venerdì, Gennaio 24, 2025
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HMPV: Ciccozzi «Nessuna pandemia, ma contagi in aumento per il Giubileo».

L'epidemiologo Massimo Ciccozzi dell'Università Campus Bio Medico di Roma rassicura sugli effetti del virus HMPV, ma invita anziani e fragili ad indossare la mascherina per limitare i contagi

Professor Massimo Ciccozzi, Responsabile Epidemiologia Molecolare Università Campus Bio Medico Roma
Professor Massimo Ciccozzi, Responsabile Epidemiologia Molecolare Università Campus Bio Medico Roma

«Nessun rischio imminente di nuova pandemia». Il Professor Massimo Ciccozzi, epidemiologo dell’Università Campus Bio Medico di Roma e  autore di un primo articolo italiano sull’HMPV inviato per la pubblicazione a ‘The Lancet Infectious diseases’, con Francesco Branda e Fabio Scarpa, abbassa i toni e rimette ordine su una notizia che nelle ultime ore ha fatto temere una nuova pandemia mondiale.

Professore, le notizie che arrivano dalla Cina sul virus HMPV sono preoccupanti?

«Assolutamente no. Non ci sono i presupposti, al momento, per temere un effetto pandemico di un virus che per altro conosciamo da tempo».

Cos’è HMPV?

«Stiamo parlando di un Metapneumovirus, un virus che in Italia conosciamo dal 2001  ed è presente nel sistema di monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità. È un virus respiratorio, un raffreddore e dà sintomi simil-influenzali.  Non vedo la necessità di tutta questa enfasi».

Dunque lei invita alla cautela, ma con un occhio sempre vigile…

«Il vero problema riguarda la global Health. Nel senso che i cinesi dicono che nel loro Paese circola questo virus che dà polmoniti. Il Metapneumovirus è noto che possa causare polmonite negli anziani e nei bambini, ma pure bronchiolite o anche solo un raffreddore,  a meno che non sia un Metapneumovirus mutato, ma questo ce lo devono dire i cinesi».

E cosa vi dicono nel merito all’HMPV i cinesi?

«Nulla. Da parte dei cinesi non ci sono indicazioni al riguardo. Confidiamo che, nel momento in cui isoleranno il virus, mettano la sequenza nella banca dati mondiale».

Con il vostro studio a che conclusione siete arrivati?

«Il nostro lavoro  in Italia ha incluso la raccolta di dati riguardanti il ​​numero di campioni, sequenze e rilevamenti di Metapneumovirus, disponibili a partire dalle stagioni influenzali 2022-2023, con numeri che mostrano un’incidenza crescente di casi in diverse settimane dell’anno».

Come avviene il contagio del virus HMPV?

«Il virus si trasmette principalmente tramite goccioline respiratorie, ma può anche essere trasmesso attraverso il contatto con le superfici contaminate. I sintomi tipici dell’infezione da HMPV includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie e il respiro sibilante».

Il Giubileo in questo non aiuta…

«Con il Giubileo e lo spostamento di tante persone il virus avrà modo di circolare di più nel Paese, ma avrà un effetto transitorio».

Dunque, nessun allarme, ma occhi aperti su quanto sta accadendo in Cina…

«Il messaggio è chiaro: non dobbiamo allarmare i cittadini, ma monitorare la situazione nella speranza che, in caso di mutazione del virus, i cinesi ne diano notizia. Di sicuro non dobbiamo temere un nuovo Covid. Allora si è trattata di una mutazione ed è passato dal pipistrello all’uomo, questo invece è un Metapneumovirus noto con sintomi simil influenzali».

Anziani e bambini sono i soggetti più  a rischio di contrarre il virus HMPV?

« I soggetti più fragili come anziani e bambini corrono maggiori rischi di ammalarsi. Per la cura è sufficiente il paracetamolo e in caso di polmonite, se causata dal Metapneumovirus, è necessario un antivirale».

Esiste la possibilità di mettersi al riparo dal Metapneumovirus, almeno nelle forme più gravi?

«È un virus di tipo respiratorio, dunque il presidio che dovrebbero adottare quantomeno gli anziani e i soggetti fragili è la mascherina che mette al riparo dal contagio. In particolare, chi va in luoghi affollati e chiusi. Sarebbe una precauzione da suggerire ai  38 milioni di pellegrini previsti con il Giubileo. In questo modo almeno si eviterebbero tanti contagi».

Federica Bosco
Federica Bosco
Direttore Responsabile di QuotidianodellaSalute.it. Giornalista professionista, con una lunga esperienza nella comunicazione scientifica, sanitaria e nel sociale. “Parlare è un bisogno, ascoltare un’arte” diceva Goethe e forte di questo pensiero a poco più di 20 anni durante gli studi universitari ho iniziato a maturare esperienza in alcune trasmissioni televisive per raccontare lo sport, andando a cercare storie di promesse e futuri campioni. Completati gli studi al master di giornalismo e pubbliche relazioni di Torino, ho iniziato a collaborare con il quotidiano “Stampa Sera”, per diventare qualche anno più tardi inviata per la testata giornalistica Video News, del gruppo Fininvest. Dal 1998 mi occupo di giornalismo di inchiesta. Tra il 2013 ed il 2015 ho condotto una trasmissione televisiva per Media system dedicata al terzo settore per poi virare nella comunicazione sanitaria e scientifica. Amo le sfide e per questo in trent’anni di carriera non mi sono mai fermata. Ho cercato sempre nuove avventure: televisive, radiofoniche, su carta stampata e, negli ultimi dieci anni sul digitale. Nel frattempo, ho pubblicato tre libri inchiesta: La Bambina di Bogotà (2015) tradotto anche in inglese, Sbirri Maledetti eroi (2019) tradotto in francese, tedesco e inglese e RaccontaMI (2021). Apprezzo la gentilezza e la sensibilità, valori che provo a trasmettere anche nel mio lavoro. Professionalità, precisione e rigore sono caratteristiche che mi contraddistinguono. Ho scritto un romanzo su una storia di adozione internazionale perché credo che l’amore non abbia confini... e i bambini siano il bene più prezioso della vita. Amo i miei figli. Adoro viaggiare e scoprire volti e storie da raccontare. Ho fatto atletica per dieci anni a livello agonistico, amo lo sprint, la competizione e il gioco di squadra tre valori che mi ha trasmesso lo sport e che ho fatto miei. Vorrei riuscire a guidare una squadra vincente in grado di scalare una montagna e una volta arrivata in cima capace di pensare di essere solo a metà del percorso.
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