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Giornata Mondiale igiene mani: si abbassa la guardia

Oggi, lunedì 5 maggio, l’Osservatorio Opinion Leader 4 Future, per il terzo anno consecutivo, ha presentato un’analisi, condotta dai ricercatori dell’Università Cattolica e dell’istituto Bilendi, in collaborazione con gli specialisti della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma, per la celebrazione della Giornata mondiale dell’igiene delle mani promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Dall’indagine emerge che si è abbassata la soglia di attenzione degli italiani su questi temi: solo il 38% dichiara che lavarsi le mani è divenuto più importante con la pandemia (-18 punti percentuali a/a) e cala l’utilizzo di gel e salviette igienizzanti: dal 31% del 2023 al 24% del 2025.

Una campagna informativa senza sosta

L’Osservatorio Credem e Università Cattolica dal 2023 porta avanti insieme al Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS una campagna continuativa per informare la collettività sull’importanza di una corretta igiene delle mani, un gesto semplice ma con un’elevata importanza nella vita di tutti i giorni.

Cala l’attenzione degli italiani

A cinque anni dalla diffusione del Covid-19 in Italia, emergono segnali preoccupanti riguardo l’attenzione degli italiani alle norme di igiene delle mani: è quanto emerge dalla ricerca sulla consapevolezza dell’importanza dell’igiene delle mani dell’Osservatorio Opinion Leader 4 Future su un campione rappresentativo della popolazione italiana. In particolare, la percentuale di persone che affermano di lavarsi le mani con maggiore frequenza rispetto al periodo pre-pandemia è calata di 18 punti percentuali: dal 56% del 2023 al 38% del 2025.

I numeri del calo

Scende da 7 a 6 la media di lavaggi giornalieri e la quota di soggetti che si igienizza le mani più di otto volte al giorno è oggi del 28% (rispetto al 36% del 2023). Anche l’uso di gel e salviette igienizzanti ha subito un calo, con una diminuzione di 7 punti percentuali rispetto al 2023: dal 31% del 2023 al 24% del 2025 (percentuale che scende al  21% sugli over 65 anni).

Una Giornata conosciuta a pochi

In questo quadro, tuttavia, la conoscenza della Giornata mondiale dell’igiene delle mani rimane stabile: è conosciuta dal 14% del campione, percentuale che sale al 25% sul target under 45 anni e al Centro Italia al 17% (dato superiore a quello del Nord Ovest 14,8%, del Nord Est 13,6% e del Sud 12,8%).

Comunicazione e prevenzione

Interessanti anche i dati che emergono dalla ricerca relativamente alla diffusione di messaggi informativi e mediali a tema cura e prevenzione. In particolare, l’esposizione a contenuti mediali legati alla salute è diminuita: dal 60% del campione che nel 2023 dichiarava di aver visto o letto questo tipo di contenuti al 47% del 2025. Tale dato può essere dovuto a un disinteresse crescente verso la tematica da parte dei cittadini, ma anche a una minore produzione e promozione di tali contenuti, rispetto al periodo pandemico.

Le donne più informate

Dati maggiormente positivi si registrano sul target femminile e più giovane: il 51% delle donne e il 52% degli under 45 anni dichiara di aver visto o letto contenuti dedicati alla salute recentemente. La televisione continua a essere il mezzo più funzionale per promuovere la cura e la prevenzione (citato come efficace dal 67% del campione), ma cresce anche la rilevanza dei social network (36%), dato che sale al 41% presso le donne e al 48% per gli under 45 anni.

Campagne multicanale

Rilevante è ancora il contatto diretto con il proprio medico (al 29% sul totale intervistati e al 39% sugli over 65 anni). Da qui la forte potenzialità di campagne multicanale capaci di arrivare a un pubblico ampio e variegato, sfruttando al meglio le potenzialità dei diversi mezzi.

Autorevolezza della fonte

Tra gli specifici contenuti: video di istituzioni di tutela della salute risultano i più efficaci (citati dal 53% del campione), ma con una flessione del -7% rispetto al 2023. Al secondo posto video di organi di informazione (30%). Emerge quindi un tema di “autorevolezza della fonte” in cui all’istituzione viene riconosciuta maggiore fiducia e conseguentemente maggiore efficacia in termini comunicativi ed emerge una maggiore attrazione per il materiale video rispetto a quello statico.

L’igiene delle mani salva milioni di vite

Tutti i microrganismi responsabili di malattie infettive sono potenzialmente trasmissibili con le mani, che possono costituire un mezzo di trasmissione per virus, batteri e protozoi. Le mani possono trasmettere, attraverso le goccioline di saliva, infezioni trasmissibili per via respiratoria quali COVID-19, influenza, ma anche morbillo, varicella rosolia se, ad esempio. In particolare, se si starnutisce nelle mani piuttosto che nella piega del gomito (“etichetta respiratoria”) si sostiene la trasmissione indiretta e crociata con la contaminazione di superfici che possono essere successivamente toccate dalle mani che poi entrano in contatto con naso, occhi e bocca.

Calo generale delle misure preventive

«Il calo dell’attenzione all’igiene delle mani, semplice e sostenibile misura di prevenzione della diffusione delle infezioni, ci preoccupa, così come ci preoccupa il calo generale dell’attenzione a tutte le misure di prevenzione delle malattie, quali i vaccini, gli screening o altre pratiche di comprovata efficacia, quale il corretto utilizzo degli antibiotici. La prevenzione rimane l’approccio più efficace per la crescita economica e la sostenibilità dei sistemi sanitari, sociali e di welfare e ogni euro speso in prevenzione genera un ritorno di 14-19 euro per l’economia della salute e dell’assistenza sociale, come molti studi confermano», dichiara Patrizia Laurenti, Professoressa Associata di Igiene e applicata all’Università Cattolica e Direttrice UOC Igiene Ospedaliera della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS.

Invertire la rottaLuigi Ianesi, Responsabile Relazioni Esterne, Credem

«Se vogliamo dunque continuare a dare valore all’assistenza sanitaria dobbiamo invertire questa preoccupante rotta, puntando sulla cultura della prevenzione a livello sanitario e sociale, responsabilizzando tutti gli attori potenziali a livello politico, istituzionale e civile. La prevenzione non è un costo, è un investimento e comprendere questo implica coraggio e visione», conclude Laurenti.

Tutelare sé stessi e gli altri

«Conoscere le buone norme per prevenire la trasmissione di malattie infettive e i rischi di una cattiva igiene delle mani abilita i cittadini a mettere in atto comportamenti efficaci per tutelare sé stessi e gli altri – ha dichiarato Luigi Ianesi, Responsabile relazioni esterne di Credem- Siamo sempre più convinti che la pluriennale collaborazione tra l’Osservatorio Opinion Leader 4 Future e il Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma per la sensibilizzazione alla corretta igiene delle mani sia fondamentale per mantenere alta l’attenzione della collettività sull’importanza di alcuni e rilevanti gesti per la prevenzione delle malattie respiratorie, favorendo lo sviluppo di una coscienza civile capace di generare un importante risultato sulla qualità della vita di ognuno di noi».

Sinergia tra esperti

«A partire dall’esperienza dell’Osservatorio Opinion Leader 4 Future riteniamo che nel mondo odierno, la sinergia tra esperti di comunicazione e professionisti della salute sia fondamentale. Solo attraverso una collaborazione profonda si possono creare messaggi non solo capaci di informare, ma anche di toccare il cuore delle persone. Questi contenuti, carichi di impatto emotivo e educativo, potrebbero contribuire a trasformare la percezione della salute e del benessere collettivo, promuovendo una nuova cultura della prevenzione», ha dichiarato Sara Sampietro, coordinatrice Osservatorio Opinion Leader 4 Future.

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