Il Consiglio Internazionale degli Infermieri (ICN), di cui CNAI è componente per l’Italia dal 1949, ha lanciato – oggi – un report storico, supportato da un nuova indagine che avverte di una crisi sempre più profonda nel benessere del personale infermieristico a livello globale e fornisce prove convincenti per un urgente investimento al fine di migliorare i risultati sanitari, rafforzare le economie e costruire società più resilienti.
La crisi degli infermieri sempre più profonda
Secondo l’ICN il report e l’indagine lanciati in vista della Giornata Internazionale degli Infermieri (IND) il programma il prossimo 12 maggio forniscono prove concrete sia della profondità della crisi che delle importanti soluzioni. L’indagine redatta dal Rosemary Bryant AO Research Centre : “Valutazione della sostenibilità globale del personale infermieristico” raccoglie infatti resoconti dalla maggioranza associazioni nazionali di infermieri sulle tendenze nella stabilità e sostenibilità della forza lavoro infermieristica tra il 2021 e il 2024. Al contempo, il report IND2025 di ICN “I nostri infermieri. Il nostro futuro. Prendersi cura degli infermieri rafforza le economie” fornisce
ulteriori prove della tensione che molti stanno affrontando a causa di investimenti cronici insufficienti e presenta soluzioni basate su prove per rafforzare il benessere degli stessi come via per la salute della popolazione e la produttività economica.
Pressioni fisiche, mentali ed emozionali mettono a rischio il lavoro degli infermieri
«Le pubblicazioni che stiamo lanciando oggi mostrano che molti sono al limite, spinti al burnout e affrontano enormi pressioni fisiche, mentali ed emozionali – ha dichiarato Pamela Cipriano, Presidente di ICN -. Le condizioni di lavoro inaccettabili, i compensi inadeguati e la mancata protezione dalla violenza sul posto di lavoro e dai rischi professionali sono solo alcuni dei problemi denunciati. Così come la mancata offerta di opportunità di avanzamento di carriera e di esercitare a pieno titolo il loro ambito di competenza stanno alimentando questa crisi che riguarda, non solo gli infermieri, ma la salute dell’intera popolazione».

Carenza infermieri: emergenza sanitaria globale
«L’attuale carenza è un’emergenza sanitaria globale ed è aggravata solo dal fallimento nel trattenere gli infermieri o attirarne di nuovi nella professione, come evidenziato in questi rapporti – prosegue Pamela Cipriano -. Il nostro sondaggio sui presidenti delle associazioni nazionali di infermieri è un test per le esperienze vissute dagli
infermieri di tutto il mondo e rivela tendenze preoccupanti nella sostenibilità della forza lavoro. Quasi due terzi dei partecipanti hanno descritto un aumento delle richieste di infermieri dal 2021, mentre quasi il 40% ha valutato come scarsa o molto scarsa la capacità del proprio paese di soddisfare i bisogni sanitari, il che indica un
ampliamento dei divari tra domanda e offerta. Gli stipendi degli infermieri sono rimasti stagnanti, il che spesso significa una diminuzione in termini reali tenendo conto dell’inflazione».
Cresce la violenza contro gli infermieri
«I risultati sottolineano anche un fallimento nel proteggere la sicurezza degli infermieri. L’86,2% delle associazioni ha riferito esperienze di violenza da parte di pazienti o del pubblico, eppure un terzo dei paesi non aveva politiche in atto per proteggere gli infermieri dalla violenza sul posto di lavoro – prosegue la Presidente ICN -. Il nostro report evidenzia come gli attacchi diretti contro gli infermieri e gli operatori sanitari in situazioni di conflitto siano drammaticamente aumentati».
Necessario promuovere il benessere degli infermieri
«Questa situazione è inaccettabile e insostenibile – aggiunge la numero uno di ICN -. Dobbiamo intraprendere azioni urgenti e decisive per porre il benessere degli infermieri al centro dei sistemi sanitari e consentire agli infermieri di fornire cure essenziali, sostenere popolazioni e economie prospere e promuovere la copertura sanitaria universale e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile».
Scelte sbagliate rischiano di compromettere la sanità
Non meno critico il CEO di ICN, Howard Catton, che ha osservato come, nonostante le prove crescenti della crisi infermieristica, molti leader e decisori continuino a fare la scelta sbagliata privilegiando soluzioni a breve termine. Invece dovrebbero fare investimenti sostenibili necessari per affrontare le cause profonde dell’emergenza della forza lavoro sanitaria. «Siamo abituati a vedere gli infermieri salvaguardare la società da esiti catastrofici per la salute quando si verifica una calamità, proprio come gli airbag si dispiegano per proteggerci in caso di collisione – commenta Catton -. Ma senza un’azione immediata per investire e prendersi cura del nostro personale infermieristico, rischiamo un futuro pericoloso in cui nessun airbag si gonfierà, in cui non avremo infermieri per venire
in nostro soccorso quando ne avremo più bisogno. I recenti tagli ai finanziamenti negli Stati Uniti per la formazione, la salute e gli aiuti internazionale non fanno che dare fiato a questo rischio».
Servono dai 100 ai 300 miliardi di dollari
L’ICN chiede ai leader mondiali di rimanere saldi nel loro impegno per le priorità sanitarie e di intraprendere azioni concrete investendo urgentemente negli infermieri e nella sanità. «Abbiamo prove evidenti che sostenere e prendersi cura degli infermieri non è un costo: è un investimento intelligente e strategico nella salute e nella prosperità di tutte le persone – fa notare Catton -. Con un valore potenziale totale delle iniziative per migliorare il benessere degli infermieri stimato in 100-300 miliardi di dollari sulla base della cattura della produttività della forza lavoro persa».
L’advocacy di ICN
«L’ICN ha fornito continuamente roadmap concrete per l’azione politica – dice ancora il CEO DI ICN -. Il nostro report #IND2025 include un nuovo strumento di advocacy, la nuova Agenda per il benessere sostenibile della forza lavoro infermieristica. Delinea gli interventi necessari per proteggere il benessere degli infermieri e massimizzare i loro contributi ai sistemi sanitari e alle società». L’advocacy dell’ICN continuerà alla prossima Assemblea Mondiale della Sanità, dal 27 maggio al 1° giugno, dove chiederà agli Stati membri dell’OMS di estendere le Linee guida strategiche per la professione infermieristica e ostetrica. Il nuovo report sullo Stato dell’Infermieristica nel Mondo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sarà pubblicato nella Giornata Internazionale degli Infermieri, il 12 maggio.
Giornata Internazionale degli infermieri: le promesse di ICN
Per la prossima Giornata Internazionale degli Infermieri, l’ICN chiede ai leader mondiali di mostrare il loro apprezzamento per gli infermieri intraprendendo azioni urgenti per investire e abilitare gli infermieri come campioni di comunità, società ed economie sane.

De Caro, Presidente CNAI: carenza infermieri emergenza nazionale
«Il report pubblicato oggi dall’ICN conferma la profonda crisi che il settore infermieristico sta attraversando a livello globale – sottolinea Walter De Caro, presidente della Consociazione Nazionale delle Associazioni Infermiere/i (CNAI), componente ICN per l’Italia -. Nel nostro Paese questa situazione è drammaticamente evidente, con una carenza di organico superiore a tutti i paesi europei, che inevitabilmente stanno compromettendo la qualità e la sicurezza dell’assistenza fornita ai pazienti. Lasciare gli infermieri allo stremo è come spegnere, uno ad uno, i fari che illuminano la strada della salute pubblica. Un’emorragia di 100.000 professionisti non è una semplice carenza, è un’emergenza nazionale. Gli infermieri sono il cuore pulsante del nostro sistema sanitario: trascurare il loro benessere, continuare a dare per scontato il loro lavoro, significa compromettere la salute di un’intera nazione».
In Italia serve un piano nazionale per l’assistenza infermieristica
«È urgente che il Governo e le Istituzioni prendano seriamente in considerazione le evidenze e le soluzioni proposte dall’ICN per investire sulla professione infermieristica – prosegue De Caro -. Senza un concreto piano nazionale per l’assistenza infermieristica per migliorare le condizioni di lavoro, la retribuzione e le opportunità di sviluppo professionale, non sarà possibile trattenere gli infermieri nel sistema sanitario e attrarne di nuovi, con conseguenze devastanti per la salute di tutti i cittadini. In qualità di presidente del CNAI, accolgo con favore l’appello dell’ICN per un’azione immediata e chiedo al Governo italiano di adottare senza indugio misure efficaci per valorizzare il ruolo strategico degli infermieri e garantire il benessere della nostra categoria professionale. Solo così potremo affrontare con successo le sfide sanitarie del
presente e del futuro, nell’interesse di tutta la popolazione».