
La malattia venosa cronica degli arti inferiori accompagna l’uomo dalla notte dei tempi. Possiamo dire che è il prezzo che l’uomo pagò per raggiungere la stazione eretta. Oggi la malattia venosa cronica affligge il 35% della popolazione adulta, ma esistono i mezzi per contrastarla e garantirsi una longevità vascolare.
Storia di una malattia secolare
Gli antichi egizi, i greci, i romani, gli arabi, i cinesi ben conoscevano i problemi legati a questa malattia. Parlando solo della nostra cultura occidentale Ippocrate, Aristotele, Plutarco, Aulo Cornelio Celso proponevano con i mezzi della loro epoca i rimedi per curare le varici o le ulcere degli arti inferiori utilizzando magari dei ferri roventi per cauterizzare le varici. La malattia era grave, la cura era terribile, spesso fatale. Centinaia di illustri medici affrontarono questa patologia nel corso dei secoli con una continua evoluzione delle tecniche.
La malattia venosa oggi
Nonostante siano passati migliaia di anni, ancora oggi la malattia venosa cronica rappresenta una delle principali voci di spesa per i SSN in Europa e Nordamerica e affligge il 35% della popolazione adulta. Pensate che il 40% delle donne dopo i 50 anni soffre di una forma di MCV e che il numero di ore di lavoro perse per disturbi venosi è maggiore di quello perso per malattia arteriosa.
Perché alla sera le caviglie si gonfiano e si formano le varici sulle gambe
Tutti si sono chiesti come fare per curare le varici, tutti hanno proposto il loro metodo, ma pochi si sono chiesti perché ci ammaliamo, perché alla sera abbiamo le caviglie gonfie, perché compaiono i capillari sulle gambe o si formano le dilatazioni delle vene meglio conosciute come varici, perché si formano delle ulcere sulle gambe? Non basta curare la malattia, dobbiamo agire per prevenirla e perlomeno per ritardarne gli effetti dannosi.
La filosofia longevity
Per questi motivi la valutazione flebologica del paziente con la filosofia longevity si basa su regole comportamentali, norme igieniche, norme dietetiche , associate a una valutazione dello stato clinico generale del paziente, che possono aiutarci a vivere più a lungo in salute.
La predisposizione familiare nella malattia venosa
Se solo pensiamo alla malattia varicosa, è indubbio che vi sia una predisposizione familiare per l’insorgenza delle varici. Sappiamo che esistono delle famiglie con nonni, genitori e figli che presentano problemi della circolazione venosa. In pratica il 70-80% dei pazienti affetti da vene varicose ha una storia familiare di flebopatie. Questo è legato ad un certo corredo genetico, anche se ad oggi manca ancora l’identificazione del meccanismo genetico specifico.
Come si curano le malattie venose, la rivoluzione della flebologia
La flebologia, ovvero lo studio e la cura della malattie venose, ha subito negli ultimi venti anni una vera e propria rivoluzione. Oggi possiamo correggere le varici con tecniche assolutamente non invasive, in anestesia locale o addirittura senza anestesia, senza cicatrici, senza dolore, senza ricovero. Tutto questo ha portato ad un aumento delle prestazioni volte alla correzione precoce delle varici e quindi alla prevenzione delle complicanze quali trombosi o ulcere con netta riduzione dei tempi di guarigione e con ripresa delle normali attività praticamente immediate.
L’importanza della prevenzione
I temibili trombi, che possono complicare la malattia venosa degli arti inferiori, possono causare embolie polmonari anche fatali e sono legati ad alterazioni note dai tempi di Rudolf Virchow, medico tedesco dell’Ottocento, alterazioni del sangue, traumi, stasi della circolazione da riduzione della motilità. Quindi non basta curare, ma dobbiamo anche prevenire. Sappiamo che esistono dei fattori predisponenti: sovrappeso, obesità, diabete, stipsi cronica, postura viziata, traumi , cattive abitudini alimentari, fumo di sigaretta, alterazioni ormonali in particolare nella donna etc. etc. È fuori di dubbio che uno stile di vita corretto, una adeguata attività fisica, una alimentazione sana ridurranno il rischio di insorgenza delle malattie venose. Questo è quanto valuta lo studio flebologico secondo la filosofia longevity, un approccio olistico che pone l’accento sullo stile di vita e offre le soluzioni per migliorarne la qualità.
A cura del Prof. Marco Piercarlo Viani Chirurgo generale, vascolare e angiologo. Past President Società Italiana di Flebologia