Liste di attesa, Gimbe promuove sei regioni. Sono soltanto sei le Regioni sul podio per trasparenza e completezza delle informazioni sui tempi di attesa per le prestazioni sanitarie ambulatoriali. La Puglia è l’unica Regione “promossa” nel Mezzogiorno.
Fondazione Gimbe dà i voti alle regioni
È il risultato di un’analisi della Fondazione Gimbe, presentata oggi (19 settembre ndr) a Bari. L’occasione è il Forum Mediterraneo in Sanità, sulla completezza e trasparenza delle informazioni presenti nei siti web di Regioni e Province autonome e sulla semplicità e accessibilità delle modalità di prenotazioni nei siti Cup regionali.
Istantanea sulle regioni per le liste d’attesa
Una prima fase in attesa del monitoraggio ufficiale del Ministero della Salute, relativa al monitoraggio ex-ante dei tempi di attesa, che rileva in un determinato periodo la differenza in giorni tra data di prenotazione e data assegnata per l’erogazione della prestazione. Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Puglia, Umbria e Veneto sono le sei regioni in testa alla classifica della trasparenza, riportando sia i dati aggregati a livello regionale che i valori delle singole aziende sanitarie.
Metodo di valutazione da parte di Gimbe
I portali Cup di prenotazione di Regioni e PA, individuati tramite i motori di ricerca online, danno una visione non omogenea. Sono state analizzate le modalità di accesso per i cittadini, riportando quelle che richiedono il minor numero di passaggi o autenticazioni. Tutte le valutazioni sono state effettuate da due osservatori indipendenti, risolvendo eventuali discordanze tramite consenso.
I sistemi di autenticazione
«Per accedere ai portali di prenotazione – riporta la Fondazione Gimbe – le Regioni utilizzano diversi sistemi di autenticazione, come Spid, carta d’identità elettronica o tessera sanitaria e codice fiscale. Tuttavia, alcune Regioni, come il Friuli Venezia Giulia e la Basilicata, permettono di consultare i tempi di attesa senza necessità di autenticazione, semplificando ulteriormente l’accesso a questa informazione per i cittadini“.
Alcune regioni escluse perché senza portale unico
Sette le regioni escluse dal monitoraggio: Basilicata, Campania e Lombardia perché non dispongono di un portale unico con i dati del monitoraggio ex-ante, ma rimandano ai siti delle singole Aziende sanitarie. Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento e Sicilia in quanto, pur avendo un portale regionale unico, per il monitoraggio ex-ante riportano solo il dato storico (antecedente al 31 dicembre 2023). Il Molise è l’unica regione a non disporre di un portale web regionale per la prenotazione, ma rende disponibile ai cittadini solo una App per smartphone.