Parkinson, al via la campagna che ribalta i luoghi comuni. ‘Parkinson Italia’ è impegnata a diffondere un’immagine quanto più reale della malattia e così, insieme all’istituto di ricerca AstraRicerche, ha sviluppato un’indagine esplorativa per raccogliere il vissuto e i sentimenti di pazienti e caregiver.
Uno, nessuno e centomila
La tua voce conta. Racconta come si vive ogni giorno con il Parkinson. Partecipa alla indagine e aiuta a far conoscere i tanti volti di questa malattia. Nell’immaginario collettivo la parola “Parkinson” si lega al tremore e alle difficoltà di movimento. La maggior parte delle persone ignora la complessità della malattia, così come la molteplicità dei suoi sintomi e le ripercussioni pratiche sulla vita quotidiana.
Il tema della campagna
Indica che l‘impatto della malattia va oltre il tremore. Questo è il sintomo più conosciuto, ma ne esistono tuttavia oltre 40, che si combinano tra di loro in modo e con intensità differente in ogni persona. Ne possono risentire così anche l’umore, il sonno e la digestione, ma in tutti i casi emerge la voglia di reagire alla malattia.
Cos’è il Parkinson
Il Parkinson (PD) è una delle principali malattie neurodegenerative che colpisce il sistema nervoso centrale. Il suo sviluppo è progressivo: i sintomi compaiono gradualmente e progrediscono lentamente. Si tratta di una condizione debilitante che ha un forte impatto sulla qualità della vita di chi ne è affetto. Ai sintomi motori della malattia, come tremore, rigidità e bradicinesia, si associano una serie di sintomi non motori come stanchezza, depressione e dolore che possono comparire anche prima dei segni motori.
I numeri del Parkinson
Il Parkinson colpisce l’1-2% della popolazione sopra i 60 anni, valore che sale al 3-5% negli over 85 nel gruppo 1. La sua diffusione è in progressivo aumento a causa dell’invecchiamento della popolazione e delle patologie correlate.
Aiutare trovando la giusta chiave
«Ad oggi la comunità medica identifica molteplici sintomi del Parkinson, che spaziano dalla rigidità muscolare, alla lentezza e al tremore a riposo fino agli effetti sull’umore, sul sonno, sulla digestione, sulla pelle e sull’olfatto. Una complessità di manifestazioni che rende difficile la diagnosi e la gestione quotidiana della malattia. Come medici – osserva Paolo Calabresi, ordinario di Neurologia all’Università Cattolica di Roma e direttore della Uoc Neurologia al Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs – siamo dunque chiamati ad aiutare le persone con Parkinson a trovare la chiave giusta per poter affrontare al meglio la propria situazione. In questo senso è molto importante che i pazienti continuino a coltivare passioni e relazioni».
Le voci di Bisio e Lella Costa
In onda con le voci di Claudio Bisio e Lella Costa, la campagna racconta storie vere di coraggio dei pazienti. Tra questi, Carla che si dedica all’arrampicata sportiva e Paolo che ha imparato a volare ovunque con il suo simulatore, mentre Valentina è diventata mamma e Massimiliano diffonde musica e idee nuove alla radio. «Ancora oggi c’è molta confusione sul Parkinson e si pensa che le sue uniche conseguenze siano i tremori, i problemi di movimento e di equilibrio – dichiara Giangi Milesi, presidente della Confederazione Parkinson Italia – False convinzioni con cui io stesso mi sono scontrato quando, dopo la diagnosi, ho sperimentato le tante e diverse manifestazioni della malattia. Eppure, in questa molteplicità di situazioni c’è un minimo comune denominatore: la voglia di reagire e di perseguire i proprio obiettivi di vita e le proprie passioni. Da qui, la scelta di dar vita a una campagna istituzionale che grazie al racconto di storie vere di reazione possa rivelare i tanti, diversi volti del Parkinson e sfatare così i luoghi comuni che lo caratterizzano», conclude.
L’impegno dell’azienda
L’impatto del Parkinson sulla qualità di vita è in costante aumento: infatti, si stima che l’indicatore della gravità globale di malattia (DALY, Disability-Adjusted Life Years) sia cresciuto dell’81% in soli 20 anni, numeri destinati ulteriormente ad aumentare a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. «Le malattie neurodegenerative come il Parkinson sono al centro dell’impegno di Zambon per migliorare la qualità di vita di chi è costretto a conviverci. In questo senso – dichiara Rossella Balsamo, Medical Affairs & Regulatory Zambon Italia e Svizzera – si inserisce il nostro lavoro a fianco delle associazioni pazienti per identificare strumenti e servizi in grado di alleviare l’impatto delle malattie. Siamo quindi molto orgogliosi di supportare la Confederazione Parkinson Italia in questa campagna istituzionale che, facendo chiarezza sui veri volti del Parkinson, restituisce il reale impatto della patologia»