Quando accade un femminicidio alla presenza di bambini, si genera un trauma difficile da riassorbire. Con questo presupposto è stata creata oggi una rete di sostegno per proteggere e supportare i minori vittime di violenza assistita e gli orfani di femminicidi. All’iniziativa, realizzarla Regione Lombardia, hanno preso parte diversi attori. L’assessore alle pari opportunità Elena Lucchini ha sottoscritto in Prefettura un protocollo d’intesa che favorisca la collaborazione tra scuola, servizi sociali, organizzazioni no profit e istituzioni al fine di dare un sostegno coordinato ai minori.
Già destinati 5000 euro a favore di orfani di femminicidi fino a 26 anni
Il protocollo sottoscritto dall’assessore alle pari opportunità va a potenziare un impegno già in essere di Regione Lombardia a favore degli orfani di femminicidio. «Si tratta di una misura sperimentale che attualmente garantisce l’erogazione di un contributo a favore degli orfani di femminicidio e degli orfani di crimini domestici di età non superiore a ventisei anni – ha spiegato Lucchini -. Uno stanziamento una tantum, di 5.000 euro, in favore dei figli delle vittime. A testimonianza della nostra attenzione al tema, stiamo finanziando anche un’altra sperimentazione per creare un Osservatorio dedicato agli orfani di femminicidi. Con questa intesa garantiremo la necessaria collaborazione tra tutti i soggetti delegati alla presa in carico dei minori per attivare accordi territoriali capaci di offrire un supporto tempestivo e integrato da parte dei servizi specialistici. Questi piccoli non devono restare invisibili e per questo dobbiamo garantire loro le adeguate tutele».
Cosa prevede il protocollo
Il protocollo sottoscritto dall’assessore alle pari opportunità Elena Lucchini prevede di:
- Individuare e attivare misure idonee a sensibilizzare la cittadinanza e i professionisti a vario titolo coinvolti nella presa in carico dei minori e delle loro famiglie affidatarie
- Facilitare la raccolta di aiuto nel rispetto della riservatezza di ciascuno
- Garantire assistenza e protezione delle vittime, attraverso misure di sostegno mirate e durevoli che assicurino una riduzione del disagio psico-fisico da parte di tutte le componenti che hanno sottoscritto il protocollo
- Dare sostegno alle famiglie affidatarie
- Elaborare prassi omogenee per la protezione, la cura, l’assistenza della vittima