lunedì, Gennaio 13, 2025
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Liste d’attesa: il Veneto accorcia i tempi e vince per distacco

I dati sono in costante trend positivo: le prestazioni differibili e programmabili migliorano (-1% e -3%). La giunta delibera l'assunzione di nuovi specialisti a 100 euro l'ora e punta sulla collaborazione tra Azienda sanitaria, specialisti e medici di medicina generale

Abbattere le liste d’attesa è uno dei principali obiettivi che perseguono le regioni. Tra le più attive in questo ambito c’è il Veneto. La giunta, su proposta dell’Assessore alla sanità Manuela Lanzarin, ha disposto di aumentare il numero di specialisti con incarichi di lavoro autonomo da utilizzare nel cammino del Piano di Recupero delle liste d’attesa.

Si cercano medici autonomi per abbattere le liste d’attesa

La selezione riguarda medici specialisti in diversi ambiti: allergologia, cardiologia, pneumologia, reumatologia, gastroenterologia, ortopedia, medicina fisica e riabilitativa ed ecografia. Il reclutamento di specialisti non è nuovo nel Veneto, infatti nei mesi scorsi, a partire da gennaio 2024, l’iniziativa ha portato alle Ulss venete 63 medici di diverse specialità: Oftalmologia, dermatologia, Ortopedia e traumatologia, Medicina fisica e Riabilitazione, Ginecologia e Ostetricia, gastroenterologia.

100 euro orari per specialisti, 40 per specializzandi

Il tetto di remunerazione oraria per i medici specialisti è di euro 100 euro, mentre di 40 euro per i medici in formazione specialistica. «Si tratta di azioni che si propongono di contribuire all’obiettivo generale della diminuzione delle liste d’attesa, preso atto dell’eccezionalità del contesto e la necessità di introdurre misure straordinarie e temporanee, – fa notare Lanzarin – . Requisito essenziale per le Ulss è l’impossibilità oggettiva di utilizzare risorse umane interne e l’assenza di valide graduatorie di concorso pubblico, cui attingere per eventuali assunzioni a tempo indeterminato o determinato».

Dati confortanti sulle liste d’attesa dalle Ulss

Mentre la giunta delibera di arruolare nuovi medici e specializzandi autonomi, dalle Ulss arrivano dati confortanti sull’andamento delle liste d’attesa negli ultimi mesi. In particolare, ad esternare soddisfazione per le scelte adottate e per i risultati ottenuti è Mauro Filippi, direttore dell’Ulss 4.  «Il trend iniziato la scorsa primavera prosegue tutt’ora con una graduale e costante riduzione delle prestazioni in attesa», ha dichiarato alla stampa Filippi.

Liste d’attesa: il trend è positivo

I numeri rispecchiano questo andamento. Le ricette con categoria B ovvero da eseguirsi entro 10 giorni hanno rispettato i tempi, quelle di categoria D (differibile ovvero entro 30 giorni) hanno mostrato una diminuzione impressionante, passando da 4288 a 141, il che corrisponde a una riduzione del 97%. Mentre le cosiddette ricette in galleggiamento, ovvero quelle programmabili (categoria P) che prevedono un’attesa di 90 giorni hanno registrato una diminuzione considerevole , passando da 8799 a 1720.  «I numeri dell’ultimo mese confermano la bontà della collaborazione tra le diverse  parti coinvolte: Ulss, specialisti e medici di Medicina generale – evidenzia Filippi -. Le liste d’attesa hanno confermato una diminuzione dell’1% per le ricette con priorità D e del 3% per quelle con priorità P. Sono percentuali che possono sembrare modeste, ma indicano comunque un trend positivo nella gestione delle risorse e dei tempi di attesa».

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