Viviamo una fase all’interno della quale, tra mille difficoltà di vario genere, una disaffezione oramai cronica nei confronti della professione infermieristica, ribadita dai recenti dati riguardanti i concorsi di ammissione alla Laurea triennale, nonché dalla scarsa presenza di infermieri ai concorsi per enti pubblici, ci accingiamo a livello nazionale, con il voto degli OPI, al rinnovo degli organi direttivi dei 102 ordini delle professioni infermieristiche.
Perché è importante il voto: Ordine professionale dal 2018
Essi sono stati normati dapprima da leggi e decreti risalenti agli anni Cinquanta dello scorso secolo, e successivamente innovati e trasformati in ordini professionali grazie alla legge 3 del 2018, cosiddetta legge Lorenzin.
In virtù del fatto che molti infermieri, forse, si troveranno a votare per la prima volta, riepiloghiamo quali sono le principali regole del voto stesso, tornando ancora una volta a descrivere anche il ruolo fondamentale degli ordini professionali, i quali, ricordiamo ancora una volta, hanno una doppia veste: tutela dei cittadini e dei professionisti.
Il cuore del nostro argomentare si concentrerà sulla legge 3/2018, in quanto ha modificato anche la precedente normativa, evolvendo il concetto dei collegi, trasformandoli in ordine con naturale trasformazione in enti pubblici non economici e sussidiari dello Stato, concetto quest’ultimo manifesto di una evoluzione doverosa verso compiti amministrativi in luogo e per conto dello Stato, grazie ai quali i suddetti organi sussidiari saranno in grado di vigilare sull’operato degli infermieri e infermieri pediatrici avendo come metro di giudizio il rispetto degli obblighi a carico degli iscritti, derivanti dalla normativa nazionale e regionale e dalle disposizioni contenute nei contratti collettivi, nelle convenzioni nazionali di lavoro e, non da meno, nel rispetto del codice deontologico, icona dell’agire professionale.
I compiti degli OPI
Dal punto di vista normativo e burocratico, affidiamoci alla seguente tabella, al fine di comprenderne la portata e ricordare i principali compiti degli OPI:
Enti pubblici non economici | Agiscono quali organi sussidiari dello Stato al fine di tutelare gli interessi pubblici, garantiti dall’ordinamento, connessi all’esercizio professionale |
Garantire la tutela della salute individuale e collettiva | Promuovono e assicurano l’indipendenza, l’autonomia e la responsabilità delle professioni e dell’esercizio professionale, la qualità tecnico-professionale, la valorizzazione della funzione sociale, la salvaguardia dei diritti umani e dei princìpi etici dell’esercizio professionale e non svolgono ruoli di rappresentanza sindacale |
Verifica e controllo | Verificano il possesso dei titoli abilitanti all’esercizio professionale e curano la tenuta degli albi dei professionisti |
Comunicazione | Assicurano un adeguato sistema di informazione sull’attività svolta, per garantire accessibilità e trasparenza alla loro azione |
Programmazione | Partecipano alle procedure relative alla programmazione dei fabbisogni di professionisti, alle attività formative e all’esame di abilitazione all’esercizio professionale |
Vigilanza | Vigilano sugli iscritti agli albi, irrogando sanzioni disciplinari secondo una graduazione correlata alla volontarietà della condotta, alla gravità e alla reiterazione dell’illecito, tenendo conto degli obblighi a carico degli iscritti |
Chi sono gli organi eletti
In virtù di una innovazione così sostanziale è stato necessario modificare anche gli organi degli Ordini, che resteranno in carica per quattro anni:
- Il Presidente;
- Il Consiglio direttivo;
- La commissione di albo, per gli Ordini comprendenti più professioni (nel caso degli infermieri è necessaria visto che coesistono infermieri e infermieri pediatrici);
- Il collegio dei revisori.
Tali organi, dal punto di vista dei componenti, differiscono fra loro, in base alla popolazione di professionisti che rappresentano nella singola provincia.
Componenti | Numero di iscritti | |
Consiglio Direttivo | 7 | <500 |
9 | >500 ma <1500 | |
15 | >1500 |
Il collegio dei revisori è composto da un presidente iscritto al Registro dei revisori legali e da 3 membri, di cui uno supplente.
Modalità di voto degli OPI
L’opera di ringiovanimento e trasformazione di collegi in ordini ha riguardato anche la modalità di votazione, tanto che essa risulterà valida in prima convocazione quando avranno votato almeno i due quinti degli iscritti o in seconda qualunque sia il numero dei votanti, purché non inferiore a un quinto degli iscritti. A partire dalla terza convocazione la votazione risulterà valida qualunque sia il numero dei votanti.
Inoltre, le votazioni dovranno durare da un minimo di due a un massimo di cinque giorni consecutivi, di cui uno festivo, e si potranno fissare sedi elettorali anche in più location, al fine di favorire la massima affluenza degli aventi diritto al voto.
La legge 3/2018 ha successivamente elevato le responsabilità in capo al Consiglio direttivo, espressione politica dell’ordine provinciale; ad esso compete:
- Iscrivere i professionisti, compilare e tenere gli albi, pubblicandoli all’inizio di ogni anno;
- Vigilare sulla conservazione del decoro e dell’indipendenza dell’Ordine;
- Disegnare i vari rappresentanti dell’Ordine stesso all’interno di commissioni, enti e organizzazioni di carattere provinciale;
- Promuovere e favorire iniziative intese a facilitare il progresso culturale degli iscritti;
- Mediare, se richiesto, all’interno di controversie “professionali”;
- Provvedere all’amministrazione dei beni spettanti all’Ordine.
Alle commissioni d’albo spettano, tra le altre, le seguenti attribuzioni:
- Proporre al Consiglio direttivo l’iscrizione all’albo dei professionisti;
- Esercitare le funzioni gestionali relativamente alla tenuta dell’albo;
- Dare esecuzione ad eventuali provvedimenti disciplinari.
Maggiori approfondimenti possono essere recuperati all’interno dei siti internet dei propri ordini professionali o direttamente all’interno del portale della FNOPI, Federazione Nazionale di tutti gli Ordini Professionali.
Essere degli OPI, invito al voto
La nostra sintesi non ha l’obiettivo di essere completa ed esaustiva; tuttavia, vuole contribuire a rinnovare l’invito per gli operatori sanitari, prossimi al voto per il rinnovo degli organi provinciali, a comprendere la portata dell’ente del quale fanno parte. Non sempre nei percorsi di Laurea, viene affrontato l’argomento, ragion per cui i neoiscritti agli OPI, spesso sono ignari del “potere” che hanno nell’esprimere le proprie preferenze attraverso il voto stesso.
La stessa FNOPI ha aperto una sezione all’interno del proprio portale (consultabile cliccando sul link https://www.fnopi.it/rinnovo-degli-organi-degli-ordini-provinciali/) nella quale vengono riportati tutti i riferimenti normativi, una video guida “come si vota”, ed anche recentemente ha esortato tutti i sanitari a votare: “Garantire la massima partecipazione. Elezioni trasparenti, pluralismo garantito, tutela dei diritti degli infermieri alla scelta della rappresentatività a livello territoriale.”
A questo punto non ci resta che andare a votare, invitare i colleghi a farlo, con la consapevolezza che si tratta di un’azione doverosa nel rispetto della professione che esercitiamo, in funzione del bene che salvaguardiamo e tuteliamo nei confronti dei cittadini, ovvero la Salute.
A cura di Muzio Stornelli, formatore e consulente sanitario legale forense