mercoledì, Luglio 9, 2025
HomeMedicinaCurePrevenzione oculare: nuove tecnologie per la diagnosi delle maculopatie

Prevenzione oculare: nuove tecnologie per la diagnosi delle maculopatie

La sfida per la salute visiva si gioca su due fronti: l’adozione di tecnologie avanzate per la diagnosi precoce e la costruzione di una rete territoriale capillare e accessibile. Fare prevenzione per salvare la vista, migliorare la vita delle persone e rendere più sostenibile il sistema sanitario. Lo ha ribadito Fondazione G.B. Bietti, unico IRCCS in Italia interamente dedicato all’oftalmologia, durante la prima edizione degli Stati Generali della Prevenzione 2025

La prevenzione oculare è oggi più che mai una priorità di salute pubblica. Grazie ai progressi tecnologici, è possibile individuare precocemente malattie gravi della vista che, se trascurate, possono compromettere la qualità della vita di milioni di persone, soprattutto in età adulta e anziana. Lo ha ribadito la Fondazione G.B. Bietti, unico IRCCS in Italia interamente dedicato all’oftalmologia, durante la prima edizione degli Stati Generali della Prevenzione 2025 a Napoli, un evento promosso dal Ministero della Salute che si è tenuto lo scorso 16 e 17 giugno.

Diagnosi precoce con l’intelligenza artificiale

La Fondazione Bietti ha presentato le ultime frontiere nella diagnostica oculare con uno strumento all’avanguardia: l’OCT angiografia, un esame non invasivo potenziato dall’intelligenza artificiale. Questa tecnologia consente di individuare precocemente alterazioni della macula, una zona centrale della retina frequentemente colpita da patologie degenerative come la degenerazione maculare senile, tra le principali cause di ipovisione e cecità negli adulti e negli anziani.

Biomarcatori predittivi

Non solo diagnosi, ma anche prevenzione personalizzata: grazie all’intelligenza artificiale è possibile rilevare biomarcatori predittivi, offrendo ai pazienti terapie sempre più mirate e tempestive. «La prevenzione oculare è un tassello fondamentale della salute pubblica – ha spiegato la dottoressa Monica Varano, direttrice scientifica della Fondazione Bietti –. Individuare precocemente queste patologie permette di migliorare la qualità di vita e di ridurre i costi sociali ed economici della disabilità visiva.»

Una rete territoriale per la salute degli occhi

Un altro elemento chiave emerso dagli Stati Generali della Prevenzione è l’importanza di potenziare le reti di cura territoriali, soprattutto per le malattie croniche e degenerative come le maculopatie. La Fondazione Bietti, che fa parte della Rete Neuroscienze e Aging del Ministero della Salute, ha partecipato attivamente al simposio dedicato agli IRCCS, sottolineando la necessità di integrare le cure ospedaliere con quelle territoriali.

Avvicinare i servizi diagnostici ai pazienti

Questo approccio permette di avvicinare i servizi diagnostici e terapeutici ai pazienti, soprattutto nelle fasce più fragili della popolazione, garantendo una presa in carico tempestiva e continua. La collaborazione tra centri di eccellenza, medici di medicina generale, specialisti del territorio e associazioni diventa quindi fondamentale per costruire percorsi di prevenzione e cura accessibili e sostenibili.

Le nuove tecnologie

Durante l’evento di Napoli, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di testare direttamente le nuove tecnologie presso lo stand interattivo della Fondazione Bietti, dove oculisti e ortottisti hanno fornito consulenze e informazioni pratiche. Questo momento ha dimostrato quanto sia importante portare la tecnologia fuori dagli ospedali, avvicinandola al cittadino e sensibilizzando la popolazione sull’importanza dei controlli periodici.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -

Più popolare

Commenti recenti