domenica, Dicembre 8, 2024
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Quando la Tiroide è infiammata? Parliamo di Tiroidite

Stanchezza, scarsa energia, difficoltà a perdere peso, possono essere segnali di una tiroide infiammata. Dal Professor Antonio Stamegna, specialista in endocrinologia e metabolismo i consigli per diagnosi e cura

Prof. Antonio Stamegna specialista in endocrinologia e metabolismo

Una delle principali cause di patologia tiroidea è rappresentata da una infiammazione di tipo autoimmune che si caratterizza per una cronica infiltrazione linfocitaria che porta spesso ad una progressiva e irreversibile ridotta funzione della tiroide. Stiamo parlando della nota Tiroidite di Hashimoto, dal nome del medico giapponese che per primo la descrisse agli inizi del secolo scorso.

La Tiroidite di Hashimoto rappresenta la causa più frequente di ipotiroidismo

Non si riconoscono cause precise ma è senz’altro in gioco una genetica predisponente nei confronti di patologie autoimmuni. Esistono intere famiglie con casi di tiroidite autoimmune che colpiscono soprattutto le donne per la nota relazione tra estrogeni e malattie autoimmuni. I maschi, comunque, non ne sono esenti.

I sintomi della tiroidite di Hashimoto

I sintomi da ridotta funzione tiroidea non sono immediati ma, nel tempo, quando la tiroide ha perso progressivamente la sua capacità funzionale compare stanchezza, scarsa energia, riduzione dell’umore, intolleranza al freddo, difficoltà a perdere peso, gonfiore.

La non specificità di questi sintomi può ritardare la diagnosi, soprattutto se si tratta di donne dopo il parto o di anziani o di pazienti con comorbidità.

La diagnosi

Una volta sorto il dubbio, la diagnosi è semplice e si basa su un esame ecografico della tiroide e sulla misurazione ematica del TSH ipofisario, dei due ormoni tiroidei fT4 ed fT3 e degli anticorpi specifici TPOab e TGab.

La cura

Sulla base della compromissione anatomo-funzionale della tiroide, dei valori ormonali e della sintomatologia riferita è corretto iniziare una terapia con ormone tiroideo accompagnata da norme di igiene alimentare (riduzione di alimenti come glutine e lattosio per una dieta antiinfiammatoria) e di integrazione (fondamentale aumentare l’apporto di Vitamina D che ha un ruolo di difesa nei confronti delle patologie autoimmuni; andrebbe assunta a scopo preventivo da chiunque abbia familiarità per patologie autoimmuni).

Tiroiditi rare

Oltre alla tiroidite di Hashimoto, la tiroide può essere colpita da altre forme più rare di processi infiammatori acuti o subacuti che, contrariamente alla tiroidite di Hashimoto, danno evidenti sintomi da infiammazione nelle regione del collo (dolore, gonfiore accompagnati da febbre e sintomi influenzali). In alcune di queste forme è necessario abbinare una terapia cortisonica nei primi giorni.

Ipertiroidismo di Basedow

Mi sembra doveroso ricordare che anche l’ipertiroidismo nella sua forma classica di Basedow è dovuto ad un processo infiammatorio autoimmune della tiroide, dove, gli autoanticorpi prodotti (Ab anti recettore TSH = TRAB) stimolano la tiroide sganciati dal controllo ipofisario.

I sintomi sono importanti e danno malessere, astenia, dispnea, tremori, tachiaritmie, dimagrimento, diarrea.

La terapia è standardizzata sull’uso di Metimazolo o Propiltiouracile.

A cura di Prof. Dott. Antonio Stamegna,                                                                    Specialista in Endocrinologia e Metabolismo

 

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