Le malattie cardiovascolari rappresentano oggi uno dei principali problemi di salute pubblica in Italia e nel mondo. Secondo i dati dell’OMS le patologie cardiovascolari sono responsabili del 35% dei decessi annui e tra le prime cause di invalidità. Non solo, le statistiche dicono che i disturbi sono in aumento e si stima che entro il 2030 causeranno 23,3 milioni di morti al mondo.
Uomini e donne: differenti nel cuore
Se le malattie cardiovascolari non fanno sconti e colpiscono entrambi i sessi, 32.5% negli uomini e 38.8% nelle donne – esiste però una netta distinzione di genere nell’insorgenza e nella manifestazione delle malattie che non deve essere sottovalutata. C’è infatti una errata convinzione che le malattie cardiovascolari riguardino soprattutto gli uomini; invece, non è così ma troppe donne non lo sanno e spesso sottovalutano i sintomi di gravi malattie, mettendo a rischio la loro vita.
La prevenzione
La parola d’ordine dunque è prevenzione. Per stimolare uomini e soprattutto donne a non trascurare il proprio cuore, Fondazione Onda nella settimana tra il 26 settembre e il 2 ottobre attiva presso gli ospedali con il Bollino Rosa, un programma di screening gratuito per promuovere l’informazione, la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie cardiovascolari. Un appuntamento per promuovere la prevenzione primaria e facilitare l’accesso alla diagnosi precoce attraverso prestazioni che in molti casi sarebbero soggette a liste d’attesa molto lunghe.
I fattori di rischio
Sia negli uomini che nelle donne esistono dei fattori di rischio da non sottovalutare. In particolare: familiarità, età avanzata, fumo, ipertensione arteriosa, colesterolo alto, diabete, sedentarietà, obesità e stress. Quindi fondamentale è la prevenzione primaria e una diagnosi precoce. Se gli stili di vita riguardano indistintamente uomini e donne, per la diagnosi precoce occorre tenere presente le differenze di genere che possono essere determinanti.
Nelle donne le malattie cardiovascolari arrivano 10 anni dopo
Le malattie cardiovascolari si manifestano nelle donne con almeno dieci anni di ritardo rispetto agli uomini. Questo accade perché fino alla menopausa sono protette dallo scudo ormonale, in particolare dagli estrogeni. Dopo quel momento non più schermate dagli ormoni, sono più a rischio di eventi cardiovascolari rispetto agli uomini e si manifestano con un quadro clinico meno evidente.
L’infarto del miocardio nella donna
In particolare, nell’infarto del miocardio i sintomi son differenti tra uomo e donna. Se nell’uomo è noto il dolore acuto al torace retrosternale, nella donna si manifesta con un dolore alla schiena. Non è chiaro il motivo di questa differenza, ma di sicuro conoscerla può salvare la vita. Oltre ad un dolore nella schiena, nelle donne colpite da infarto altri sintomi possono essere sudore freddo, vertigini, dolore al collo, nausea e vomito.
L’impegno di Fondazione Onda
Fondazione Onda è l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere ETS. Attraverso una corretta informazione promuove la prevenzione primaria, la diagnosi precoce e l’aderenza terapeutica. Ha individuato gli ospedali che prestano particolare attenzione alla salute femminile e li ha premiati con i Bollini Rosa. Grazie ad un dialogo costante con associazioni di pazienti è in grado di segnalare al Ministero della Salute e alle regioni, le criticità e suggerire percorsi virtuosi.