mercoledì, Luglio 9, 2025
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Neurofibromatosi di tipo 1: il farmaco Selumetinib efficace anche negli adulti

Uno studio internazionale, a cui ha preso parte l'Istituto Carlo Besta di Milano, ha dimostrato l'efficacia del farmaco Selumetinib anche per gli adulti con neurofibromatosi. I risultati, pubblicati sulla rivista Lancet, rappresentano una svolta significativa nel trattamento di questa malattia

Uno studio internazionale, di cui l’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano è capofila per l’Italia, ha recentemente dimostrato l’efficacia del farmaco Selumetinib per il trattamento dei neurofibromi plessiformi nei pazienti adulti. I risultati, pubblicati sulla rivista Lancet, rappresentano una svolta significativa nel trattamento della neurofibromatosi di tipo 1.

Cos’è la neurofibromatosi

La neurofibromatosi di tipo 1 (NF1) è una malattia ereditaria rara che predispone allo sviluppo di diversi tumori prevalentemente benigni, tra cui il neurofibroma plessiforme. Questa massa tumorale cresce su più fibre nervose e può causare dolore, deformità, problemi motori e, in alcuni casi, trasformarsi in un tumore maligno. La NF1 colpisce circa 1 persona su 3.000-4.000 a livello mondiale, rendendola una delle malattie genetiche più comuni.

Lo studio su 145 pazienti adulti

Lo studio in doppio cieco, controllato verso placebo, ha coinvolto 145 pazienti adulti che non potevano più essere trattati con la chirurgia. Dopo 16 mesi di trattamento, i risultati sono stati promettenti: il 20% dei pazienti ha mostrato una riduzione della massa tumorale di almeno il 20% del volume, mentre il 70% ha registrato un rallentamento della crescita della lesione tumorale. Inoltre, il farmaco ha dimostrato di essere efficace nella riduzione del dolore, portando a un calo significativo dell’uso di farmaci antidolorifici.

Perché Selumetinib è efficace

Selumetinib è un inibitore della chinasi MEK1/2, che agisce bloccando una via di segnalazione cellulare coinvolta nella crescita e nella sopravvivenza delle cellule tumorali. Fino ad ora, il farmaco era utilizzato soltanto in età pediatrica (dai 3 ai 18 anni), ma questo studio ha dimostrato che può essere altrettanto efficace negli adulti. La neurologa Marica Eoli, coordinatrice del progetto al Carlo Besta, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta: «Siamo orgogliosi che il nostro Istituto sia il capofila per l’Italia di questo importante studio internazionale. Al Besta abbiamo arruolato 9 pazienti. In particolare, siamo soddisfatti  di aver dimostrato in modo rigoroso che è possibile una cura farmacologica per questo tipo di tumore anche nell’adulto».

Meno chirurgia e migliore qualità della vita

La scoperta dell’efficacia di Selumetinib negli adulti rappresenta una nuova speranza per i pazienti affetti da NF1, offrendo una valida alternativa alla chirurgia e migliorando significativamente la qualità della vita. Questo studio apre la strada a ulteriori ricerche e potenziali trattamenti per altre forme di tumori associati alla neurofibromatosi.

 

Federica Bosco
Federica Bosco
Direttore Responsabile di QuotidianodellaSalute.it. Giornalista professionista, con una lunga esperienza nella comunicazione scientifica, sanitaria e nel sociale. “Parlare è un bisogno, ascoltare un’arte” diceva Goethe e forte di questo pensiero a poco più di 20 anni durante gli studi universitari ho iniziato a maturare esperienza in alcune trasmissioni televisive per raccontare lo sport, andando a cercare storie di promesse e futuri campioni. Completati gli studi al master di giornalismo e pubbliche relazioni di Torino, ho iniziato a collaborare con il quotidiano “Stampa Sera”, per diventare qualche anno più tardi inviata per la testata giornalistica Video News, del gruppo Fininvest. Dal 1998 mi occupo di giornalismo di inchiesta. Tra il 2013 ed il 2015 ho condotto una trasmissione televisiva per Media system dedicata al terzo settore per poi virare nella comunicazione sanitaria e scientifica. Amo le sfide e per questo in trent’anni di carriera non mi sono mai fermata. Ho cercato sempre nuove avventure: televisive, radiofoniche, su carta stampata e, negli ultimi dieci anni sul digitale. Nel frattempo, ho pubblicato tre libri inchiesta: La Bambina di Bogotà (2015) tradotto anche in inglese, Sbirri Maledetti eroi (2019) tradotto in francese, tedesco e inglese e RaccontaMI (2021). Apprezzo la gentilezza e la sensibilità, valori che provo a trasmettere anche nel mio lavoro. Professionalità, precisione e rigore sono caratteristiche che mi contraddistinguono. Ho scritto un romanzo su una storia di adozione internazionale perché credo che l’amore non abbia confini... e i bambini siano il bene più prezioso della vita. Amo i miei figli. Adoro viaggiare e scoprire volti e storie da raccontare. Ho fatto atletica per dieci anni a livello agonistico, amo lo sprint, la competizione e il gioco di squadra tre valori che mi ha trasmesso lo sport e che ho fatto miei. Vorrei riuscire a guidare una squadra vincente in grado di scalare una montagna e una volta arrivata in cima capace di pensare di essere solo a metà del percorso.
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