A pochi mesi dai Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, l’Ospedale Niguarda inaugura un nuovo tassello strategico del suo Polo di Emergenza-Urgenza: il rinnovato Centro Grandi Ustioni. Una struttura di eccellenza che si afferma come punto di riferimento non solo per la Lombardia, ma per tutta Europa.
I numeri del nuovo centro ustioni
Con oltre 250 pazienti trattati ogni anno, il Centro rappresenta da tempo un presidio insostituibile per la cura delle ustioni gravi e delle lesioni cutanee complesse. Oggi, completamente ristrutturato secondo i più avanzati standard internazionali, amplia la sua capacità a 12 posti letto, di cui 5 dedicati alla terapia intensiva con possibilità di isolamento per i casi più critici.
Cura ad alta intensità e tecnologie innovative
La nuova struttura è l’unica in Lombardia – pubblica o privata – interamente dedicata al trattamento di ustioni complesse. Il team multidisciplinare è composto da 12 medici e chirurghi plastici, 5 anestesisti-rianimatori, 30 infermieri, fisioterapisti e riabilitatoti, attivi 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno.
Una banca dei tessuti a supporto del centro
Fondamentale anche il supporto della Banca dei Tessuti e Terapia Tissutale di Niguarda, che consente di prelevare e lavorare tessuti del paziente stesso per produrre innesti necessari alla ricostruzione cutanea. A completare il percorso di cura, i servizi ambulatoriali di chirurgia plastica per il trattamento degli esiti cicatriziali.
Cura delle patologie complesse della pelle
«Il termine ‘ustioni’ è limitativo rispetto alla varietà di condizioni che trattiamo: reazioni chimiche, allergiche gravi, fasciti necrotizzanti, abrasioni da incidenti. Il nostro è un centro di cura integrata per patologie complesse della pelle», spiega il direttore Franz Wilhelm Baruffaldi Preis.
Un riferimento anche per il futuro della sanità
Il nuovo centro è stato reso possibile grazie al contributo di Regione Lombardia, che ha stanziato 4,5 milioni di euro per la realizzazione del progetto. Durante i lavori di ristrutturazione – durati tre anni – la cura dei pazienti non si è mai interrotta, grazie all’accoglienza temporanea in Terapia Intensiva. «Questo Centro è molto più di una struttura ospedaliera- sottolinea Alberto Zoli, direttore Generale di Niguarda -. È una risorsa strategica per tutta la rete sanitaria lombarda. È anche in grado di fornire supporto immediato a distanza, raggiungendo anche le zone più isolate».
Olimpiadi e assistenza pediatrica: le prossime sfide
Il nuovo Centro è il primo grande progetto completato nell’ambito della trasformazione di Niguarda in Ospedale Olimpico per Milano-Cortina 2026. E presto sarà ampliato ulteriormente: è già prevista la realizzazione di una Terapia Intensiva Pediatrica per garantire cure specializzate anche ai più piccoli, confermando l’impegno di Niguarda nella medicina d’eccellenza.
Dal 3 giugno il primo paziente
A partire dal 3 giugno, il primo paziente sarà trasferito nella nuova struttura, che rappresenta oggi un modello di assistenza integrata, personalizzata e altamente specializzata. Un esempio concreto di come l’innovazione, la competenza e l’investimento pubblico possano fare la differenza, salvando vite e migliorando il futuro della sanità.