domenica, Febbraio 9, 2025
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Lotta all’obesità: Noemi inaugura la palestra impossibile

Apre oggi in Piazza del Cinquecento a Roma la palestra impossibile, una installazione simbolo per la lotta all'obesità. Medici e dietisti fino al 4 febbraio daranno consigli ai cittadini su corretti stili di vita. Testimonial la cantante Noemi

Vorresti perdere peso, ma non riesci? Da oggi fino al 4 febbraio medici e dietisti sono a disposizione per aiutarti nella lotta all’obesità. Li potrai trovare a Roma nella Piazza del Cinquecento dove è stata allestita “The Impossible Gym”. La palestra impossibile è il simbolo e la rappresentazione della ‘resistenza del corpo’ che ostacola la perdita di peso. Realizzata per raccontare le difficoltà che le persone con obesità vivono ogni giorno, ha lo scopo di  scardinare lo stigma. L’iniziativa, promossa da Lilly, rientra nella campagna ‘Perdere peso non dipende solo da te. Il tuo corpo può fare resistenza‘, realizzata con il patrocinio dell’associazione pazienti Amici Obesi Onlus.

Nella lotta all’obesità il contributo di Noemi che promuove il cambiamento culturale

Testimonial dell’iniziativa la cantante Noemi: «Credo profondamente nella necessità di un cambiamento culturale sul tema del peso e, quindi, dell’obesità. Il corpo di una persona- ha detto- è costantemente sotto gli occhi di tutti e il giudizio e pregiudizio purtroppo spesso accompagnano il pensiero e le parole delle persone. Ogni persona ha una storia diversa, che a volte racconta anche di una patologia difficile da comprendere. La corretta informazione e il superamento di pregiudizi possono cambiare le cose e creare una società più empatica e consapevole, in cui ogni persona possa sentirsi compresa e supportata nel proprio percorso. La salute deve rimanere l’aspetto più importante: riconoscere l’obesità come una patologia e il proprio corpo come qualcosa di cui prendersi cura è fondamentale».

Perché “palestra impossibile”

L’installazione rappresenta visivamente le sfide quotidiane affrontate da chi vive la lotta all’obesità. All’interno, attrezzi da palestra resi inutilizzabili da elastici gialli simboleggiano la ‘resistenza’ del corpo al calo ponderale, un fenomeno biologico che rende particolarmente difficile perdere peso e mantenerlo nel tempo. «Un’esperienza immersiva- hanno spiegato gli organizzatori- che raffigura gli ostacoli fisici, biologici e psicologici con i quali devono convivere ogni giorno le persone obese».

I dati dell’obesità in Italia

Oggi in Italia un adulto su due è in sovrappeso (circa 23 milioni) o affetto da obesità (circa 6 milioni, il 12% della popolazione). Si assiste ad una impennata dei numeri dell’obesità, in crescita a livello globale, con un lentissimo assestamento sotto osservazione nei Paesi Occidentali, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità parla da tempo di ‘Globesità’. Una recente indagine Ipsos condotta tra cittadini e istituzioni, intanto, rivela che meno della metà degli italiani riconosce l’obesità come patologia cronica e fattore di rischio di altre patologie, mentre per più della metà l’obesità è il risultato di cattive abitudini e solo un fattore di rischio per altre patologie. Un quadro, questo, che favorisce lo stigma e rende urgente un cambio di prospettiva e politiche più coraggiose.

Allarme per malattie e costi legati all’obesità

Allarmante, inoltre, l’impatto sulla qualità della vita e sui costi sociali e sanitari, al punto che le «principali agenzie di salute pubblica considerano l‘obesità come una delle principali sfide per i sistemi sanitari mondiali, paragonabile ai tumori e alle malattie cardiovascolari. Perdere peso è la cosa più difficile per chi soffre di obesità e non è una questione di forza di volontà- hanno aggiunto gli esperti- ma di come funziona il nostro corpo».

Dietisti per aiutare i cittadini nella lotta all’obesità

I dietisti presenti risponderanno alle domande dei visitatori, che potranno calcolare il proprio Indice di Massa Corporea (BMI) utilizzando una bilancia dedicata. All’interno dell’installazione anche un fitto calendario di incontri informativi con medici specialisti per approfondire le tematiche legate alla gestione della patologia. «La campagna- hanno fatto sapere- ha l‘obiettivo di far conoscere l’obesità come patologia cronica, multifattoriale e recidivante, influenzata da meccanismi genetici, endocrini, ambientali e psicologici, che va ben oltre il semplice ‘mangiare meno e muoversi di più’. Eppure, lo stigma sociale e la colpevolizzazione dei pazienti continuano a essere tra i principali ostacoli per chi convive con questa patologia».

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