La paura del ragno violino corre sul web alimentando una sorta di aracnofobia collettiva. Eppure la sua presenza in Italia è ben documentata da tempo. E’ comune trovarlo in ambienti caratterizzati da anfratti polverosi, come soffitte, scantinati e luoghi poco frequentati. Il Ragno Violino tende a evitare il contatto con gli esseri umani, preferendo nascondersi e allontanarsi se disturbato. Tuttavia, se si sente minacciato, può difendersi con un morso che, contrariamente alle credenze popolari, nella maggior parte dei casi (circa il 70%) non provoca danni gravi.
La prof.ssa Giulia Marchetti, Direttore della struttura di Malattie Infettive dell’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, invita dunque a non lasciarsi travolgere da eccessivi timori, ma piuttosto a prestare attenzione all’ambiente circostante e, in caso di morsi sospetti, a rivolgersi tempestivamente a un medico per valutare la necessità di trattamenti specifici.
Ragno violino: come si riconosce?
E un piccolo aracnide delle dimensioni di 6-11 millimetri che si riconosce per la macchia scura presente sulla parte anteriore del corpo che ricorda vagamente la forma di un violino. E’ diffuso in tutta Europa, Italia compresa. Altra caratteristica distintiva del Ragno Violino sono i 6 occhi, 3 per lato
Dove vive?
E’ una specie comune negli ambienti naturali, vive in luoghi caldi ed asciutti, sotto rocce o sassi, in genere ben nascosto soprattutto nelle ore diurne, mentre di notte e nei momenti più tranquilli esce dai nascondigli. Ma è facile trovarlo anche all’interno delle abitazioni dove crea, con le sue zampe lunghe e sottili, ragnatele con pochi fili e disordinati: dietro a battiscopa e mobili, tra scatoloni e materiale accatastato, ma anche tra i vestiti all’interno degli armadi.
Cosa fare in caso di morso del ragno violino?
Il morso del Ragno Violino è per lo più asintomatico, localizzato nella maggior parte dei casi agli arti inferiori dove può dare unicamente una sensazione di prurito. Appena morsi, occorre apporre ghiaccio localmente, pulire bene la zona cutanea ed assumere analgesici (paracetamolo) o antipiretici (ibuprofene) se necessario. Se il paziente presenta sintomi come febbre, brividi, vomito e/o se la lesione cutanea è particolarmente estesa e cianotica occorre richiedere assistenza medica.
Quali sono le conseguenze?
Con il suo morso, il Ragno Violino inocula un veleno che provoca necrosi dei tessuti. In una persona la quantità di veleno è in genere così piccola da non provocare grandi danni. La lesione è spesso determinata da molti fattori, tra cui anche una predisposizione del paziente. Il veleno che rilascia è costituito da diverse proteine ed enzimi che svolgono azioni diverse e che causano infiammazione e necrosi tissutale, fino a reazioni molto gravi quali piastrinopenia, emolisi, insufficienza renale, reazioni allergiche gravi.
Esistono 2 forme cliniche: quella cutanea, per cui dopo qualche ora dal morso, la lesione tende ad aumentare di dimensioni, assumendo un colorito rosso ed anche cianotico con una area centrale ulcerata. La guarigione è lenta e può avvenire in qualche settimana fino a qualche mese. La forma viscerale invece è più grave e si associa a piastrinopenia, anemia, emoglobinuria (sangue nelle urine) fino a forme gravi di insufficienza renale ed emorragie diffuse.
Sia nella forma cutanea che in quella viscerale possono comparire febbre, dolori diffusi, nausea e vomito.
A cura di Marina Foletti