Non vuoi rinunciare al pranzo di Pasqua e al picnic del Lunedì dell’Angelo ma soffri di disturbi intestinali come gonfiore addominale, acidità o stitichezza? Innanzitutto, devi sapere che oltre il 65% degli italiani presenta sintomi analoghi ai tuoi e che questi sono l’espressione di un intestino “sotto attacco”. Un bombardamento che arriva da una alimentazione da rivedere e dallo stile di vita spesso condizionato da alcuni fattori ambientali come stress e sedentarietà. A dirlo sono i dati della nuova indagine condotta da Human Highway per Assosalute e presentata questa mattina a Milano durante l’incontro “Mangiare per vivere meglio”.
Lo stress è il nemico numero uno della digestione
Secondo l’indagine di Assosalute, il 40% degli italiani indica lo stress come la principale causa dei disturbi gastrointestinali. Il motivo? Quando siamo tesi, il nostro sistema digerente si contrae, rallenta e si infiamma.

«Lo stress cronico altera l’equilibrio del microbiota intestinale – ha spiegato il Prof. Attilio Giacosa, gastroenterologo e ospite dell’evento – Ciò può causare disturbi funzionali come il colon irritabile, il reflusso e la stitichezza». I problemi però non sono solo psicologici. A peggiorare la situazione contribuiscono anche cattive abitudini alimentari, pasti consumati in fretta e una dieta povera di fibre.
Giovani e donne i più colpiti dai disturbi intestinali
I disturbi intestinali colpiscono tutte le fasce d’età, ma in modo particolare i giovani adulti e le donne. Il 31,4% delle donne, ad esempio, soffre di stitichezza (contro il 16,6% degli uomini). Gonfiore e meteorismo interessano quasi una donna su due. «I giovani spesso mangiano in modo irregolare, consumano cibi pronti, saltano i pasti o li fanno davanti a uno schermo – ha osservato il dottor Giacosa -. Al contrario, anziani e adulti sembrano più attenti e regolari nello stile alimentare».
Attenzione ai falsi miti:
L’indagine ha evidenziato poi una serie di credenze sbagliate. Atteggiamenti che siamo soliti avere, ma che possono essere controproducenti e aumentare i disturbi intestinali come:
- Bere acqua durante i pasti, infatti diluisce i succhi gastrici e può rallentare la digestione.
- Consumare amari e superalcolici: non favoriscono la digestione, anzi aumentano il carico per il fegato.
- Al contrario di caffè e cioccolato che, se consumati con moderazione e se di buona qualità (soprattutto il cioccolato fondente con +80% cacao), sono fonti preziose di antiossidanti.
“Il vino rosso aiuta la digestione”: non sempre è così; infatti, dovrebbe essere consumato con moderazione e solo durante i pasti e purtroppo questo non sempre accade. Un altro falso mito molto diffuso è che i carboidrati di sera fanno ingrassare. Non è vero per tutti, molto dipende dal metabolismo e dalla quantità che viene consumata. Allo stesso modo quando si pensa di saltare un pasto per calmare i sensi di colpa dopo un’abbuffata, non è proprio la soluzione migliore perché rischia di peggiorare il metabolismo, generare picchi glicemici ed ottenere l’effetto contrario.
Cosa fare per prevenire i disturbi intestinali
«L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per la salute – ha messo in evidenza il prof. Attilio Giacosa – influenzando non solo l’apparato digerente, ma anche il rischio di malattie cardiovascolari, oncologiche e neurodegenerative. Negli ultimi anni però abbiamo assistito a un incremento eccessivo del consumo di zuccheri e grassi animali, con effetti negativi sulla salute metabolica e intestinale». Demonizzare i singoli alimenti, però, non è la soluzione. «Ciò che conta davvero è capire che alcuni cibi possono risultare più difficili da digerire, come il lattosio o il glutine, la cui tolleranza può cambiare con l’età o per predisposizioni individuali», ha fatto presente Giacosa. Anche stili alimentari più restrittivi possono rivelarsi utili, purché affrontati con consapevolezza. «L’eccesso di legumi, ad esempio, può causare fermentazioni intestinali e gonfiore, soprattutto tra le donne», ha precisato il prof. Giacosa che ha dato cinque consigli:
- Segui una dieta mediterranea bilanciata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine vegetali.
- Bevi a sufficienza durante la giornata, non solo ai pasti.
- Muoviti dopo i pasti: anche una semplice camminata aiuta la digestione.
- Dormi almeno 7 ore a notte: il sonno è un alleato del benessere intestinale.
- Mangia con calma e in compagnia: la convivialità favorisce una migliore digestione e riduce lo stress.
La rivoluzione verde della dieta mediterranea
Sempre più apprezzata dalla popolazione, in particolare under 40 è la Green-Med Diet, versione “evoluta” della dieta mediterranea classica, con meno carne rossa e più proteine vegetali. Uno degli alimenti emergenti è il Mankai, una microalga nota anche come “lenticchia d’acqua”: ricchissima di proteine, ferro e vitamina B12, è adatta anche a chi segue diete vegetariane o plant-based.
Farmaci, rimedi naturali e autocura: a chi si affidano gli italiani per combattere i disturbi intestinali
Cosa fanno gli italiani quando hanno disturbi digestivi? Secondo i dati raccolti il 52% degli italiani ricorre ai farmaci da banco, mentre il 40% punta su una correzione della dieta. I più giovani sono attratti anche dai rimedi naturali e dai consigli della tradizione, mentre gli over 65 preferiscono il parere del medico. «Il benessere intestinale non è solo questione di fortuna, ma il risultato di scelte consapevoli, abitudini sane e attenzione alla qualità dei cibi. E soprattutto – ha ricordato il Prof. Giacosa, – la salute comincia a tavola, ma si mantiene con il giusto stile di vita».