lunedì, Gennaio 13, 2025
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Fibromialgia, la protesta: 30 giorni di sciopero della fame

Prosegue da 30 giorni lo sciopero della fame per sostenere il riconoscimento della Fibromialgia. "Abbiamo ricevuto un enorme sostegno da tutte le persone, pazienti e no, andremo avanti fino al riconoscimento"

Fibromialgia, la protesta: 30 giorni di sciopero della fame. Un digiuno a staffetta raggiunti da cittadini, volontari e pazienti a favore del riconoscimento della sindrome fibromialgica. Ad annunciarlo è AISFAssociazione italiana sindrome fibromialgica, che ha dato il via a questo gesto estremo dopo la Manifestazione di protesta, tenuta a Roma lo scorso 29 ottobre.

Riconoscimento malattia quale invalidante

«Non ci aspettavamo di avere un così ampio sostegno da parte delle persone. Infatti, sono tantissime le donne e gli uomini che, anche non affetti da fibromialgia, ci hanno espresso il proprio sostegno, mettendosi al fianco in questa battaglia. Ad oggi abbiamo già registrato la disponibilità dai cittadini fino alla fine di gennaio 2025 – dichiara Giusy Fabio, vicepresidente dell’associazione- Siamo determinati a non fermarci sino a quando non riceveremo delle risposte chiare da parte della politica. Vogliamo il riconoscimento di questa patologia quale invalidante tramite l’approvazione di un testo unico»

Via libera al decreto tariffe

Alcuni giorni fa, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, ha dato il via libera al decreto tariffe per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e protesica. Si tratta di un passaggio importante, necessario a sbloccare i Livelli essenziali di assistenza (Lea) stabiliti nel 2017 che non riguarda direttamente la fibromialgia. Potenzialmente riapre la discussione sull’inserimento della patologia nei nuovi Lea.

Spesa della sindrome nei Lea

«A dicembre 2020 – ricorda Fabio – la Commissione nazionale Lea si è riunita per l’aggiornamento e sul tavolo è finito anche il fascicolo riguardante la fibromialgia. Durante i lavori, sono state fatte diverse audizioni con le Società scientifiche, sono stati presentati i vari pacchetti di prestazioni con opzioni di spesa. Questo per garantire che tutto potesse essere fatto escludendo il problema economico. Seppur non vi sia una documentazione scritta, data la mancanza di un decreto di aggiornamento, l’Associazione ha potuto apprendere che una delle patologie che verrà inserita nel prossimo aggiornamento è la sindrome fibromialgica. Ci auguriamo che con l’avvicinamento delle nuove tariffe si possa anche inserire la patologia fra le malattie riconosciute per dare finalmente risposta ai cittadini»

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