domenica, Febbraio 16, 2025
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Quando il medico non c’è, la truffa è dietro l’angolo. Come difenderci?

Nell'Hinterland milanese c'è chi resta senza medico di base e chi trova un "finto" medico. Due facce della stessa medaglia. Come difendersi?

La carenza dei medici di medicina generale rappresenta una delle principali sfide del Sistema Sanitario Italiano, con impatti significativi sulla qualità e l’accessibilità  delle cure. Oggi in Italia esistono realtà che destano molta preoccupazione, quelle in cui intere aree geografiche non hanno il medico di base e sono a rischio anche di truffe.

Rozzano 2400 persone senza medico di medicina generale

A Rozzano, comune dell’hinterland milanese, 2400 persone sono prive del medico di medicina generale. Un problema sorto nell’ Asst Melegnano-Martesana di cui fa parte il comune di  Rozzano. Una grave carenza che si ripercuote inevitabilmente sui cittadini di Rozzano e dei comuni limitrofi, dal momento che i pazienti rimasti orfani del medico di medicina generale sono stati assegnati ad altri del comprensorio.

Se il medico non c’è, attenzione alle truffe

In un altro comune, Vizzolo Predabissi, sempre afferente all’ASST Melegnano-Martesana, addirittura  un finto medico, assunto dalla stessa ASST, dopo un giorno di visite è stato scoperto dai Nas e sospeso per mancanza di requisiti necessari per esercitare la professione medica. Ora per i 1750 pazienti rimasti scoperti è stato attivato un ambulatorio temporaneo.  Due situazioni differenti con un comune denominatore: l’equità delle cure prevista nell’articolo 32 della Costituzione, resa sempre più difficile dalla carenza di medici di medicina generale.

Le cause di una emorragia di camici bianchi sul territorio

Le motivazioni di una carenza di medici di medicina generale sono molteplici:

  • L’invecchiamento della popolazione porta ad un incremento del numero di anziani con malattie croniche e di conseguenza un aumento della domanda di assistenza sanitaria
  • Età pensionabile di molti medici
  • Scelte professionali differenti. Diventare medico di medicina generale non offre carriere particolarmente allettanti, rispetto ad altre specializzazioni anche più remunerative.
  • Una burocrazia schiacciante fa sì che i medici di medicina generale abbiano un elevato carico di lavoro amministrativo da svolgere.
  • In alcune aree periferiche, in particolari quelle rurali, non attraggono nuovi professionisti per il numero esiguo di assistiti o per la difficoltà di raggiungerli.
  • I costi: il medico di medicina generale è un libero professionista convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale. A suo carico sono le spese per l’affitto dell’ambulatorio, le utenze, la segreteria e la formazione obbligatoria. Quindi il medico che percepisce un compenso per ogni assistito deve sottrarre all’importo tutte i costi di gestione dell’ambulatorio, del personale e di formazione continua.

Tutti questi fattori messi insieme rendono la professione poco attrattiva. Dopo il Covid si è aumentato il numero di assistiti per singolo medico. Da 1500 fino ad un massimo di 1800 assistiti. Questa manovra però non si è potuta estendere a tutti i territori,  al punto che, alcuni comuni, come abbiamo visto ne sono scoperti.

Il caso Vizzolo Predabissi

Tornando al caso di Vizzolo Predabissi, possiamo affermare quanto accaduto riporta alla mente un famoso film di  Leonardo Di Caprio: “Prova a prendermi”. Un mago della truffa che assume varie identità fasulle. In questo caso non si tratta di un film ma di un fatto reale. Un giovane di 26 anni dichiarando di aver conseguito la laurea in medicina in Irlanda,  ha ottenuto l’incarico come medico di medicina generale e per un giorno ha esercitato la professione con cittadini inconsapevoli e bisognosi di cure. Ha firmato ricette e prescritto esami. Come è possibile che sotto gli occhi di tutti si sia consumata una truffa di queste proporzioni?

Come si ottiene  l’incarico di Medico di medicina generale

I passaggi per esercitare come medico di medicina generale in Italia sono molti. Oltre alla formazione professionale e all’abilitazione, è necessario presentare una serie di documenti amministrativi e burocratici al fine di ottenere l’incarico presso l’ASST di competenza. Il documento di identità  in corso di validità, il codice fiscale, necessario per la registrazione e le operazioni fiscali legate alla professione, una copia del diploma di laurea ottenuta da un’università riconosciuta, il certificato di abilitazione alla professione di medico dopo il conseguimento della laurea, una copia del diploma di specializzazione in Medicina Generale, che è obbligatorio per esercitare come medico di base. Questa specializzazione dura 3 anni ed è obbligatoria per esercitare come medico di base.  Certificazione dell’avvenuta iscrizione all’ordine dei medici, un curriculum vitae, copia della polizza di assicurazione.

Caso Vizzolo Predabissi: chi ha verificato i documenti del finto medico di medicina generale?

Chi ha verificato i documenti del finto medico di medicina generale? A questa domanda stanno cercando di dare delle risposte i dirigenti dell’ASST di riferimento e Regione Lombardia che ha predisposto una serie di controlli nelle ASST per evitare altri episodi.  È molto grave quanto accaduto soprattutto se si pensa che, se il finto medico avesse continuato nel reato di abuso di professione medica senza avere alcuna competenza, avrebbe potuto causare seri danni a carico di cittadini inconsapevoli.

Possibili soluzioni per la carenza di medici di medicina generale

Per far fronte alla carenza di medici di medicina generale e a possibili truffe come accaduto a Vizzolo Predabissi, quali interventi si potrebbero prevedere?

  • Snellire i processi burocratici a carico del medico anche attraverso nuove tecnologie.
  • Prevedere un servizio di segreteria non a carico del medico.
  • Uso di software gestionali che supportino la comunicazione tra colleghi sul territorio.
  • Promuovere modelli di lavoro più collaborativi, con teams di specialisti che si confrontano e lavorano insieme per il paziente.
  • Prevedere la collaborazione di infermieri prescrittori. Tra questi riportiamo alcuni esempi: prescrizione di presidi e dispositivi  destinati a favorire la cura delle ferite sia acute che croniche. Prescrizione di carrozzine, letti articolati, ma anche traverse salva letto e pannolini.  Cateteri vescicali ed estemporanei, piuttosto che sacche per le  urostomie, colostomie.

Stop alle truffe, l’impegno di tutti

Smascherare le truffe e prevenire gli abusi della professione medica è altrettanto importante. Oltre ai controlli serrati chiesti da Regione Lombardia a tutte le ASST, quali altri interventi potrebbero aiutare?

Un ruolo importante nella prevenzione dell’abuso di professione medica può essere esercitato dagli stessi pazienti. Quindi educarli sui loro diritti, sulle procedure mediche comuni, sulla scelta informata e sulla possibilità di chiedere un secondo parere può contribuire a ridurre il rischio. Quando i pazienti sono consapevoli, possono riconoscere segnali di trattamento scorretto e prendere provvedimenti adeguati.

Gabriella Scrimieri
Gabriella Scrimieri
Direttore Editoriale del Giornale Online Quotidiano della Salute.Una passione nata per caso, affrontando, vivendo e osservando realtà che valeva la pena raccontare. Attraversando corridoi di ospedali da nord a sud del paese, case popolari, quartieri di lusso, interfacciandomi con diverse etnie e con le loro storie di vita, nasce l’ispirazione e il confronto. La sanità italiana e il grande cambiamento in atto. Il sociale che incontra i bisogni di salute dei cittadini, il disagio socio-economico, le cure mancate. Le patologie rare che vogliono farsi conoscere. I familiari o caregiver di persone spesso lasciate sole con la propria malattia. Le istituzioni con le novità legislative, le associazioni leva portante e aiuto costante dei cittadini. A tal proposito ho scritto un libro autobiografico “Sono solo Un’infermiera”, in cui attraverso la mia esperienza di vita e professionale racconto il valore della professione infermieristica e le fatiche a emergere come “professionisti dell’assistenza in Italia”.Editrice, Scrittrice, Infermiera e Manager Sanitaria.Amante della storia e della politica italiana e internazionale. Da più di 23 anni mi occupo di Management sanitario a diversi livelli. Ho conseguito la Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche. Successivamente un Master universitario di II livello in “Health Service Management” presso l’Università degli studi di Siena. Oggi studio Scienze Politiche, con l’obiettivo di approfondire tematiche di mio interesse personale, ma anche “per puro amore della cultura”.Il mio motto: “Non lasciare il mondo come lo hai trovato!”
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