Sono più di un milione gli italiani che negli ultimi tre anni si sono spostati dalla regione di origine, verso il nord Italia per sottoporsi a cure mediche. A rivelarlo i dati di una recente indagine condotta da EMG Different per CasAmica ODV sulla migrazione sanitaria che ha evidenziato come la chiave di svolta per ridurre l’impatto economico e psicologico di chi si sposta per ricevere le cure risieda nelle nuove tecnologie.
Lo studio sui migranti sanitari
Lo studio ha preso in esame un campione di cittadini compreso tra i 35 e i 63 anni che negli ultimi tre anni si sono spostati da Calabria, Puglia, Campagna, Sicilia e Sardegna principalmente verso Lombardia e Lazio. «quasi il 70% degli intervistati ha scelto Lombardia e Lazio», ha spiegato Stefano Gastaldi, direttore generale di CasAmica ODV. L’occasione è stato l’evento che si è tenuto lo scorso 22 ottobre alla società Umanitaria di Milano, in collaborazione con Fondazione Roche e il patrocinio di Rotary distretto 2041. «Le ragioni? Per una opportunità di ottenere una migliore offerta sanitaria (51% dei casi), medici più preparati (39%), concreta impossibilità di ricevere cure adeguate alla propria patologia nella regione di provenienza (32%)», ha fatto notare Gastaldi.
L’impatto economico sul malato e la famiglia costretti ad una migrazione sanitaria
Tutto questo ha evidentemente un impatto economico sulla vita dei malati e delle loro famiglie. I numeri dello studio rivelano che: il 60% ha denunciato costi alti per gli spostamenti e gli alloggi, il 58% avrebbe necessità di prezzi calmierati. «Oltre l’aspetto puramente economico i migranti hanno dichiarato di avere altre esigenze: la necessità di un supporto psicologico per sé e la propria famiglia (49% dei casi), mezzi di trasporto adeguati per raggiungere i luoghi di cura (43%)».
L’impegno di CasAmica ODV e Fondazione Roche nella migrazione sanitaria
CasAmica ODV gestisce sei case di accoglienza: 4 a Milano, 1 a Lecco e 1 a Roma localizzate nei pressi di importanti centri di eccellenza ospedaliera, come il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’Istituto Neurologico Besta e l’Ospedale Manzoni di Lecco. Per rispondere al numero sempre crescente di persone che si spostano per curarsi è in costruzione alle porte di Milano una nuova struttura che sarà in grado di accogliere fino a 80 persone al giorno. La nuova Casa sorgerà nel comune di Segrate nei pressi dell’Ospedale San Raffaele.
Fondazione Roche da sempre investe nella ricerca scientifica. In questa prospettiva, intende sviluppare iniziative per migliorare le condizioni del paziente e rispondere a bisogni, diagnosi, cura e assistenza.
Telemedicina e sanità territoriale le sfide del futuro
A fronte delle criticità emerse durante l’evento “Migranti della salute nell’era digitale”, CasAmica ODV e Fondazione Roche hanno posto l’attenzione sulle strategie future. «Siamo fortemente concentrati sul domani con un’attenzione particolare all’uso degli strumenti digitali per creare benefici a livello di sistema e di singolo cittadino – ha dichiarato Antonio Modola, segretario generale di Fondazione Roche -. Dalla sostenibilità economica e sociale, all’ottimizzazione dei percorsi di cura, fino ai nuovi scenari che si aprono per la ricerca. Sfruttare il pieno potenziale degli strumenti digitali in sanità può essere una leva fondamentale per promuovere i principi che sono alla base del sistema sanitario nazionale (universalità, uguaglianza, equità) contribuendo a superare molte delle sfide sanitarie del nostro tempo. A patto che ci sia però un contesto pronto a recepirne i cambiamenti».