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Giornata mondiale dell’alimentazione

Ogni due secondi al mondo nasce un bambino destinato a soffrire la fame e ad avere il piatto desolatamente vuoto

Nella Giornata mondiale dell’alimentazione, Save The Children lancia un appello: Ogni 2 secondi nasce un bambino che soffrirà la fame. L’associazione porta l’attenzione sulla più grave crisi alimentare del 21° secolo che ha bisogno della risposta di tutti.

L’iniziativa di Save The Children

Oggi, 16 ottobre Giornata mondiale dell’Alimentazione, a Roma, in Piazza del Popolo, Save The Children ha organizzato un’iniziativa di sensibilizzazione contro l’insicurezza alimentare, che colpisce sempre più persone nel mondo, a causa dei conflitti e del cambiamento climatico. L’esposizione è stata composta da piatti giganti, esposti in circolo, per ricreare una tavola, piatti riempiti solo da frasi come: “La fame mangia i bambini” o “La fame divora i sogni”.

I numeri della malnutrizione

La malnutrizione acuta infantile è aumentata del 20% tra il 2020 e il 2022 nei 19 Paesi più colpiti da crisi umanitarie, passando da 23 milioni nel 2020 (pre-pandemia) a 27.7 milioni nel 2022. Il proliferare dei conflitti armati e il fatto che siano sempre più prolungati nel tempo – basti considerare quelli in Medioriente, Ucraina e Sudan – e gli eventi metereologici estremi sempre più intensi e frequenti, stanno avendo conseguenze devastanti sulla vita dei civili, rischiando di aumentare ulteriormente i livelli di insicurezza alimentare e di malnutrizione infantile. Considerando i trend attuali, si stima che 128,5 milioni di bambini (19,5%) saranno affetti da malnutrizione cronica nel 2030, circa la metà dei quali in Africa occidentale e centrale.

In Italia 1,8 mld di kg di cibo finiscono nei rifiuti

Nelle case degli italiani si gettano nella spazzatura quasi 1,8 miliardi di chili di cibo con pesanti riflessi sull’ambiente e sull’economia, oltre che dal punto di vista etico, considerate le difficoltà di molte famiglie a garantirsi una alimentazione adeguata. E’ quanto emerge da una elaborazione Coldiretti su dati Waste Watcher 2024, diffusa in occasione della Giornata mondiale dellAlimentazione promossa dalla Fao che si celebra il 16 ottobre ed è dedicata al diritto al cibo. Il fenomeno dello spreco nelle case incide per oltre la metà sul totale del valore del cibo gettato, con le abitazioni che rappresentano la prima voce davanti alla grande distribuzione all’industria e alle campagne. Proprio per sensibilizzare i cittadini rispetto a un problema sempre più grave Coldiretti è impegnata con il progetto dei mercati di Campagna Amica, sostenendo le realtà locali, riducendo l’impatto ambientale dei lunghi trasporti e garantendo alle famiglie prodotti più freschi che durano di più. Frutta e verdura sono, infatti, le due categorie di cibo che più frequentemente finiscono nella pattumiera, spesso perché provenienti da lunghe distanze, con il risultato di andare a male poco dopo essere state acquistate. Al contrario, le vendite dirette con gli acquisti a km zero tagliano del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali secondo l’Ispra.

Le intolleranze alimentari per sei italiani su 10

A causarla sono principalmente il lattosio e il glutine, ma è in aumento anche la sensibilità al nichel e all’istamina. È quanto emerge da uno studio su oltre 3mila campioni elaborato da Clingo – la startup innovativa che consente di effettuare i test clinici e genetici direttamente a casa con un kit – diffuso in occasione della Giornata Mondiale dellAlimentazione. Tra le persone intolleranti, il 60% è risultato positivo al lattosio, il 33% al glutine, il 7% all’istamina. Alcol, caffeina e nichel emergono tra i soggetti con intolleranze lievi.

Le intolleranze peggiorano la qualità della vita

L’intolleranza al glutine produce gli stessi sintomi della celiachia: gonfiore addominale, crampi allo stomaco, mal di testa, dissenteria, vomito, ma a differenza della seconda, non causa danni intestinali. Un fenomeno in crescita non soltanto in Italia ma nel mondo, che ha portato supermercati e bar ad attrezzarsi con un’offerta adeguata di prodotti gluten-free e senza lattosio. Spesso chi soffre di questi disturbi non riesce a ricondurli a una patologia specifica e li trascura, peggiorando la qualità della vita. Per questo è importante risalire alla causa attraverso test genetici adeguati

Comuni impegnati nella lotta agli sprechi favorendo stili di vita sani

«Una sana ed equilibrata alimentazione è un dovere verso le nuove generazioni. Scelte alimentari corrette contribuiscono a preservare la propria salute, ridurre gli sprechi e tutelare, in senso piu’ ampio l’ambiente. Uno stile di vita sano incide, inoltre, sul benessere psico-fisico e riduce il rischio delle malattie croniche non trasmissibili”. Lo afferma Stefano Locatelli, vicepresidente Anci e delegato ad Agricoltura e promozione delle tipicita’, in occasione della Giornata mondiale dellalimentazione istituita dalla Fao per ricordare la data della sua fondazione e sensibilizzare sulle problematiche della poverta’, della fame e della malnutrizione nel mondo, sulla sicurezza alimentare – Ognuno di noi – sottolinea – e’ responsabile nella diffusione di questo messaggio di educazione civica fin dall’eta’ pediatrica, periodo nel quale si instaurano le nostre scelte e gusti in fatto di dieta. Consapevoli di questo, molti Comuni sono impegnati con progetti ad hoc, in collaborazione con le mense scolastiche, per assicurare ai minori il consumo di pasti sani ed equilibrati e orientarli ad adottare comportamenti virtuosi tesi alla riduzione dello spreco. La qualita’ della vita delle nostre comunita’ oggi e per il futuro dipende anche da questo».

In Lombardia si celebra con gli studenti

Anche in piazza Città di Lombardia a Milano si è celebrata la Giornata Mondiale dellAlimentazione. La manifestazione ha coinvolto circa 150 alunni delle classi terze della scuola primaria, con l’obiettivo di promuovere la cultura dellalimentazione sana, dell’agricoltura biologica e della sostenibilità. Durante la mattinata i bambini hanno partecipato a una serie di laboratori e attività didattiche organizzate da partner del settore agricolo e educativo, che hanno permesso loro di toccare con mano il valore del cibo e di comprendere l’importanza di una filiera alimentare sostenibile.
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