Non solo faringite o tonsillite, negli ultimi dodici mesi lo streptococco pyogenes (SBEA) sembra essere più aggressivo tanto che in molti bambini colpiti ha generato la glomerulonefrite acuta (APSGN), una malattia renale cronica. I dati presentati al congresso nazionale della società italiana di nefrologia pediatrica (SINePe) a Bologna, hanno evidenziato un incremento di infezioni da streptococco dopo la pandemia. Non solo, nell’ultimo anno nella popolazione pediatrica sono raddoppiati i casi di glomerulonefrite acuta strettamente correlata all’aumento delle infezioni da streptococco.
Glomerulonefrite acuta causata da streptococco: i sintomi
I segni inequivocabili di questa malattia sono rappresentati da presenza di sangue nelle urine anche non percettibile ad occhio nudo, diuresi scarsa (meno di 500 ml al giorno), gonfiore al viso e alle gambe (edemi), colore scuro delle urine e ipertensione arteriosa. «Tra i sintomi che caratterizzano la sindrome nefritica con insufficienza renale rapidamente progressiva che necessita di terapia dialitica ci sono anche la fatigue dovuta all’anemia, le alterazioni del sonno, i crampi muscolari notturni, la riduzione dell’appetito, la nausea e il vomito», spiega Stefano Bianchi, Presidente della Società Italiana di Nefrologia.
Malattia Renale Cronica (MRC)
In presenza di questi sintomi è necessario rivolgersi tempestivamente ad uno specialista per le indagini di approfondimento perché le glomerulonefriti sono tra le cause della Malattia Renale Cronica (MRC). Una patologia che negli ultimi decenni è aumentata in maniera significativa. Oggi colpisce 850 milioni di persone ed entro il 2040 sarà la quinta causa di morte nel mondo.
L’incidenza del Covid sulla glomerulonefrite acuta
Dai dati raccolti dalle società scientifiche di nefrologia e di nefrologia pediatrica (SIN E SINePe) il Covid ha determinato un cambiamento nel panorama italiano delle glomerulonefriti pediatriche, come hanno evidenziato gli specialisti. «Gli anni del Covid hanno fatto registrare una netta diminuzione di ospedalizzazioni dei bambini con glomerulonefrite acuta, ma nel corso degli ultimi dodici mesi si è verificata una inversione di tendenza importante, – rileva Andrea Pasini, Presidente della società italiana di Nefrologia pediatrica dell’azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna. Responsabile del programma di Nefrologia e dialisi, UO Pediatria –. Infatti, è stato registrato un aumento esponenziale dell’incidenza di glomerulonefriti acute post-infettive in età pediatrica sia rispetto al biennio interessato dalla pandemia che da quello precedente».
Malattie più severe
A preoccupare gli specialisti anche il quadro clinico che accompagna le ultime forme di glomerulonefriti: caratterizzate da più alti livelli di proteinuria e maggior rischio di insufficienza renale acuta. «I casi sono più che raddoppiati nel 2023, quasi un paziente su dieci ha manifestato complicanze e l’età d’esordio è risultata complessivamente maggiore».