“Il bello che c’è” è la nostra rubrica che oggi si occupa del recente Rapporto Crea 2024 che ha indicato le regioni migliori e peggiori per Performance sociosanitaria, ebbene, a conquistare il primo posto è il Veneto, seguito da Piemonte, Bolzano e Toscana, promosse con livelli complessivi di tutela della salute migliori dalle altre e con un indice di Performance che supera il 50%.
Calabria ultima in performance
All’ultimo posto troviamo la Calabria la sua performance è stata del tutto insufficiente, 0,26% contro l’0,60 del Veneto. Fortemente insufficienti anche Sicilia e Molise. A scoppiare, prima dello sdegno dei cittadini, è la querelle politica, dove le forze di opposizione hanno fatto notare al Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che questo sprofondare così in basso della sanità pubblica in Calabria, mette in serio repentaglio la salute dei cittadini.
L’onesta riflessione
Il bello che c’è, fa una banalissima riflessione: come posso stare bene, se non posso pianificare la prevenzione a causa delle liste d’attesa quasi fantasma, se non posso contare sulla presenza di medici nella regione dove si risiede, nella provincia e nel comune, se non ci sono ospedali in grado di fare esami altamente specializzati in tempi reali e non spaziali?
Outlook Salute Italia di Deloitte
Il fatto reale che emerge è che il cittadino sta rinunciando a farsi curare e a confermarlo è la quarta edizione dell’Outlook Salute Italia di Deloitte. Questa rinuncia compromette la qualità della vita delle persone e la loro longevità. Nel 2023 il 29% del campione – in diminuzione rispetto all’anno precedente (-3%) – ha dichiarato di aver dovuto rinunciare a delle cure negli ultimi 12 mesi. I motivi economici pesano sempre di più (69%) e colpiscono tutte le fasce di reddito, con effetto maggiore su quelle economicamente più deboli.
SSN ruolo centrale
Tra coloro che dichiarano di aver dovuto rinunciarci, 4 su 10 lamentano liste d’attesa eccessivamente lunghe. Il ruolo del SSN resta comunque centrale ed è la prima opzione per le attività di prevenzione (49%).
Prevenzione primaria e secondaria
In particolare, sul lato della prevenzione primaria e secondaria aumenta il ricorso a vaccinazioni (+40%), campagne di screening oncologico (+23%) e check-up completi (+24%). Riguardo le prestazioni specialistiche, ne usufruisce il 72% dei rispondenti con reddito alto, rispetto al 68% nella fascia di reddito più basso. Il divario aumenta nelle attività di prevenzione, con un 60% vs 39%.
Comunità competente
Eppure, nella regione ultima in classifica, ci sono cittadini che credono che tutto possa cambiare. questa realtà si chiama Comunità Competente, nata nel 2019 a Lamezia Terme, ed è una rete informale di oltre 90 associazioni di pazienti, fondazioni, comitati di cittadini che si battono per una sanità a misura di persona in Calabria. Un progetto guidato da Rubens Curia, dirigente medico in pensione, che si fonda sulle competenze degli operatori sanitari e con vissuto esperienziale dei pazienti e delle associazioni dei familiari.
Il bello che c’è
Il bello che c’è in Calabria, grazie ai cittadini e a Rubens Curia, va seguito e valorizzato, ma ne riparleremo, molto presto, su QDS.
A cura di: Domandate l’impossibile