La medicina estetica diventa un esempio virtuoso, grazie al dottor Fabrizio Melfa, attraverso gli episodi de “L’arte della bellezza emotiva”. Storie di pazienti che hanno accettato di mettere in mostra le insicurezze legate al proprio aspetto, così da farci assistere, in sei puntate, al loro viaggio emotivo e fisico. Dal primo consulto al risultato finale, superandoci pregiudizi relativi alla medicina estetica, evidenziandone l’aspetto di cura e attenzione da parte dei medici nei confronti del paziente, anche sul piano del benessere psicologico ed emotivo.
La storia del dottor Melfa
Dopo il diploma al liceo classico si laurea in medicina e chirurgia a Palermo e nel ’94 si specializza in scienza dell’alimentazione e dietologia. Si diploma in medicina estetica alla SIME-FIF di Roma, Master in Medicina Estetica e del Benessere all’Università di Pavia e Master di II livello in flebolinfologia all’università di Siena. «Dopo aver conseguito le specializzazioni, parto per un’esperienza incredibile e molto formativa presso l’Obagi Skin Health Institute di Beverly Hills in California. Questo mi permetterà in seguito di diventare docente presso il master di Medicina Estetica di Pavia e poi di Genova. Oggi sono Direttore Sanitario e Scientifico del Mediaging Clinic Center di Palermo», inizia a raccontare Fabrizio Melfa.
L’approdo alla medicina estetica
«Alla fine degli anni ’90, esercitando la specializzazione in scienza dell’alimentazione e dietologia, a pazienti con diabete o con problematiche di obesità, mi rendevo conto che la maggior parte di loro, in particolare le donne, volevano dimagrire -racconta Melfa- Più loro manifestavano l’esigenza di migliorare dal punto di vista estetico, più io sentivo la necessità di avvicinarmi alla nascente Società Italiana di Medicina Estetica. Così ho approfondito il tema con la scuola quadriennale presieduta dal Prof Carlo Alberto Bartoletti, fondatore della stessa in Italia e nel mondo».
Puntare all’equilibrio
«Il mio obiettivo è sempre stato e sarà, quello di puntare all’equilibrio, per cercare di far stare bene tutti i pazienti. Il principio è capire quali sono le reali cause di un problema e mettere in atto un programma di cura», precisa.
Il messaggio della docu-serie

«Il messaggio fondamentale è quello di far capire che la medicina estetica è medicina, solo in un secondo momento ci si occupa della sfera estetica. Oggi nell’accezione comune la medicina estetica è una branca frivola e legata alle richieste delle pazienti -dichiara Melfa- La verità, invece, è che nella medicina estetica oggi c’è tanta scienza e tecnologia e ci deve essere tanta formazione e competenza. Vorrei che i telespettatori della serie vedessero questo. Dietro a ciò che sembra un semplice trattamento ci deve essere sempre una diagnosi accertata, una attenta valutazione del paziente e un programma di cura preciso e studiato per esigenze personali».
L’etica è legata alla professione
A volte la medicina estetica però peggiora la persona, la deturpa e certe volte ancora si muore per una semplice liposuzione. «La cosa più importante è affidarsi a professionisti che hanno fatto un percorso formativo idoneo a ciò che propongono. Il boom di richiesta della medicina estetica degli ultimi anni ha determinato che se ne occupassero un numero incredibile di professionisti che spesso non sono adeguatamente formati. Questo porta ad un maggior rischio di effetti collaterali o di risultati assolutamente deleteri. Certo, ogni medico è libero di scegliere come comportarsi con i pazienti e di adottare la terapia che ritiene idonea. Il tema dell’etica professionale attiene, come per tutti, alla persona, non alla medicina estetica in quanto tale», puntualizza il dottor Fabrizio Melfa.
Medico estetico e psicologo
«La sensibilità del medico e l’ascolto del paziente è fondamentale! Soprattutto nella gestione di una branca medica dove l’aspetto estetico è preponderante. Oggi molte scelte dei nostri pazienti, soprattutto nelle giovani generazioni, sono legate a ciò che i social spingono a considerare giusto e bello -dichiara Melfa- In questo caso è fondamentale nel ruolo del medico saper gestire e discernere la reale esigenza medica dalla richiesta legata a fattori diversi. Saper ascoltare i nostri pazienti e interpretare le loro richieste è oggi di straordinaria importanza per saper giungere ad un punto di equilibrio e soddisfazione reciproca.»
L’empatia tra paziente e medico
È importante entrare in empatia con la paziente e capire cosa davvero vuole cambiare del suo aspetto o della sua vita. Le donne nascondono dietro la voglia di cambiare esteticamente disagi interiori più grandi. «Ascolto tutto ciò che i pazienti hanno da dire. Con me tirano fuori le loro sensazioni e non sottintendendo mai le loro richieste ed esigenze. Altro aspetto è quello di essere sempre molto chiaro sul mio modo di intendere la mia medicina estetica che certe volte non coincide con le loro aspettative. Questo determina un rapporto chiaro e di fiducia che mi permette di gestire qualsiasi tipo di paziente», dice Melfa.
Cos’è la bellezza?
«Equilibrio e armonia, sono questi sono i pilastri della bellezza. Così come dovrebbe essere nei rapporti umani, nella visione della vita. Una ricerca costante di benessere. Se dai priorità a questi fattori, la bellezza è una conseguenza naturale ed è quello che cerco di far capire ai miei pazienti»
Qual è il Bello che c’è di questa esperienza?
«Il bello è, senza dubbio, saper capire le esigenze dei pazienti, saper fare una giusta diagnosi sfruttando il proprio sapere e le tecnologie, saper fare un programma terapeutico congruo alle esigenze del paziente e ai risultati che si vogliono ottenere. Quando questo accade, la soddisfazione più bella è vedere che il lavoro che ami viene apprezzato e riconosciuto. Anche l’esperienza di vedersi all’opera nel documentario “L’arte della bellezza emotiva” è stato in questo senso emozionante e inusuale.», conclude il dottor Melfa.
Riflessione
Guardando alcune puntate della docu-serie in anteprima, quello che immediatamente viene restituito è la serietà e la cura con cui il dottor Melfa prende in consegna la paziente e la porta sulla strada della consapevolezza. Non è solo fare un filler alle labbra, il botox o una mastoplastica additiva ma è entrare in sintonia con il bisogno reale del paziente e la capacità di entrare in contatto con i suoi desideri più profondi. Fabrizio Melfa insegna ad accettarsi per quello che si è, prima di tutto, per poi guardare con serenità al cambiamento che non stravolge, ma accomoda e restituisce un’emozione in più: quella di amarsi con rinnovato vigore!
Grazie!