In occasione del mese di sensibilizzazione sull’endometriosi, le vetrine delle 210 farmacie del gruppo Dr. Max nel nostro Paese si tingono di rosa nel quadro dell’undicesima edizione di “Vetrine Consapevoli”, iniziativa realizzata dall’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi, con lo scopo di sensibilizzare e coinvolgere la popolazione e fornire corrette informazioni su questa malattia.
«La collaborazione con Dr. Max ci permette di rafforzare l’impegno nella sensibilizzazione sull’endometriosi, una patologia che colpisce milioni di donne ma è ancora poco riconosciuta. Attraverso questa sinergia, vogliamo diffondere maggiore consapevolezza e promuovere un accesso più semplice alle informazioni, affinché sempre più donne possano ricevere una diagnosi tempestiva e il supporto adeguato», spiega Annalisa Frassineti, presidente dell’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi.
Cos’è l’endometriosi
Si tratta una malattia infiammatoria cronica che colpisce le donne e ha origine dallo sviluppo di tessuto simil-endometriale al di fuori dell’utero, ad esempio su ovaie, tube, peritoneo e, nei casi più gravi, anche vescica e intestino.
Dati dell’endometriosi
In Italia si stima che questa malattia colpisca tra il 10 e il 15 per cento delle donne in età riproduttiva, pari a circa 3 milioni di persone. Inoltre, è associata al 30-50 per cento dei casi di infertilità o sub-fertilità. Nonostante la sua grande diffusione, l’endometriosi rimane una malattia sotto diagnosticata, con ritardi nella diagnosi che possono protrarsi per anni, con un ritardo medio di sette anni.
Cause dell’endometriosi
L’endometriosi è una malattia complessa e le sue cause esatte non sono ancora completamente comprese. Tuttavia, ci sono diverse teorie che cercano di spiegare l’origine di questa condizione. Ecco alcune delle principali teorie:
- Teoria della mestruazione retrograda: Questa teoria suggerisce che durante il ciclo mestruale, parte del sangue mestruale, che contiene cellule endometriali, fluisce all’indietro attraverso le tube di Falloppio e si deposita nella cavità pelvica. Queste cellule possono quindi impiantarsi e crescere al di fuori dell’utero.
- Trasformazione cellulare: Alcuni esperti ritengono che le cellule al di fuori dell’utero possano trasformarsi in cellule endometriali a causa di fattori ormonali o immunitari.
- Trasporto di cellule endometriali: Si ritiene che le cellule endometriali possano essere trasportate attraverso il sistema linfatico o il flusso sanguigno ad altre parti del corpo, dove possono impiantarsi e crescere.
- Fattori genetici: la patologia tende a essere più comune nelle donne che hanno parenti stretti con la stessa condizione, suggerendo una possibile componente genetica.
- Disfunzione del sistema immunitario: Alcuni studi suggeriscono che un sistema immunitario compromesso possa non essere in grado di riconoscere e distruggere il tessuto endometriale che cresce al di fuori dell’utero.
- Fattori ambientali: Alcuni ricercatori stanno esplorando il ruolo dei fattori ambientali, come l’esposizione a sostanze chimiche tossiche, nello sviluppo di questa malattia infiammatoria.
È importante notare che nessuna di queste teorie è stata definitivamente provata e l’endometriosi potrebbe essere causata da una combinazione di diversi fattori. La ricerca continua per comprendere meglio le cause di questa malattia e sviluppare trattamenti più efficaci.
Sintomi, anche meno noti
Oltre ad essere associata ad infertilità, l’endometriosi si presenta con diversi sintomi dai più diffusi come forti dolori mestruali e sanguinamento abbondante, dolore durante l’ovulazione, cistiti ricorrenti, irregolarità intestinale, pesantezza al basso ventre, dolori ai rapporti sessuali, l’endometriosi può manifestarsi anche con sintomi meno comuni che possono variare da persona a persona. Tra quelli meno comuni si possono includere:
- Dolore lombare: Alcune donne possono sperimentare dolore nella parte bassa della schiena, che può essere intermittente o continuo.
- Dolore alle gambe: Il dolore può irradiarsi alle gambe, causando disagio e difficoltà nel movimento.
- Problemi gastrointestinali: Oltre alle irregolarità intestinali, alcune donne possono avere nausea, vomito o dolore durante la defecazione.
- Stanchezza cronica: La stanchezza e la mancanza di energia possono essere sintomi associati all’endometriosi, influenzando la qualità della vita quotidiana.
- Problemi urinari: Dolore durante la minzione o frequente bisogno di urinare possono essere sintomi meno comuni dell’endometriosi.
- Dolore toracico: In rari casi, l’endometriosi può colpire il diaframma, causando dolore toracico e difficoltà respiratorie.
È importante che le donne siano consapevoli anche di questi sintomi e consultino un medico se sospettano di avere l’endometriosi, per ottenere una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato.
Trattamenti disponibili per l’endometriosi
L’endometriosi è una malattia complessa e cronica che richiede un approccio multidisciplinare per la gestione dei sintomi e il miglioramento della qualità della vita delle donne che ne sono affette. I trattamenti disponibili possono variare in base alla gravità dei sintomi e alla risposta individuale alla terapia. Ecco una panoramica dei principali trattamenti disponibili:
- Farmaci antidolorifici: Gli analgesici, come gli antinfiammatori non steroidei (FANS), sono spesso utilizzati per alleviare il dolore associato all’endometriosi. Questi farmaci possono essere prescritti per gestire il dolore mestruale e il dolore pelvico cronico.
- Terapia ormonale: La terapia ormonale è uno dei trattamenti più comuni per l’endometriosi. Gli ormoni possono aiutare a ridurre o eliminare il dolore e rallentare la crescita del tessuto endometriale. Tra i farmaci ormonali utilizzati ci sono i contraccettivi orali, i progestinici, gli agonisti del GnRH e gli antagonisti del GnRH.
- Chirurgia: In alcuni casi, la chirurgia può essere necessaria per rimuovere il tessuto endometriale ectopico. La laparoscopia è la tecnica chirurgica più comune utilizzata per trattare l’endometriosi. Durante la laparoscopia, il chirurgo può rimuovere o distruggere il tessuto endometriale fuori sede. La chirurgia può essere indicata per le donne con sintomi gravi o per quelle che non rispondono ai trattamenti farmacologici.
- Terapie complementari: Alcune donne trovano sollievo dai sintomi dell’endometriosi attraverso terapie complementari come l’agopuntura, la fisioterapia pelvica, la terapia nutrizionale e la gestione dello stress. Queste terapie possono essere utilizzate in combinazione con i trattamenti tradizionali per migliorare il benessere generale.
- Supporto psicologico: L’endometriosi può avere un impatto significativo sulla salute mentale ed emotiva delle donne. Il supporto psicologico, come la consulenza o la terapia cognitivo-comportamentale, può essere utile per affrontare lo stress, l’ansia e la depressione associati alla malattia.
La gestione dell’endometriosi richiede un approccio personalizzato e una collaborazione tra diversi professionisti della salute.
Prevenzione dell’endometriosi
Attualmente, non esiste una prevenzione definitiva per l’endometriosi, poiché le cause esatte della malattia non sono completamente comprese. Tuttavia, ci sono alcune strategie che possono aiutare a ridurre il rischio di sviluppare l’endometriosi o a gestire i sintomi in modo più efficace. Ecco alcune delle principali misure preventive:
- Stile di vita sano: Mantenere uno stile di vita sano può contribuire a ridurre il rischio di endometriosi. Questo include una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura e cereali integrali, e povera di grassi saturi e zuccheri raffinati. L’esercizio fisico regolare può anche aiutare a mantenere un peso sano e a ridurre l’infiammazione nel corpo.
- Gestione dello stress: Lo stress può influenzare negativamente il sistema immunitario e ormonale, aumentando il rischio di sviluppare l’endometriosi. Tecniche di gestione dello stress, come la meditazione, lo yoga e la terapia cognitivo-comportamentale, possono essere utili per ridurre lo stress e migliorare il benessere generale.
- Consapevolezza e informazione: Essere informati sui sintomi e sui fattori di rischio dell’endometriosi può aiutare a riconoscere precocemente la malattia e a cercare un trattamento tempestivo. Partecipare a programmi di sensibilizzazione e informazione, come quelli promossi dall’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi, può essere utile per aumentare la consapevolezza sulla malattia.
- Monitoraggio dei sintomi: Tenere traccia dei sintomi mestruali e pelvici può aiutare a identificare precocemente l’endometriosi. Utilizzare un diario mestruale o una app per il monitoraggio dei sintomi può essere utile per registrare i cambiamenti nel ciclo mestruale e nel dolore pelvico.
- Consultazione medica: Consultare regolarmente un medico specialista in ginecologia può aiutare a monitorare la salute riproduttiva e a identificare precocemente eventuali segni di endometriosi. Il medico può fornire consigli personalizzati sulla gestione dei sintomi e sulla prevenzione della malattia.
La ricerca continua per comprendere meglio le cause della malattia e sviluppare strategie preventive più efficaci.
Centri specialistici
In Italia, ci sono diversi centri specialistici dedicati alla diagnosi e al trattamento dell’endometriosi. Questi centri offrono un approccio multidisciplinare per la gestione della malattia, con specialisti in ginecologia, chirurgia, nutrizione e supporto psicologico. Ecco alcune informazioni sui centri specialistici per l’endometriosi:
- P.E. Associazione Progetto Endometriosi: L’A.P.E. è una realtà nazionale che da 20 anni informa sull’endometriosi e offre supporto alle donne affette da questa malattia. Sul sito dell’A.P.E possibile trovare informazioni dettagliate sulla malattia, sui centri specialistici di riferimento e sui progetti per aiutare concretamente le donne affette da endometriosi.
- Centro Endometriosi e Unità di Chirurgia Ginecologica Mini-Invasiva e Robotica presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – Modena: Questo centro, diretto da Carlo Alboni, offre trattamenti avanzati per l’endometriosi, inclusa la chirurgia mininvasiva e robotica.
Questi centri specialistici sono impegnati nella sensibilizzazione e nella promozione di una diagnosi precoce dell’endometriosi, offrendo alle donne strumenti concreti per una migliore gestione della malattia.