Lo sport fa bene a qualsiasi età, fatto con moderazione e costanza. Questa regola che aiuta una longevità sana vale ancor di più quando si parla di bambini e adolescenti. In questo caso fare sport non solo è un consiglio, ma dovrebbe essere la regola.
Qual è lo sport giusto?
Qual è lo sport giusto? Le possibilità sono molte, gli stimoli anche e le sollecitazioni che arrivano dai media su questo o quell’altro campione sono innumerevoli, al punto che i genitori spesso sono confusi, non sanno quale attività sportiva scegliere per i loro ragazzi e si rivolgono agli specialisti per avere un consiglio.
La parola d’ordine è divertimento, sempre
L’attività sportiva per i bambini e gli adolescenti è fondamentale, lo dice la scienza e lo ribadiscono gli esperti: è fondamentale per uno sviluppo armonico dell’apparato muscolo scheletrico, a patto si faccia la scelta giusta ad ogni età e che sia sempre sinonimo di divertimento. «Praticare un’attività sportiva ad ogni età e, in particolare, nei bambini e adolescenti porta innumerevoli benefici non solo dal punto di vista fisico ma anche psichico, emotivo e sociale – spiega Alberto Momoli, Presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT e Direttore UOC Ortopedia e Traumatologia Ospedale San Bortolo, Vicenza – . Fare sport aiuta ad aumentare l’autostima e offre ottime opportunità di socializzazione. Lo sport ideale è quello che diverte di più, ma va affrontato nei tempi giusti e senza esagerare perché un inizio troppo precoce all’attività fisica con allenamento intensivo e agonistico può aumentare il rischio di un’accentuata esposizione a lesioni fisiche da “over use”».
Come scegliere lo sport giusto
Premesso che tutti gli sport fanno bene, è opportuno seguire le indicazioni degli specialisti per avviare il proprio bambino alla pratica di uno sport. Gli ortopedici di SIOT (Società italiana ortopedia e Traumatologia) e SITOP (Società italiana traumatologia e ortopedia pediatrica) hanno focalizzato l’attenzione su alcuni sport.
- Nuoto: è considerato lo sport completo per eccellenza, si può iniziare già a tre anni. «Favorisce lo sviluppo armonioso di tutto il corpo, migliora l’apparato cardiocircolatorio e respiratorio e promuove la coordinazione dei movimenti – spiegano gli esperti -. È un’attività sicura che non provoca traumi muscolari perché a basso impatto sull’apparato locomotore. L’attività agonistica può iniziare dopo gli otto anni».
- Calcio: quello che è ancora oggi lo sport preferito da bambini e spesso genitori, si inizia solitamente intorno ai 7 o 8 anni di età. «è importante rispettare questo calendario perché essendo un gioco di squadra è necessario che i bambini comprendano le regole del gioco – fanno notare gli specialisti-. Occorre poi tenere presente che il calcio, benché aumenti la resistenza e migliori la coordinazione dei movimenti, tende a sviluppare soprattutto la muscolatura delle gambe». L’attività agonistica è consigliata a partire dai 12, 13 anni.
- Atletica: la corsa è un’attività che offre molteplici benefici per la salute e non ha costi importanti, quindi, può essere praticata da tutti. «La corsa aiuta i bambini a sviluppare resistenza fisica e migliorare la resistenza cardiorespiratoria. Sviluppare abilità motorie come equilibrio, postura e coordinazione generale del corpo. L’importante è scegliere sempre il giusto abbigliamento e le scarpe adatte» suggeriscono gli specialisti di SIOT e SITOP . Un primo approccio a questa disciplina può essere fatto già a sei anni, ma per l’attività agonistica meglio aspettare i dodici anni.
Il successo delle pallavoliste alle olimpiadi influenza le scelte
Il sorprendente risultato delle pallavoliste italiane alle ultime olimpiadi di Parigi ha spinto molti bambini ad indicare come sport preferito da praticare la pallavolo. Un bene? La risposta arriva dagli specialisti: «La pallavolo è consigliabile per bambini dai 7, 8 anni. Rispetto al calcio ha il vantaggio di coinvolgere non solo la muscolatura di gambe e glutei, ma anche la parte superiore del corpo, ovvero i muscoli paravertebrali e gli addominali». Meglio iniziare però l’attività agonistica intorno ai 12,13 anni.
Per far crescere il Sinner che c’è in te, meglio aspettare
Da alcuni mesi Sinner ha conquistato tutti. Gli appassionati del tennis, ma non solo. Tanti bambini, prima ignari della racchetta e della magica terra rossa, ora sognano un futuro in coppa Devis. E allora è meglio sapere che «questo sport è asimmetrico e impegna specialmente gli arti superiori – dicono gli esperti -. Questo significa che è consigliabile una preparazione generale prima di apprendere la tecnica specifica. Per l’attività agonistica nel tennis meglio iniziare intorno ai 10 anni».
La giusta misura dell’attività sportiva
La giusta misura dell’attività sportiva è una regola fondamentale da non dimenticare mai e varia a seconda dell’età del bambino. «In generale al di sotto dei 5-6 anni – evidenzia Antonio Andreacchio, Presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia Pediatrica, SITOP e Direttore S.C. del Reparto Ortopedia e Traumatologia Pediatrica dell’Ospedale dei Bambini “Buzzi” di Milano – è sempre sconsigliabile praticare sport con allenamenti intensivi che si concentrano sull’esecuzione ripetuta di gesti tecnici che sia calcio, nuoto o tennis. Quando i bambini sono piccoli lo sport deve rimanere un gioco e far parte di esperienze motorie quanto più ampie possibili che torneranno poi utili da più grandi per praticare con successo qualunque sport sceglieranno».
Un’ora al giorno tre volte a settimana
I tempi giusti per praticare sport a partire dai 6/7 anni sono di un’ora tre volte la settimana. Durante l’adolescenza l’attività aerobica può aumentare per la necessità di rafforzare muscoli e ossa. «Meglio evitare allenamenti troppo frequenti nella settimana e nell’anno – puntualizza il presidente SIOT -. È fondamentale infatti rispettare i tempi corretti di recupero, senza sottovalutare la velocità di accrescimento e le caratteristiche psicofisiche di ogni bambino e adolescente. Chi svolge attività agonistica deve sempre fare un’adeguata preparazione di preallenamento con riscaldamento e stretching».
I rischi di uno sport agonistico troppo precoce
Iniziare un’attività agonistica nei tempi dettati dagli specialisti di SIOT E SITOP è essenziale. Infatti, i rischi per chi inizia uno sport agonistico prematuramente possono essere dietro l’angolo. Le strutture più a rischio in caso di “over use” riguardano le unità funzionali muscolo-tendinee, le ossa e le borse, ovvero le piccole sacche che contengono liquido sinoviale poste a protezione delle articolazioni. Durante lo sviluppo, invece, si possono verificare danni alle apofisi ossee e alle epifisi, cioè quelle strutture che servono all’accrescimento osseo. Senza contare i danni che lo spot agonistico può fare sulla psiche di un adolescente. Pressione, stress, tensione possono logorare il giovane atleta compromettendo anche la sua riuscita sportiva.