sabato, Gennaio 18, 2025
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Infezioni da streptococco in aumento, a rischio i reni dei bambini

Al Congresso Nazionale della società italiana di nefrologia pediatrica è emerso che dopo il Covid i casi di infezione da streptococco nei bambini sono raddoppiati causando severe glomerulonefrite

Non solo faringite o tonsillite, negli ultimi dodici mesi lo streptococco pyogenes (SBEA) sembra essere più aggressivo tanto che in molti bambini colpiti ha generato la glomerulonefrite acuta (APSGN), una malattia renale cronica. I dati presentati al congresso nazionale della società italiana di nefrologia pediatrica (SINePe)  a Bologna, hanno evidenziato un incremento di infezioni da streptococco dopo la pandemia. Non solo, nell’ultimo anno nella popolazione pediatrica sono raddoppiati i casi di glomerulonefrite acuta strettamente correlata all’aumento delle infezioni da streptococco.

Glomerulonefrite acuta causata da streptococco: i sintomi

I segni inequivocabili di questa malattia sono rappresentati da presenza di sangue nelle urine anche non percettibile ad occhio nudo, diuresi scarsa (meno di 500 ml al giorno), gonfiore al viso e alle gambe (edemi), colore scuro delle urine e ipertensione arteriosa.  «Tra i sintomi che caratterizzano la sindrome nefritica con insufficienza renale rapidamente progressiva che necessita di terapia dialitica ci sono anche la fatigue dovuta all’anemia, le alterazioni del sonno, i crampi muscolari notturni, la riduzione dell’appetito, la nausea e il vomito», spiega Stefano Bianchi, Presidente della Società Italiana di Nefrologia.

Malattia Renale Cronica (MRC)

In presenza di questi sintomi è necessario rivolgersi tempestivamente ad uno specialista per le indagini di approfondimento perché le glomerulonefriti sono tra le cause della Malattia Renale Cronica (MRC). Una patologia che negli ultimi decenni è aumentata in maniera significativa. Oggi colpisce 850 milioni di persone ed entro il 2040 sarà la quinta causa di morte nel mondo.

L’incidenza del Covid sulla glomerulonefrite acuta

Dai dati raccolti dalle società scientifiche di nefrologia e di nefrologia pediatrica (SIN E SINePe) il Covid ha determinato un cambiamento nel panorama italiano delle glomerulonefriti pediatriche, come hanno evidenziato gli specialisti.  «Gli anni del Covid hanno fatto registrare una netta diminuzione di ospedalizzazioni dei bambini con glomerulonefrite acuta,  ma nel corso degli ultimi dodici mesi si è verificata una inversione di tendenza importante, – rileva  Andrea Pasini, Presidente della società italiana di Nefrologia pediatrica dell’azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna. Responsabile del programma di Nefrologia e dialisi, UO Pediatria –.  Infatti, è stato registrato un aumento esponenziale dell’incidenza di glomerulonefriti acute post-infettive in età pediatrica sia rispetto al biennio interessato dalla pandemia che da quello precedente».

Malattie più severe

A preoccupare gli specialisti anche il quadro clinico che accompagna le ultime forme di glomerulonefriti: caratterizzate da più alti livelli di proteinuria e maggior rischio di insufficienza renale acuta. «I casi sono più che raddoppiati nel 2023, quasi un paziente su dieci ha manifestato complicanze e l’età d’esordio è risultata complessivamente maggiore».

Federica Bosco
Federica Bosco
Direttore Responsabile di QuotidianodellaSalute.it. Giornalista professionista, con una lunga esperienza nella comunicazione scientifica, sanitaria e nel sociale. “Parlare è un bisogno, ascoltare un’arte” diceva Goethe e forte di questo pensiero a poco più di 20 anni durante gli studi universitari ho iniziato a maturare esperienza in alcune trasmissioni televisive per raccontare lo sport, andando a cercare storie di promesse e futuri campioni. Completati gli studi al master di giornalismo e pubbliche relazioni di Torino, ho iniziato a collaborare con il quotidiano “Stampa Sera”, per diventare qualche anno più tardi inviata per la testata giornalistica Video News, del gruppo Fininvest. Dal 1998 mi occupo di giornalismo di inchiesta. Tra il 2013 ed il 2015 ho condotto una trasmissione televisiva per Media system dedicata al terzo settore per poi virare nella comunicazione sanitaria e scientifica. Amo le sfide e per questo in trent’anni di carriera non mi sono mai fermata. Ho cercato sempre nuove avventure: televisive, radiofoniche, su carta stampata e, negli ultimi dieci anni sul digitale. Nel frattempo, ho pubblicato tre libri inchiesta: La Bambina di Bogotà (2015) tradotto anche in inglese, Sbirri Maledetti eroi (2019) tradotto in francese, tedesco e inglese e RaccontaMI (2021). Apprezzo la gentilezza e la sensibilità, valori che provo a trasmettere anche nel mio lavoro. Professionalità, precisione e rigore sono caratteristiche che mi contraddistinguono. Ho scritto un romanzo su una storia di adozione internazionale perché credo che l’amore non abbia confini... e i bambini siano il bene più prezioso della vita. Amo i miei figli. Adoro viaggiare e scoprire volti e storie da raccontare. Ho fatto atletica per dieci anni a livello agonistico, amo lo sprint, la competizione e il gioco di squadra tre valori che mi ha trasmesso lo sport e che ho fatto miei. Vorrei riuscire a guidare una squadra vincente in grado di scalare una montagna e una volta arrivata in cima capace di pensare di essere solo a metà del percorso.
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