domenica, Luglio 13, 2025
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Giornata contro le droghe: la fotografia dell’Italia attraverso le acque reflue

L’Istituto Mario Negri traccia la “mappa dello sballo”: Ketamina in forte ascesa, eroina in calo, stabile cannabis. Prevenzione, formazione e comunità rappresentano i tre elementi da cui partire per abbassare il consumo delle nuove droghe

Nella Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droghe, che si celebra il 26 giugno, un’istantanea potente e inquietante ci arriva da sottoterra. Dalle acque reflue che scorrono sotto le nostre città: è lì che l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri ha tracciato la nuova mappa dei consumi di sostanze stupefacenti in Italia, analizzando le tracce lasciate da cocaina, chetamina, eroina e molte altre droghe.

Sotto la lente d’ingrandimento 38 città italiane

Il progetto, finanziato dal Dipartimento Politiche Antidroga e incluso nella Relazione annuale al Parlamento, ha coinvolto 38 città italiane nel 2024, con due rilevazioni annuali, confrontate con i dati del triennio precedente (2020-2022). E il risultato è chiaro: la ketamina avanza, l’eroina arretra, mentre la cannabis resta la sostanza più diffusa.

Chetamina: la nuova protagonista dello sballo

Il consumo medio nazionale di ketamina è passato da 4,9 a 7,3 mg/1.000 persone/giorno, con picchi preoccupanti a Trieste, Bologna e Milano, dove i livelli sono aumentati anche di 3-4 volte rispetto al passato. Lo studio ha monitorato anche i metaboliti della sostanza (norketamina e deidro-norketamina) per distinguere tra uso umano e scarichi terapeutici, ma il trend sembra chiaro: la ketamina si sta affermando come sostanza ricreativa, in linea con quanto già osservato a livello europeo.

Eroina in declino (quasi ovunque)

Segnali più confortanti arrivano sul fronte dell’eroina. Il consumo medio nazionale si è dimezzato (da 2,8 a 1,2 dosi/1.000 persone/giorno), con forti cali a Perugia, Campobasso, Ancona, Firenze, Roma e Pescara. Resistono, però, focolai storici come Terni (7,5 dosi) e Verona. Un trend che potrebbe riflettere cambiamenti nei mercati della droga, nella percezione del rischio o nei comportamenti dei consumatori.

Cannabis ancora la regina delle droghe, cocaina seconda

La cannabis continua a dominare, con una media di 52 dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti. Le città più “verdi” sono Bologna, Roma e Olbia, dove le dosi superano le 90 al giorno, mentre Vibo Valentia e Trapani si fermano attorno alle 15. La cocaina, seconda sostanza per diffusione (11 dosi/1.000 persone/giorno), è in aumento in molte città, tra cui L’Aquila, Potenza, Latina e Verona, e in forte crescita ad Aosta e Belluno.

Nuove droghe, vecchie preoccupazioni

Lo studio ha monitorato ben 60 nuove sostanze psicoattive, tra cui catinoni sintetici, triptamine e oppioidi come i fentanyl, rilevati però solo in tracce terapeutiche. I catinoni sintetici restano i più presenti tra le NPS (nuove sostanze psicoattive), ma in quantità ancora limitate rispetto a droghe “tradizionali”.

Un campanello d’allarme

«Le acque reflue raccontano molto delle abitudini di consumo – spiega Sara Castiglioni, responsabile del laboratorio del Mario Negri – ma anche delle trasformazioni culturali in atto. Questo tipo di monitoraggio, per quanto non esaustivo, permette di seguire le tendenze e intervenire con maggiore tempestività»

Chiamata all’azione

La senatrice Domenica Spinelli (FdI)  nella giornata odierna, ha ribadito l’impegno del Governo: «È fondamentale pensare a percorsi educativi mirati per i giovani. Non esistono droghe leggere o pesanti: ogni sostanza può distruggere una vita. A chi cerca risposte, consiglio di visitare la Comunità di San Patrignano, dove tanti ragazzi stanno ricostruendo la propria dignità».

Prevenzione, informazione e comunità

«Sono stata per lungo tempo il sindaco del Comune di Coriano, che ospita proprio la Comunità di San Patrignano, una comunità di recupero di rilievo mondiale  – ha rimarcato la senatrice Spinelli -. Conosco bene le storie di vita di tanti giovani che hanno attraversato il tunnel della droga e comprendo il percorso durissimo, spesso tragico, per uscire dal buio. È quindi fondamentale pensare a modelli e percorsi educativi mirati per le giovani generazioni, senza alcuna ambiguità sugli effetti delle droghe». I

Cosa sta facendo il governo italiano

Il Governo italiano ha messo in campo misure concrete per dire no a gran forza ad ogni droga, anche a quelle leggere. «Da mamma lancio un monito ai giovani, ai futuri genitori: la vita vale più di uno sballo – prosegue Spinelli -. Venite a visitare la Comunità di San Patrignano per confrontarvi con chi si impegna in prima persona per salvare le vite di giovani in difficoltà. Andrea, un ragazzo incontrato la prima volta in visita istituzionale mi disse: “Vede Sindaco, queste mani? Con queste mani, le stesse con cui stavo buttando via la mia vita, oggi grazie a San Patrignano sto recuperando la mia vita e la mia dignità di uomo, attraverso un percorso che mi ha permesso di ritrovare me stesso ed imparare un mestiere”. Nel ricordo di Vincenzo Muccioli che è stato precursore su questo tema, abbraccio tutte quelle famiglie che sono state e sono vicine ai figli, che pur smarriti, riescono a recuperare la vita stessa e ad essere testimoni ed esempio per altri ragazzi. In un contesto in cui le sostanze cambiano, ma il bisogno di evasione resta, l’educazione e il coinvolgimento delle comunità si confermano le vere armi di prevenzione», conclude.

Per gli esperti servono: informazione scientifica, politiche sociali e supporto psicologico

Gli esperti concordano: solo un mix di informazione scientifica, politiche sociali efficaci e supporto psicologico può arginare il fenomeno. E se i dati delle acque reflue sono oggi lo specchio delle nostre città, è responsabilità collettiva trasformarli in un’occasione per educare, prevenire e curare.

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