venerdì, Marzo 21, 2025
HomeMedicinaFarmaci automedicazione, italiano più consapevole

Farmaci automedicazione, italiano più consapevole

Presentata indagine di Assosalute-Federchimica: 90% italiani vuole più consapevolezza su uso di farmaci automedicazione. Farmacie e medici di medicina generale i primi interlocutori

Farmaci automedicazione, italiano più consapevole. Uno scenario di trasformazione del Servizio Sanitario Nazionale, il 90% degli italiani ritiene importante avere una maggiore consapevolezza della propria salute e chiede di essere maggiormente sensibilizzato sulle possibili soluzioni di cura per evitare abusi, sprechi di risorse e accessi impropri al sistema pubblico.

Ricerca promossa da Assosalute – Federchimica

È il dato principale che emerge dalla ricerca promossa da Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione), parte di Federchimica, realizzata dall’Istituto di Ricerca SWG, presentata alcuni giorni fa a Roma in occasione dell’evento dal titolo ‘La trasformazione in atto del SSN. L’impegno del settore dell’automedicazione per la sanità territoriale‘. All’evento, che si è svolto a Palazzo Baldassini, hanno preso parte diverse istituzioni e rappresentanti di categorie professionali di medici e farmacisti oltre che organizzazioni di cittadini.

Sanitari di prossimità ruolo cruciale

La ricerca, condotta su un campione di 1.686 cittadini maggiorenni (rappresentativi della popolazione italiana per genere, età, zona geografica di provenienza e titolo di studio) è in continuità con quella svolta nel 2022 e analizza le abitudini di cura degli italiani e il loro il rapporto con i medicinali di automedicazione, nonché il ruolo cruciale dei professionisti sanitari di prossimità nel favorire una sanità territoriale più sostenibile e accessibile ai cittadini.

Promosse farmacie e medici di famiglia

«Gli italiani risultano, ancora una volta, ampiamente soddisfatti dei servizi offerti da farmacie e medici di famiglia con un gradimento elevatissimo e generalizzato- hanno fatto sapere da Assosalute- Medici di medicina generale e farmacisti restano i primi interlocutori di salute sul territorio, a partire proprio dai più comuni disturbi di salute: le farmacie si confermano presidi sanitari diffusi e capillari e, in molti casi, rappresentano un fondamentale hub informativo per orientarsi tra i servizi e le prestazioni sanitarie possibili e per risolvere malanni quotidiani, mentre il medico di famiglia resta una figura chiave, un riferimento costante per la malattia e la cura delle famiglie italiane».

Alfabetizzazione sanitaria

Nel quadro di un percorso di responsabilizzazione dei cittadini, in merito alla gestione della propria salute, Assosalute ha voluto quindi offrire il proprio contributo al dibattito sull’accesso alle cure e alla sostenibilità del modello di presa in carico universalistico garantito dal Servizio Sanitario Nazionale, in virtù dell’esistente collaborazione con i principali referenti per la salute dei cittadini e delle diverse iniziative portate avanti con i suoi partner, per favorire l’alfabetizzazione sanitaria quale elemento fondamentale per una presa in carico della salute a iniziare dalle scelte sul piano individuale.

Automedicazione per ridurre la pressione sul sistema

Il settore dei farmaci di automedicazione assume e potrà assumere in futuro «un’importanza crescente- hanno sottolineato- promuovendo un approccio alla salute e all’uso dei medicinali più autonomo e consapevole da parte dei cittadini”. In una sanità in evoluzione, il ricorso ai farmaci di automedicazione rappresenta inoltre una “soluzione concreta per ridurre la pressione sul sistema, contribuendo alla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale»

Gli italiani ne sono già esperti

Il 70% degli italiani, intanto, è in grado di identificare il bollino rosso sorridente che contraddistingue i farmaci da banco e 2 italiani su 3 sanno che i farmaci di automedicazione non necessitano di prescrizione medica. «Questo indica una buona conoscenza della popolazione riguardo alle caratteristiche e all’uso appropriato di questi medicinali», hanno aggiunto gli esperti durante l’evento evidenziando quanto l’educazione sanitaria sia importante per promuovere una corretta gestione della propria salute.

Un contribuito al SSN per aiutarlo a dare risposte

Da questo scenario, ha sottolineato infine Michele Albero, presidente di Assosalute-Federchimica, emerge «con chiarezza un quadro dove il territorio esprime un potenziale reale di assistenza che può davvero contribuire a un Servizio Sanitario Nazionale più capace nel dare risposte di cura appropriate e tempestive là dove queste si manifestano. Questo può avvenire anche grazie a un approccio più maturo delle persone nelle scelte di salute e cura di disturbi lievi, grazie anche al supporto, che si è dimostrato ancora una volta irrinunciabile, di farmacisti e medici di famiglia.

Responsabilità dei cittadini sulla salute

Occorre quindi favorire lo sviluppo di modelli di presa in carico da parte dei referenti territoriali- ha aggiunto Albero- per un equo accesso alle cure e prossimità dell’assistenza; incrementare le campagne di informazione e educazione al cittadino sui temi della salute, così da accrescere la cultura sanitaria del Paese. E, non da ultimo, favorire un appropriato allargamento dell’offerta di farmaci di automedicazione per rispondere in modo appropriato alla crescente responsabilità dei cittadini nelle decisioni che riguardano la propria salute, contribuendo, al contempo, a una maggiore sostenibilità del sistema pubblico», ha concluso.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -

Più popolare

Commenti recenti