Nella Giornata mondiale del malato, arriva il Messaggio del Santo Padre Francesco che ricorda che chi assiste un malato è un “angelo di speranza”. Ermanno Greco, Presidente della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.), ricorda di garantire a chi soffre le giuste cure e la necessaria assistenza, valorizzando in particolare il lato umano e l’ascolto, aspetti fondamentali per una sanità che vuole essere efficiente e inclusiva.
La speranza non delude e rende forti
Le parole del Pontefice a fine gennaio, erano incentrate sul tema: “La speranza non delude (Rm 5,5) e ci rende forti nella tribolazione”, con un evidente richiamo al tema giubilare. Malati e medici, infermieri e familiari, amici e sacerdoti, religiosi e religiose – afferma il vescovo di Roma nel documento – sono tutti “angeli di speranza”, tutti “messaggeri di Dio”, in ogni luogo in cui si trovano: famiglie, ambulatori, case di cura, cliniche, ospedali.
Inno alla dignità umana
“Il vostro camminare insieme è un segno per tutti, un inno alla dignità umana, un canto di speranza”, prosegue Francesco, evidenziando tre aspetti che caratterizzano l’operato di chi assiste i sofferenti: l’incontro, che avviene quando si sperimenta la vicinanza e la compassione di Dio nel tempo della fragilità; il dono, ovvero la speranza che viene da Cristo “mai come nella sofferenza”, e che apre “ogni altro spiraglio di luce con cui superare le prove e gli ostacoli della vita”.
Valorizzare il lato umano
«Garantire a chi soffre le giuste cure e la necessaria assistenza, valorizzando in particolare il lato umano e l’ascolto, aspetti fondamentali per una sanità che vuole essere efficiente e inclusiva. La Giornata mondiale del malato è l’occasione per riflettere sull’importanza di questi temi, sulla responsabilità che chi opera in ambito sanitario, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, ha verso i pazienti e le loro famiglie. È un impegno quotidiano, che deve poter fare affidamento anche su uno sviluppo costante della ricerca scientifica e tecnologica, per mettere a disposizione dei malati le migliori risorse», così Ermanno Greco, Presidente della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.).
Umani nella medicina della riproduzione
«Anche e soprattutto nella medicina della riproduzione, la dimensione umana è il faro che condiziona scelte, valutazioni, speranze, desideri di tante coppie che cercano di avere un figlio e formare una famiglia. Nel rapporto tra medico e paziente intervengono numerose variabili, ma la fiducia e il rispetto reciproco non devono e non possono mai mancare», continua Greco
Assicurare alle persone una buona salute senza accanimento
Secondo Greco «nel settore della fecondazione assistita è necessario un cambio culturale in grado di sedimentare una nuova coscienza di salute pubblica, che permetta di comprendere appieno la necessità, ad esempio, di attuare per uomini e donne una corretta prevenzione, purtroppo ancora oggi marginalizzata perché considerata differibile. È importante, inoltre, evitare accanimenti terapeutici sulla donna, e ciò è possibile grazie all’utilizzazione di tecniche come la diagnosi genetica preimpianto, che consente una riduzione del numero di stimolazioni e di transfer di embrioni con nessuna capacità di impianto. Infine – conclude – è molto utile attuare uno stile di vita regolare, con una sana alimentazione. Tutti fattori decisivi per assicurare alle persone la migliore salute fisica e mentale».