martedì, Maggio 20, 2025
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La gentilezza che cura e ascolta, al via il progetto

"La Medicina Gentile che Cura e Ascolta" è il nuovo progetto promosso da 1 Caffè Onlus, la prima realtà sociale digitale italiana, il cui direttivo è formato da Luca Argentero, Beniamino Savio e Pietro Mazza Midana e FADOI – Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti,. L'iniziativa unisce sanità e solidarietà per portare un modello di assistenza più umano nei reparti ospedalieri di medicina interna.

La gentilezza come valore cardine dell’assistenza sanitaria: nei trattamenti, nelle relazioni medico-paziente e nel sostegno alle famiglie, riconoscendo il ruolo cruciale della rete di volontariato accanto ai professionisti della salute. È da questa visione che nasce La Medicina Gentile che Cura e Ascolta, il nuovo progetto promosso da 1 Caffè Onlus, per portare ascolto, umanità e relazioni di qualità nei reparti di Medicina Interna, attraverso il sostegno concreto alle associazioni di volontariato che operano quotidianamente al fianco dei pazienti più fragili.

Migliorare la qualità della vita dei pazienti

L’iniziativa, prevista in 20 ospedali a livello nazionale, coinvolgerà medici internisti, enti del Terzo Settore e caregiver con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti, ridurre il senso di isolamento e promuovere un approccio più umano e inclusivo alla medicina. Questo avverrà attraverso il sostegno a realtà non profit territoriali, una per ogni regione, che svilupperanno progetti dedicati all’ascolto, al supporto emotivo e all’integrazione di terapie non farmacologiche.

Portare ascolto e bisogno

Come spiega il Prof. Francesco Dentali, presidente FADOI: «In Medicina Interna vengono ricoverati ogni anno pazienti spesso anziani, fragili e soli. Il volontariato è un elemento prezioso di umanizzazione: aiuta a contrastare il disorientamento, migliora la qualità della degenza e sostiene la dignità del paziente. Con questo progetto vogliamo dare voce e supporto a queste realtà, riportando attenzione e ascolto dove ce n’è più bisogno».

Doll Therapy

Il primo intervento concreto è realizzato con il supporto di AVO Varese (Associazione Volontari Ospedalieri), che ha sviluppato un programma basato su terapia occupazionale e Doll Therapy per il trattamento non farmacologico del delirium negli anziani ospedalizzati.

Umanizzare le cure

In collaborazione con il  Dipartimento di Area Medica dell’ASST Sette Laghi di Varese, AVO ha avviato un progetto innovativo per umanizzare le cure nei reparti di Medicina Interna grazie ad attività dedicate all’ascolto, alla compagnia e alla stimolazione relazionale dei pazienti ricoverati. Attualmente l’iniziativa è attiva nei reparti di Medicina Interna degli Ospedali di Varese e Luino per un totale di 156 letti, ma l’obiettivo è estenderlo ad altre strutture sanitarie della ASST, raggiungendo oltre 8000 pazienti all’anno.

Riscoprire il valore della gentilezza nei luoghi di cura

Come sottolinea Silvia Meacci, direttrice generale di 1 Caffè Onlus: «Crediamo in una medicina che sa prendersi cura, non solo curare. Questo progetto è un invito collettivo a riscoprire il valore della gentilezza nei luoghi di cura e a costruire, insieme, un sistema più giusto e umano».

Assistenza più umana, empatica ed inclusiva

La Medicina Gentile che Cura e Ascolta non è solo un progetto dedicato al miglioramento delle cure nei contesti sanitari, è anche un’opportunità concreta per tutti – cittadini, aziende, comunità – di contribuire a un sistema di assistenza più umano, empatico e inclusivo. È, infatti, attiva una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding di 1 Caffè Onlus, disponibile su www.1caffe.org.

Donare è responsabile e partecipativo

Ogni donazione, anche piccola, è un gesto di responsabilità e partecipazione, che permette di sostenere direttamente le associazioni coinvolte sul territorio. Questa modalità di raccolta favorisce una cittadinanza attiva e consapevole, coinvolgendo tutti nel rendere più gentile il percorso di cura per i pazienti più fragili. A conferma del valore delle partnership tra Terzo Settore, sistema sanitario e mondo profit nella generazione di impatto sociale positivo, il progetto è realizzato con il contributo non condizionante di Recordati in qualità di Main Sponsor.

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