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Esposizione solare: i rischi per bambini e donne in gravidanza

La World Health Academy of Dermatology and Pediatrics ha realizzato un documento condiviso “Linee di indirizzo per la fotoprotezione in età pediatrica” presentato a Roma all'Università Marconi per fare chiarezza sull'esposizione solare dei bambini e delle donne in gravidanza

L’arrivo della primavera ci porta a trascorrere più tempo all’aria aperta e al sole. L’esposizione solare ha effetti salutari, come la produzione di vitamina D, ma è fondamentale esporsi in modo prudente, soprattutto per i bambini. La radiazione ultravioletta può causare, infatti, danni cutanei acuti e a lungo termine, come l’insorgenza di tumori cutanei e il photoaging. I bambini sono particolarmente suscettibili a questi danni poiché la loro pelle è più sottile e la melanina meno rappresentata. La World Health Academy of Dermatology and Pediatrics (WHAD&P) ha riunito a Roma, presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi, un panel di esperti dermatologi e pediatri internazionali, per fare chiarezza sulla fotoprotezione pediatrica ed ha realizzato un documento condiviso “Linee di indirizzo per la fotoprotezione in età pediatrica” che, sulla base delle più recenti evidenze scientifiche, presenta un approccio globale, con gli stili di vita da seguire e i filtri da usare, per garantire efficacia e sicurezza.

Statistiche sui Rischi per Bambini in Età Pediatrica

Il melanoma cutaneo, in particolare, sembra più facilmente correlato alle esposizioni intense e intermittenti che spesso causano ustioni solari, soprattutto a quelle avvenute nell’età pediatrica.  È stato calcolato che all’età di 20 anni ogni individuo ha ricevuto dal 40 al 50% del totale di radiazione ultravioletta raggiunto all’età di 60 anni. Questo dato sottolinea l’importanza della fotoprotezione in età pediatrica, specie per i bambini di pelle più chiara. Dati recenti, provenienti da studi condotti negli Stati Uniti e in Australia, mostrano una diminuzione di circa il 5% dei casi di melanoma tra le generazioni più giovani, come risultato dell’efficacia delle buone pratiche di foto protezione attuate.

Una corretta esposizione solare per i bambini

Per una corretta esposizione solare le linee di indirizzo raccomandano di:

  • Evitare l’esposizione nei bambini sotto i sei mesi
  • Utilizzare indumenti protettivi e creme solari con filtri inorganici in caso di esposizione inevitabile.
  • Tenere i bambini al riparo dal sole quando più possibile
  • Far indossare sempre cappello e occhiali da sole durante le attività ricreative all’aperto.
  • L’uso della crema solare non deve generare un falso senso di sicurezza e indurre ad aumentare i tempi di esposizione.
  • È essenziale esporsi al sole con gradualità ed evitare le ore centrali della giornata. In alcune circostanze, come il soggiorno in spiaggia durante l’estate, i filtri solari sono necessari per evitare scottature e limitare la quantità di raggi UV che penetrano nella pelle.
Prof. Fabio Arcangeli Presidente WHAD&P
Prof. Fabio Arcangeli Presidente WHAD&P

L’appello della WHAD&P

Durante l’incontro romano, Il Prof. Fabio Arcangeli, Presidente della WHAD&P, ha sottolineato l’importanza di intensificare l’opera di informazione e di proporre campagne di sensibilizzazione rivolte soprattutto ai giovani per evitare esposizioni incongrue alla luce solare e l’uso dei lettini abbronzanti. Le linee di indirizzo sulla fotoprotezione pediatrica sono state sottoscritte all’unanimità dagli esperti internazionali di dermatologia e pediatria.

Rischi Specifici per le Donne in Gravidanza: uso di filtri solari chimici

Durante la gravidanza, l’uso di filtri solari chimici può comportare rischi aggiuntivi. Alcuni studi hanno evidenziato che le sostanze chimiche presenti in questi filtri possono attraversare la barriera placentare e raggiungere il feto. Questo può potenzialmente interferire con lo sviluppo del bambino, causando effetti negativi sulla salute. In particolare, alcune sostanze chimiche sono state associate a disturbi endocrini, che possono influenzare lo sviluppo ormonale del feto. Per questo motivo, è altamente consigliato che le donne in gravidanza utilizzino filtri solari con ingredienti inorganici, come l’Ossido di Zinco, che sono considerati più sicuri e meno propensi a causare reazioni avverse. Inoltre, è importante evitare l’esposizione diretta al sole durante le ore di punta e indossare indumenti protettivi per ridurre al minimo i rischi.

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