La salute del fegato è a rischio per oltre un quarto della popolazione italiana. La steatosi epatica non alcolica, meglio conosciuta come “fegato grasso”, è una condizione sempre più diffusa, che interessa anche bambini e adolescenti, principalmente a causa di abitudini alimentari scorrette. In mancanza di cure farmacologiche specifiche, la prevenzione passa attraverso una sola strada: corretta alimentazione e stile di vita sano.
L’importanza della prevenzione
In questo contesto nasce un’iniziativa unica nel suo genere: la collaborazione tra la Fondazione Italiana Fegato Onlus (FIF) e la foodtech FoodPharm, che ha dato vita al primo piano alimentare settimanale validato scientificamente per migliorare la salute epatica. L’obiettivo è duplice: educare alla prevenzione e offrire una soluzione concreta e immediata a chi già convive con la steatosi.
Cottura a bassa temperatura in sottovuoto
Il nuovo menù, disponibile con il brand DocFoody, è composto da piatti pronti bilanciati e cucinati con tecniche innovative come la cottura a bassa temperatura in sottovuoto, che preservano i nutrienti e riducono la formazione di sostanze nocive. Un’arma efficace nella lotta alla steatosi: studi dimostrano che perdere anche solo il 5-10% del peso corporeo può arrestare o addirittura invertire i danni epatici.
Studiata per vincere obesità e sindrome metabolica
«L’obesità e la sindrome metabolica sono tra i principali fattori di rischio – spiega il prof. Samir Giuseppe Sukkar, direttore di Dietetica e Nutrizione Clinica presso il Policlinico San Martino di Genova e responsabile scientifico di DocFoody – ma migliorare la qualità della dieta, privilegiando cereali integrali, grassi buoni e fibre, può avere un impatto decisivo».
Riduce i rischi cardiovascolari
Alla base della dieta anti-fegato grasso proposta c’è la dieta mediterranea, riformulata per rispondere alle esigenze cliniche, senza rinunciare al gusto. Un approccio sostenuto da solide evidenze scientifiche, che punta anche a migliorare la sensibilità insulinica e ridurre i rischi cardiovascolari. «Questa iniziativa rappresenta un modello virtuoso di sinergia tra scienza e industria alimentare – afferma Decio Ripandelli, presidente della Fondazione Italiana Fegato –. Unendo le competenze dei ricercatori FIF alla capacità innovativa di FoodPharm, mettiamo a disposizione della collettività un potente strumento di prevenzione».
L’importanza di informare ed educare
L’iniziativa non si ferma alla proposta alimentare: sono previste anche campagne di sensibilizzazione e attività educative, per diffondere maggiore consapevolezza sulla salute epatica. In un’epoca in cui obesità e malattie croniche sono in forte crescita, questo progetto rappresenta un faro di innovazione al servizio della salute pubblica.