A conferma di un impegno costante nella tutela della salute pubblica, il Veneto conquista il primo posto nella classifica nazionale della sanità stilata dal nuovo Rapporto Crea Sanità 2025, redatto dall’Università di Roma Tor Vergata.
Il benessere del cittadino
Un riconoscimento importante, ottenuto grazie a una visione strategica che combina rigore gestionale, prossimità territoriale e innovazione, con al centro il benessere del cittadino. «Abbiamo il miglior sistema regionale in Italia, ma il nostro obiettivo è continuare a migliorare senza lasciare indietro nessuno», ha dichiarato con orgoglio il presidente della Regione, Luca Zaia.
Un primato costruito su basi solide
Secondo i dati del rapporto, che sarà presentato ufficialmente il 2 luglio a Roma, il Veneto ha ottenuto una performance complessiva del 55%, la più alta a livello nazionale. Lo studio analizza non solo i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che garantiscono universalità ed equità, ma anche indicatori chiave come l’assistenza ospedaliera, l’offerta ambulatoriale e le politiche di prevenzione. In un periodo ancora segnato dalle sfide post-pandemia, dalla carenza di personale medico (con un vuoto di 3.500 camici bianchi solo in Veneto) e da tensioni economiche, la sanità veneta ha saputo resistere e innovare, senza rinunciare alla qualità.
Le chiavi del successo: prossimità, prevenzione e persone
Zaia sottolinea che la forza del sistema sta in una organizzazione capace di valorizzare la medicina territoriale, investendo in tecnologie avanzate, percorsi di cura accessibili e, soprattutto, in una squadra di operatori sanitari altamente qualificati. «Il nostro è un modello di sanità che si regge sul lavoro corale, sul rispetto per i cittadini e su una visione concreta. Senza il contributo dei professionisti sanitari, nulla di tutto questo sarebbe possibile», ha aggiunto il presidente.
Rapporto Crea: in calo il divario tra nord e sud
Il dato che forse più rincuora è la progressiva riduzione del divario tra Nord e Sud: segno che il Servizio Sanitario Nazionale, nonostante le difficoltà, sta tornando a garantire una maggiore equità territoriale.
Il Veneto, da anni tra le regioni benchmark, si conferma quindi esempio virtuoso a cui guardare. Ma come ricorda Zaia, «non ci fermiamo qui»: la sfida resta quella di avvicinarsi sempre più al livello ottimale, migliorando ciò che ancora va perfezionato.
Perché la sanità veneta funziona
Il primato nel Rapporto Crea 2025 si fonda su alcuni elementi cardine che caratterizzano la sanità veneta: a cominciare dagli investimenti fatti nella medicina territoriale e nella prevenzione. Senza dimenticare gli interventi per valorizzare il personale sanitario, un approccio equilibrato tra rigore gestionale e umanità. In un’Italia che cerca nuovi modelli di sanità pubblica funzionali, il Veneto si conferma quindi un punto di riferimento.