Con l’arrivo dell’estate, la voglia di sole e attività all’aria aperta torna a farsi sentire. Accanto al piacere della tintarella però cresce anche il rischio per la salute della pelle. Secondo quanto emerso durante l’incontro “Sole e pelle: come prendersene cura in ogni fase della vita”, promosso da Assosalute – Federchimica, l’incidenza del melanoma in Italia è raddoppiata in dieci anni, e sono ancora troppe le false credenze che espongono adulti e bambini a gravi danni.
L’emergenza silenziosa: melanoma in aumento
«La prevenzione è l’arma più potente che abbiamo – ha spiegato la Dott.ssa Elisabetta Fulgione, dermatologa presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli -. Diagnosticare un melanoma in fase iniziale porta a una probabilità di guarigione vicina al 90%». Le scottature nei bambini, in particolare, aumentano del 50% il rischio di sviluppare melanoma da adulti.
Gli errori più comuni da evitare
Molti continuano a credere che la pelle scura o l’abbronzatura proteggano dai raggi UV, che sotto l’ombrellone o con il cielo coperto non serva la crema solare, o che servano ore di sole per produrre vitamina D. Niente di più sbagliato. «Bastano 20 minuti di esposizione, tre volte a settimana, per una sintesi adeguata di vitamina D -, ha chiarito la Dott.ssa Fulgione -. Anche l’idea che i nei vadano protetti ‘più del resto del corpo’ è un mito da sfatare: il melanoma insorge nel 70% dei casi su cute apparentemente sana».
Scottature ed eritemi: quando intervenire
Rossori, pruriti o vesciche non sono banali: nei casi lievi si può ricorrere ai farmaci da automedicazione (riconoscibili dal bollino rosso sulla confezione), ma in caso di sintomi persistenti è essenziale consultare il medico. L’errore più grave? Continuare a esporsi nonostante i primi segni di irritazione.
Le 5 regole d’oro per un’estate in sicurezza
Per godere del sole senza danneggiare la pelle, la Dott.ssa Fulgione propone cinque semplici, ma fondamentali raccomandazioni:
- Applicare la protezione solare ogni due ore e dopo ogni bagno
Usare una quantità generosa di crema prima dell’esposizione e riapplicarla regolarmente, anche se si usano prodotti water resistant. - Evitare l’esposizione nelle ore più calde (11-16)
I raggi UV sono più intensi a metà giornata. Meglio preferire le prime ore del mattino o il tardo pomeriggio. - Indossare cappello, occhiali da sole e abiti leggeri
La protezione meccanica è un alleato importante. Scegli tessuti tecnici o a trama fitta per coprire le aree più esposte. - Controllare regolarmente i nei e rivolgersi al dermatologo in caso di dubbi
Imparare la regola dell’ABCDE (Asimmetria, Bordi irregolari, Colore disomogeneo, Dimensione, Evoluzione) può fare la differenza. - Idratare la pelle e bere molta acqua
Dopo il sole, la pelle ha bisogno di essere nutrita e lenita. L’idratazione – dentro e fuori – è fondamentale per mantenere la barriera cutanea sana.
La pelle cambia con l’età (e il genere)
Durante l’incontro è stato anche sottolineato come la pelle evolve nel tempo: più delicata nei bambini, soggetta a imperfezioni in adolescenza, colpita da iperpigmentazioni in gravidanza e menopausa, e più secca dopo i 60 anni. Anche le differenze tra uomini e donne contano: sebbene la pelle maschile sia più spessa, l’invecchiamento può essere più rapido e marcato.
Attenzione anche al fenomeno “baby skincare”
Sempre più bambini e preadolescenti, soprattutto femmine sotto i 10 anni, imitano le routine cosmetiche degli adulti, spinte dai social. «L’uso di prodotti anti-age su pelli giovani è inutile se non dannoso – ha sottolineato la Dott.ssa Fulgione -. I cosmetici vanno scelti in base all’età e alle reali esigenze dermatologiche». Proteggere la pelle non è un dettaglio estetico: è un gesto di salute e responsabilità. Bastano piccoli accorgimenti per evitare danni che, se trascurati, possono lasciare segni per tutta la vita. Come ha ricordato la dermatologa: «Il sole fa bene, ma va rispettato. La prevenzione è il primo e più importante trattamento».