venerdì, Giugno 20, 2025
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Malformazioni congenite dell’uretere nei bambini, come riconoscerle?

Le malformazioni congenite dell’uretere sono anomalie anatomiche presenti fin dalla nascita. Tra i sintomi più frequenti: dolore addominale, infezioni urinarie, incontinenza, perdita di peso e febbre senza una causa apparente. I consigli di Giacomo di Cosmo, specialista in Urologia e Andrologia, membro dell'European Board of Urology per una corretta diagnosi

Dottor Giacomo Di Cosmo
Dottor Giacomo Di Cosmo specialista in Urologia e Andrologia

Le malformazioni congenite dell’uretere sono anomalie anatomiche presenti fin dalla nascita che interessano il condotto deputato al trasporto dell’urina dal rene alla vescica. Sebbene alcune di queste condizioni siano silenti, altre possono manifestarsi con sintomi anche molto precoci. Riconoscerli tempestivamente è fondamentale per prevenire danni renali permanenti.

Qual è la funzione l’uretere?

L’uretere è un sottile tubo muscolare che collega ciascun rene alla vescica. Trasporta l’urina prodotta nei reni verso la vescica, dove viene immagazzinata fino alla minzione. Qualsiasi anomalia nella struttura o nella posizione di questo condotto può ostacolare il normale flusso urinario, con conseguenze a breve e lungo termine.

Le principali malformazioni

Le malformazioni congenite dell’uretere si dividono in vari tipi, ognuno con caratteristiche e implicazioni cliniche differenti. Le più comuni sono:

  • Uretere duplicato: presenza di due ureteri che drenano uno stesso rene. Può essere completo o incompleto, e talvolta associato a reflusso o ostruzione.
  • Ureterocele: dilatazione della parte terminale dell’uretere all’interno della vescica. Può causare ostruzione al deflusso urinario e infezioni
  • Stenosi del giunto pielo-ureterale: restringimento del tratto che collega il rene all’uretere. Provoca accumulo di urina (idronefrosi) e rischio di danno renale
  • Ectopia ureterale: sbocco anomalo dell’uretere in sedi diverse dalla vescica (uretra, vagina). Si associa spesso a incontinenza.
  • Reflusso vescico-ureterale (RVU): ritorno anomalo dell’urina dalla vescica verso gli ureteri e i reni, con rischio di infezioni ricorrenti.

I  segnali da non sottovalutare

In molti casi, le malformazioni vengono individuate grazie all’ecografia prenatale, che mostra una dilatazione delle vie urinarie (idronefrosi). Tuttavia, quando i sintomi si manifestano dopo la nascita, è fondamentale saperli riconoscere. I principali campanelli d’allarme possono essere infezioni delle vie urinarie IVU ricorrenti, dolore addominale o lombare, febbre senza causa apparente, incontinenza urinaria persistente, rallentata crescita o scarso aumento di peso.

Gli esami per una corretta diagnosi


In presenza di uno o più di questi sintomi, è bene, oltre all’ecografia renale, fare esami più specifici per confermare la diagnosi. Tra i più utilizzati: uretrocistografia minzionale (UCGM), scintigrafia renale, risonanza magnetica o TAC

Come si curano le malformazioni congenite dell’uretere

Non tutte le malformazioni richiedono un intervento immediato. Nei casi lievi si può optare per un attento follow-up. Quando i sintomi sono importanti o il rischio di danno renale è alto, si interviene con la chirurgia correttiva, terapie endoscopiche, profilassi antibiotica. La maggior parte dei bambini con diagnosi e trattamento precoci ha una prognosi eccellente. Il monitoraggio regolare della funzione renale e della crescita è fondamentale.

L’importanza della diagnosi precoce

Le malformazioni congenite dell’uretere rappresentano una sfida diagnostica, ma anche un’opportunità: riconoscerle presto, soprattutto attraverso i sintomi, consente di intervenire in tempo. In presenza di febbri ricorrenti, infezioni urinarie o disturbi minzionali nei bambini, è sempre opportuno approfondire con esami mirati. La collaborazione tra pediatra, nefrologo e urologo pediatrico è essenziale per costruire un percorso di cura efficace e su misura per ogni piccolo paziente.

A cura del Dottor Giacomo di Cosmo,                                                                    specialista in Urologia e Andrologia, membro dell’European Board of Urology 

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