mercoledì, Luglio 9, 2025
HomeRubricheLeggi e ProposteSalute mentale a rischio per bambini e adolescenti: l’allarme di SINPIA

Salute mentale a rischio per bambini e adolescenti: l’allarme di SINPIA

La Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza- SINPIA denuncia: i nuovi Disegni di Legge sulla salute mentale trascurano le esigenze dei più giovani e mettono in crisi un sistema già fragile

La salute mentale dell’infanzia e dell’adolescenza rischia di essere gravemente compromessa. A lanciare l’allarme è la SINPIA – Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza – alla vigilia della discussione in Senato dei nuovi Disegni di Legge sulla Salute Mentale.

L’emergenza in numeri della salute mentale

«Sono oltre due milioni i bambini e adolescenti italiani con disturbi neuropsichici – sottolinea  Elisa Fazzi,  presidente SINPIA – , ma solo una parte riesce a ricevere l’assistenza necessaria. E ora rischiamo un passo indietro che potrebbe lasciare ancora più famiglie senza risposte».

Il monito di SINPIA: non escludere i disturbi dell’età evolutiva

Il nodo cruciale riguarda l’impianto del nuovo disegno di legge, che propone un modello centrato quasi esclusivamente sui disturbi psichiatrici dell’adolescenza e l’istituzione di nuovi servizi per la fascia 14-25 anni. «Un approccio che ignora completamente la complessità e la specificità dei disturbi dell’età evolutiva – avverte Antonella Costantino, past President SINPIA –. In questo modo si finisce  per escludere migliaia di bambini e ragazzi con condizioni come autismo, disturbi del linguaggio, ADHD, epilessia, depressione, disabilità intellettive e molte altre».

Un sistema già sotto pressione

I servizi di Neuropsichiatria Infantile sono oggi frammentati e spesso sottodimensionati. Mancano posti letto adeguati – solo 403 in tutta Italia a fronte di un fabbisogno stimato di almeno 700 – e troppo spesso gli adolescenti vengono ricoverati in reparti per adulti, con effetti drammatici. Il personale è insufficiente, i carichi di lavoro altissimi, e le disomogeneità regionali rendono l’accesso alle cure un percorso a ostacoli.

Campanelli d’allarme: quando preoccuparsi della salute mentale

Per i genitori, riconoscere i segnali precoci è fondamentale. Tra i campanelli d’allarme più comuni ci sono:

  • difficoltà nel linguaggio, nel movimento o nell’interazione sociale nei primi anni di vita;
  • regressioni improvvise (es. perdita del linguaggio o delle abilità già acquisite);
  • difficoltà persistenti di attenzione e comportamento;
  • ritiro sociale, ansia intensa, apatia o tristezza prolungata;
  • alterazioni del sonno e dell’alimentazione;
  • atti di autolesionismo o pensieri suicidari in adolescenti.

Di fronte a questi segnali, è importante non sottovalutare e consultare il pediatra di riferimento o rivolgersi direttamente al Servizio di Neuropsichiatria Infantile (NPIA) della propria ASL o ospedale di zona. Il pediatra può indirizzare verso una valutazione specialistica, che include una diagnosi multidisciplinare con neuropsichiatra infantile, psicologo, logopedista e terapisti della riabilitazione, secondo le necessità.

Come funziona oggi il percorso di cura nella salute mentale

Il percorso di cura inizia con una valutazione approfondita, da cui derivano un piano terapeutico individualizzato e, nei casi complessi, un progetto riabilitativo personalizzato. Le prestazioni possono includere:

  • psicoterapia individuale o familiare;
  • interventi educativi e riabilitativi (es. logopedia, psicomotricità, terapia occupazionale);
  • trattamenti farmacologici, se indicati;
  • supporto alla famiglia e collaborazione con la scuola.

Fondamentale è la presenza di équipe multidisciplinari specializzate nell’età evolutiva, capaci di seguire il bambino o ragazzo in un percorso continuo, anche nel delicato passaggio all’età adulta.

Un approccio precoce e integrato per il futuro

La SINPIA propone un approccio integrato e precoce: prevenzione e cura devono iniziare fin dai primi anni, promuovendo il neurosviluppo in un’ottica “One Brain, One Health”, e garantendo continuità di cura anche dopo i 18 anni.

«Non possiamo trattare un quattordicenne come un venticinquenne – ribadisce Fazzi –. Servono servizi specifici, percorsi terapeutici su misura e il coinvolgimento attivo della famiglia e della scuola».

Applicare ciò che già esiste

La SINPIA ricorda che esistono già strumenti normativi validi, come le Linee di indirizzo sui disturbi neuropsichiatrici dell’infanzia e adolescenza approvate nel 2019, che andrebbero applicate con coerenza su tutto il territorio nazionale.

«La salute mentale dei bambini e degli adolescenti è un investimento sul futuro – conclude Costantino –. Non servono nuovi indirizzi, ma l’impegno a garantire davvero l’attuazione di quelli esistenti. Nessun bambino deve essere lasciato indietro».

 

Federica Bosco
Federica Bosco
Direttore Responsabile di QuotidianodellaSalute.it. Giornalista professionista, con una lunga esperienza nella comunicazione scientifica, sanitaria e nel sociale. “Parlare è un bisogno, ascoltare un’arte” diceva Goethe e forte di questo pensiero a poco più di 20 anni durante gli studi universitari ho iniziato a maturare esperienza in alcune trasmissioni televisive per raccontare lo sport, andando a cercare storie di promesse e futuri campioni. Completati gli studi al master di giornalismo e pubbliche relazioni di Torino, ho iniziato a collaborare con il quotidiano “Stampa Sera”, per diventare qualche anno più tardi inviata per la testata giornalistica Video News, del gruppo Fininvest. Dal 1998 mi occupo di giornalismo di inchiesta. Tra il 2013 ed il 2015 ho condotto una trasmissione televisiva per Media system dedicata al terzo settore per poi virare nella comunicazione sanitaria e scientifica. Amo le sfide e per questo in trent’anni di carriera non mi sono mai fermata. Ho cercato sempre nuove avventure: televisive, radiofoniche, su carta stampata e, negli ultimi dieci anni sul digitale. Nel frattempo, ho pubblicato tre libri inchiesta: La Bambina di Bogotà (2015) tradotto anche in inglese, Sbirri Maledetti eroi (2019) tradotto in francese, tedesco e inglese e RaccontaMI (2021). Apprezzo la gentilezza e la sensibilità, valori che provo a trasmettere anche nel mio lavoro. Professionalità, precisione e rigore sono caratteristiche che mi contraddistinguono. Ho scritto un romanzo su una storia di adozione internazionale perché credo che l’amore non abbia confini... e i bambini siano il bene più prezioso della vita. Amo i miei figli. Adoro viaggiare e scoprire volti e storie da raccontare. Ho fatto atletica per dieci anni a livello agonistico, amo lo sprint, la competizione e il gioco di squadra tre valori che mi ha trasmesso lo sport e che ho fatto miei. Vorrei riuscire a guidare una squadra vincente in grado di scalare una montagna e una volta arrivata in cima capace di pensare di essere solo a metà del percorso.
ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -

Più popolare

Commenti recenti