantire equità e uniformità di accesso ai servizi.

Per abbattere le liste d’attesa

La scelta di optare per la sanità privata non è tanto legata ad una migliore qualità dei servizi (citata solo dal 13% degli intervistati) ma il ricorso alla sanità privata è dovuto principalmente al superare il problema delle liste di attesa.  I tempi di attesa ridotti sono infatti la ragione principale (64%), seguiti da una più ampia disponibilità di date e orari (34%) e da una maggior facilità nella prenotazione (27%).

In futuro pubblico e privato insieme

Per soddisfare le esigenze sanitarie degli italiani, dunque, la soluzione sembra essere pubblico e privato insieme. Due italiani su tre (66%) infatti si dichiarano soddisfatti delle cure ricevute anche se il 78% degli intervistati ha evidenziato un aumento dei costi della sanità privata dopo la pandemia da Covid. Il 36% però ha evidenziato come anche nella sanità privata i tempi di attesa si stiano allungando, segno che non sia un problema solo di sanità pubblica ma investa l’intero panorama dell’assistenza sanitaria.

 

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