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L’amore è una questione chimica

Nella settimana dedicata a San Valentino, Erika Spaggiari, biologa e nutrizionista ci porta alla scoperta dei cibi dell'amore per una cena romantica e un dopocena indimenticabile

La dottoressa Erika Spaggiari
Erika Spaggiari, biologa e nutrizionista

Le neuroscienze ci dicono che l’amore è tutta una questione chimica. Un equilibrio di ormoni e neurotrasmettitori che ci danno tutto il benessere che deriva da sentimento e passione. E si sa che anche il cibo può contribuire ad enfatizzare queste sensazioni agendo sulle stesse molecole che determinano quello stato di beatitudine dell’innamoramento. Nella settimana dedicata a San Valentino, vediamo quali sono quei cibi che possono rendere speciale una cena romantica e un dopocena indimenticabile.

Ossitocina, l’ormone dell’amore

L’ossitocina è il vero e proprio ormone dell’amore, secreto dall’ipotalamo come risposta a gesti d’affetto, come gli abbracci, i baci e comunque tutti quei gesti che presuppongono un contatto fisico tra la coppia. Questo ormone prezioso viene rilasciato anche durante i rapporti sessuali e l’allattamento, rafforzando il legame tra partner e tra madre e figlio. Ci sono anche dei cibi che contribuiscono ad aumentare maggiormente i livelli di ossitocina
circolanti, prevalentemente dal sapore dolce e morbido: la vaniglia, il cioccolato, la melagrana e la banana tra la frutta, gli anacardi e le noci tra la frutta secca, ma anche lo yogurt, il riso integrale, il pesce azzurra e i semi oleosi. Tra gli altri vantaggi dell’ossitocina ci sono quella di contrastare l’azione del cortisolo, l’ormone dello stress, riducendo aggressività e ansia e favorendo il rilassamento. In  alcuni studi recenti si è osservato che l’ossitocina è coinvolta anche nella regolazione della fame, agevolando la
sazietà e diminuendo l’appetito.

La feniletilammina ci fa sentire le farfalle nello stomaco

La feniletilammina è invece un altro neurotrasmettitore importantissimo nei meccanismi legati all’innamoramento: è quella sostanza che ci fa sentire le “farfalle nello stomaco”, che stimola il desiderio e l’euforia del rapporto col partner. Per contribuire a mantenere sempre elevati i livelli di questa sostanza, tipica dei primi periodi di una relazione amorosa, è consigliabile arricchire la dieta in alimenti proteici, come la carne, il pesce, le uova, il fegato, ma anche in questo caso il cioccolato e la frutta secca, alimenti ricchi, di magnesio.

La serotonina, perché l’amore è felicità

L’amore, si sa, porta con sé anche gioia e felicità: la serotonina, ormone prodotto dal sistema nervoso centrale, è la regina di queste belle sensazioni ed è importante che i suoi livelli restino sempre equilibrati per non avere cali d’umore e di concentrazione. Lo Zafferano è una pianta dagli effetti tonici sull’umore conosciuta fin dall’antichità. La  medicina ayurvedica chiamava lo zafferano la “spezia del sole” a causa del suo colore caldo e dell’effetto positivo che aveva su mente e corpo, considerandolo un potente riequilibrante. La chiave del potere dello zafferano risiede probabilmente nella sua complessa miscela naturale, che comprende oltre 150 sostanze attive, tra cui  la crocina, la crocetina e il safranale. Questi componenti agiscono direttamente sulla serotonina e la dopamina, due neurotrasmettitori fondamentali per il nostro umore. Quando i livelli di serotonina e dopamina scendono, siamo inclini a sperimentare ansia, tristezza e mancanza di motivazione. La serotonina è anche stimolata dal consumo di buone fonti proteiche, come le carni bianche, le uova, il salmone, la ricotta e i legumi.

Alimenti afrodisiaci per la cena dell’amore a San Valentino

Per rendere poi indimenticabile la notte di San Valentino, è bene inserire nel menu della serata qualche alimento dall’effetto afrodisiaco. Caviale, ostriche, molluschi sono cibi ricchi in Zinco, minerale importantissimo per il corretto funzionamento delle ghiandole sessuali, sia maschili che femminili.
Il peperoncino invece, considerato da sempre un afrodisiaco, rientra tra gli alimenti dannosi per la prostata, con possibili ripercussioni anche sulle sfera sessuale.
L’asparago, vuoi per il suo aspetto, vuoi per i suoi nutrienti (potassio, acido ascorbico, carotenoidi e alcune vitamine del complesso B) è da sempre considerato un cibo afrodisiaco.
L’avocado, grazie all’acido folico contenuto all’interno di questo frutto, accrescerebbe la produzione di testosterone e al contempo influenzerebbe positivamente la libido di uomini e donne. È davvero un frutto afrodisiaco unisex. Come ultimo “ingrediente” di questa carrellata di cibi dell’amore, bisogna sicuramente inserire la fantasia nel combinarli tra di loro per rendere la cena di San Valentino buona, gustosa ed… efficace!

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