venerdì, Aprile 18, 2025
HomeSanità TerritorialeVenetoMelanoma in aumento, da Cortina parte la campagna di prevenzione

Melanoma in aumento, da Cortina parte la campagna di prevenzione

Presentata oggi a Cortina la campagna Montagna sì, Melanoma No! L'Assessore alla Sanità di Regione Veneto Manuela Lanzarin : «Melanoma in crescita nelle aree montane. Olimpiadi Milano Cortina 2026 sono una grande occasione di sensibilizzazione»

Montagna sì! Melanoma No! Parte da Cortina, prossima vetrina mondiale dei giochi olimpici e paraolimpici invernali, la campagna per la prevenzione del melanoma di Regione Veneto.

Cortina dice no al melanoma

L’iniziativa presentata oggi a Cortina  alla presenza dell’Assessore alla Sanità e politiche sociali Manuela Lanzarin ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione verso un tumore in crescita. «Tra un anno si apriranno le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali – ha ricordato l’assessore Lanzarin -. Sono l’occasione per raggiungere con questo messaggio milioni di appassionati.  L’esposizione ai raggi solari rappresenta un rischio anche in montagna. Da un’indagine sappiamo che un terzo degli escursionisti e un quarto degli sciatori affrontano la montagna senza alcuna protezione solare per la pelle. Addirittura, tra i giovani sciatori si arriva all’80%. L’evento olimpico è un motivo in più che ci consente di rivolgerci a sportivi, ma anche ad appassionati e turisti e far comprendere che nel vivere gli sport e la vita all’aria aperta in montagna bastano poche attenzioni per difendere la pelle».

Sulle Dolomiti tasso di incidenza  sestuplicato negli ultimi anni

L’incidenza del melanoma nella zona delle Dolomiti ha avuto una crescita esponenziale. L’indagine rivela che nel 1990 il tasso di incidenza era di 6,3 su 100.000 per gli uomini e 13,8 su 100.000 per le donne. Nel 2021 è sestuplicato a 39,5 su 100.000 per gli uomini e più che raddoppiato a 33,2 su 100.000 per le donne. Il melanoma rappresenta la prima causa di tumore nei maschi sotto i 50 anni e la seconda causa più frequente nelle femmine della stessa fascia d’età. Nella fascia d’età 50-69 anni, si posiziona come la quarta causa di tumore più frequente negli uomini e la terza nelle donne. «Sono dati che indicano una incidenza molto più forte che nel resto della regione – sottolinea nel suo intervento  l’Assessore Lanzarin -. Evidentemente in montagna c’è meno consapevolezza dei fattori di rischio. Da qui nasce la necessità di mettere in campo una serie di azioni specifiche di prevenzione e sensibilizzazione».

Perché in montagna il rischio melanoma aumenta

Le condizioni che caratterizzano le aree di alta quota – un’elevata intensità delle radiazioni UV e l’effetto amplificante del riflesso sulla neve, possono aumentare la quantità di raggi ultravioletti fino all’80%. Questo  rende le attività in montagna particolarmente rischiose per la pelle. Nonostante ciò, i pericoli associati all’esposizione solare in alta quota vengono spesso sottovalutati, anche da coloro che vivono o frequentano abitualmente questi ambienti. «L’utilizzo di creme solari con un alto fattore di protezione, di abbigliamento tecnico, di cappelli, occhiali da sole e altri strumenti preventivi deve diventare una parte integrante della quotidianità per chi vive la montagna o pratica sport invernali – aggiunge l’assessore -. Questo cambiamento di approccio, se insegnato sin dalla giovane età, può rappresentare un investimento nel futuro della salute pubblica, contribuendo a ridurre sensibilmente il rischio di tumori cutanei».

L’importanza della prevenzione

In questa ottica si colloca la strategia di comunicazione Vivo bene Veneto, a supporto del Piano Regionale della Prevenzione. All’interno di questa cornice, la Regione in collaborazione con le Aziende ULSS sta portando avanti una serie di azioni allargando le reti di collaborazione con Enti e Partner esterni: dalle Scuole che promuovono Salute, ai Comuni  promuovendo in diversi contesti l’adozione di comportamenti corretti per la prevenzione dei tumori e offrendo interventi personalizzati per la modifica degli stili di vita.

L’attenzione ora è verso la prevenzione primaria del melanoma

Le iniziative messe in atto da Regione Veneto sono volta a integrare il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) regionale sul melanoma con percorsi di prevenzione primaria e secondaria del melanoma, per passare quindi al PPDTA (Percorso di Prevenzione – Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale). Gli interventi saranno rivolti ai bambini, ai ragazzi, ai genitori e al personale docente e non docente delle scuole di diverso ordine e grado aderenti alla rete regione delle “Scuole che promuovono Salute”. Per i nidi saranno organizzati dei webinar informativi-educativi con la Dermatologia Pediatrica dell’Università degli studi di Padova, mentre nelle scuole d’infanzia e primarie verrà realizzato del materiale informativo ed educativo  utilizzabile nell’attività curriculare. Nelle scuole secondarie, invece,  saranno realizzati video di sensibilizzazione  e incontri con esperti.

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -

Più popolare

Commenti recenti