venerdì, Aprile 18, 2025
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Orologio antiaggressione per medici e infermieri all’ASST Papa Giovanni XXIII

A Bergamo 130 operatori impegnati nell'ASST Papa Giovanni XXIII e sul territorio sono stati formati per attivare l'orologio antiaggressione al bisogno

Un orologio antiaggressione per prevenire episodi di violenza ai danni degli operatori sanitari; è questa l’ultima iniziativa adottata dall’ASST Papa Giovanni Paolo XXIII di Bergamo per fermare l’onda violenta che si sta abbattendo sugli operatori sanitari.

Come funziona l’orologio antiaggressione

Questo dispositivo, indossabile come un orologio, permette di segnalare tempestivamente situazioni di potenziale pericolo durante il turno di lavoro. Il dispositivo è collegato a una centrale operativa attiva 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. In caso di pericolo, l’operatore può attivare diverse modalità di allarme con un semplice tocco, raggiungendo la centrale operativa in maniera significativamente più rapida rispetto all’uso di un telefono cellulare. Grazie a un accordo con AREU, il personale della centrale è specificamente formato per valutare le segnalazioni in tempo reale e inoltrarle al numero unico di emergenza 112, garantendo una risposta rapida e adeguata.

un medico dotato di orologio antiaggressione in reparto all'ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo
un medico dotato di orologio antiaggressione in reparto all’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo

Chi è dotato di orologio antiaggressione

Dopo un’intensa attività formativa, il personale sanitario ha ricevuto uno smartwatch in dotazione. Questi operatori, spesso impegnati in contesti di maggiore vulnerabilità, possono ora contare su un presidio di salvaguardia a 360 gradi, attivabile non solo in caso di aggressione, ma anche di malessere improvviso o incidente stradale.

Formazione per 130 operatori

Il processo di formazione degli operatori sanitari dell’ASST Papa Giovanni XXIII è stato intenso e mirato a garantire la massima efficacia nell’uso degli smartwatch antiaggressione. Sono oltre 130 gli operatori destinatari degli orologi antiaggressione che hanno partecipato a sessioni formative nell’ambito delle quali sono state fornite informazioni su:

  • Utilizzo del dispositivo: Gli operatori hanno imparato a utilizzare lo smartwatch, attivare le diverse modalità di allarme e comunicare con la centrale operativa.
  • Gestione delle emergenze: la formazione degli operatori prevede la conoscenza delle situazioni di pericolo e l’attivazione dell’allarme in modo tempestivo e appropriato.
  • Collaborazione con AREU: Il personale della centrale operativa ha ricevuto una formazione specifica per valutare le segnalazioni in tempo reale e inoltrarle al numero unico di emergenza 112.

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    Un operatore sanitario dotato di orologio antiaggressione sul territorio

«La sicurezza degli operatori è una priorità assoluta per la ASST Papa Giovanni XXIII – ha dichiarato Francesco Locati, Direttore generale della ASST -. L’introduzione degli smartwatch antiaggressione rappresenta un passo importante in un più ampio piano di prevenzione della violenza a danno degli operatori sanitari e dei medici».

Dati statistici sull’efficacia degli smartwatch

I dati statistici sull’efficacia degli smartwatch dicono che sono in grado di ridurre almeno del 40% le violenze e del 50% il tempo di risposta alle emergenze. Ad oggi questi orologi sono stati distribuiti anche al personale sanitario della ASST impegnato sul territorio come infermieri di famiglia e di comunità,  medici di continuità assistenziale, operatori delle case di comunità, dell’Hospice e del Serd, impegnati nei servizi domiciliari, non solo negli orari notturni.

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